Vietato entrare
Vietato uscire
Vietato sostare
Vietato passare
Vietato salire
Vietato discendere
Vietato avanzare
Vietato arretrare
Vietato turbare
La prima alla Scala
Ai grassi baroni
E ai ras della mala
Vietato svoltare
Vietato ascoltare
Vietato informarsi
Vietato capire
Vietato toccare
Vietato baciare
Vietare pulire
Vietato scopare
Vietato al diverso
L'amore ed il sesso
Se vuole abbordare
Lo faccia nel cesso
Vietato svegliarsi
Vietato dormire
Vietato parlare
Vietato cantare
Vietato sdraiarsi
Vietato star dritto
Vietato il diritto
Vietato godere
Vietato abortire
È una cosa inumana
Ma se lo vuoi fare
C'è già la mammana
Vietato guardare
Vietato ascoltare
Vietato passare
Vietato imparare
Vietato scoprire
Vietato filmare
Vietato informarsi
Vietato capire
Vietato costruire
Onestamente
Senza passare
Per la tangente
Vietato andare
Vietato venire
Vietato sognare
Vietato fumare
Vietato volare
Vietato viaggiare
Vietato dormire
Vietato morire
Vietato abitare
È un lusso il tetto
Vietato occupare
Non vuole il prefetto
Vietato ballare
Vietato stallare
Vietato andare
Vietato venire
Vietato inventare
Vietato inveire
Vietato comprare
Vietato espropriare
Vietato, vietato
Ma questa volta
Vietiamo il vietare
Con la rivolta
Vietato uscire
Vietato sostare
Vietato passare
Vietato salire
Vietato discendere
Vietato avanzare
Vietato arretrare
Vietato turbare
La prima alla Scala
Ai grassi baroni
E ai ras della mala
Vietato svoltare
Vietato ascoltare
Vietato informarsi
Vietato capire
Vietato toccare
Vietato baciare
Vietare pulire
Vietato scopare
Vietato al diverso
L'amore ed il sesso
Se vuole abbordare
Lo faccia nel cesso
Vietato svegliarsi
Vietato dormire
Vietato parlare
Vietato cantare
Vietato sdraiarsi
Vietato star dritto
Vietato il diritto
Vietato godere
Vietato abortire
È una cosa inumana
Ma se lo vuoi fare
C'è già la mammana
Vietato guardare
Vietato ascoltare
Vietato passare
Vietato imparare
Vietato scoprire
Vietato filmare
Vietato informarsi
Vietato capire
Vietato costruire
Onestamente
Senza passare
Per la tangente
Vietato andare
Vietato venire
Vietato sognare
Vietato fumare
Vietato volare
Vietato viaggiare
Vietato dormire
Vietato morire
Vietato abitare
È un lusso il tetto
Vietato occupare
Non vuole il prefetto
Vietato ballare
Vietato stallare
Vietato andare
Vietato venire
Vietato inventare
Vietato inveire
Vietato comprare
Vietato espropriare
Vietato, vietato
Ma questa volta
Vietiamo il vietare
Con la rivolta
envoyé par Alberto Scotti - 25/10/2020 - 21:56
×
Il re di niente
Eppure, ascoltare per credere, Francesco Arminio non dispiace, collocandosi in una via di mezzo tra la prima Assemblea Musicale Teatrale e Franco Fanigliulo, a cui lo avvicina una certa impostazione ironica. In comune con il gruppo di Gian Piero Alloisio ha, a nostro avviso, la posizione da cui viene letta e interpretata la società e la politica italiana di quei nervosi e controversi secondi anni ’70: la sua è una voce critica in presa diretta, e dall’interno, del Movimento, una voce che non risparmia staffilate a una certa sinistra, che solo qualche anno prima Tom Wolfe aveva definito radical-chic. Ai suoi strali non sfugge la buona borghesia benpensante, ma neanche i mostri sacri della canzone d’autore impegnata (Francesco I e Francesco II), o meglio, quel pubblico che li usa come pretesti per sentirsi a posto con la coscienza (come si può evincere dall’iniziale “La ballata (dell’intellettuale sinistro)”). Insomma, Giorgio Gaber e Nanni Moretti, almeno nelle intenzioni, non sono molto lontani.
Verso la stratosfera