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Maria Arnal i Marcel Bagés: Tú que vienes a rondarme

GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCG
Language: Spanish


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(2017)

Lletra / Parole - Maria Arnal
Música / Musica - Maria Arnal i Marcel Bagés
Electrònica / Elettronica - Grey Filastine
Producció / Produzione - David Soler
Realització / Realizzazione video: Marc Sempere i Albert Lloreta

El Placer - María Hesse


Es una canción que tiene un imaginario cósmico, que habla de una manera poética pero al final muy explicita de un orgasmo, es una canción que no tiene género. La letra era muchísimo mas larga. Hacia referencia al cómic de Alan Moore Promethea, y los Canticos Cosmicos de Ernesto Cardenal.

Entrevista: Maria Arnal

È una canzone che ha un immaginario cosmico, che parla in maniera poetica però alla fine molto esplicita di un orgasmo, è una canzone che non ha genere. Il testo era molto più lungo. Faceva riferimento al fumetto di Alan Moore Promethea e al Cantico Cosmico di Ernesto Cardenal.


L'inserimento di questa canzone come extra nasce dal bisogno di condividere la scoperta di un piccolo gioiello, questa canzone incredibile - che in Spagna gira già da tre anni e ha fatto innamorare una folta schiera di appassionati, a giudicare dai commenti lasciati sotto il video. Io l'ho conosciuta solo ieri grazie al libro della disegnatrice María Hesse, El Placer (Il Piacere), libro poetico e divertente sulla sessualità femminile che restituisce all'erotismo la sua forza liberatrice, lasciandosi alle spalle sensi di colpa, vergogna e ignoranza. Il libro si chiude proprio con questa canzone, splendidamente illustrata e presentata con queste parole:

Un amante mi ha ricordato, con la canzone di Maria Arnal e Marcel Bagés, Tú que vienes a rondarme, che il sesso condiviso può essere come l'urto di due pianeti, l'attrazione gravitazionale di due corpi.
En la periferia brillante
de una galaxia mediana,
en medio de un mar oscuro
donde flota nuestro mundo

Tú, que vienes a rondarme
como los nueve planetas,
parece que cuando bailas
llueven miles de cometas

Tú que vienes a rondarme
amárrate a mí
Tú que vienes a rondarme
arrímate aquí

Magia negra entre tus manos
mil caballos desbocados
corren con el morro en llamas
el fuego baila y tú cantas

lamen lunas desorbitadas
las mareas mareadas
así me sigues al trote
y de cabeza al galope:

magia negra entre mis formas
suben hormigas, se enraman
romeros de sierras altas
fresco el aire que me canta

se han abierto las ventanas
beben cientos de gargantas
mientras alzas con la mano
el vino que todo sana

Tú que vienes a rondarme
amárrate a mí
Tú que vienes a rondarme
arrímate aquí

En los aposentos del universo
estás tú que me esperas,
mi piel se llena de chispas
que saben a flores y a lenguas

Magia negra entre tus manos
altos jazmines se enzarzan
amarran nuestras caderas
vuelan hacia las esferas

fuentes de estrellas antiguas
santiguan nuestros jaleos
arden en llamas azules
todas las voces del universo
con nosotros

Río de ti rayo de mí
no siento ninguna pena
rayo de tí río de mí
esta es nuestra verbena

Tú que vienes a rondarme
amárrate a mí
Tú que vienes a rondarme
arrímate aquí

En la periferia brillante
de una galaxia mediana
en medio de un mar oscuro
donde nada nuestro
diminuto mundo
nuestro diminuto mundo

Contributed by Lorenzo - 2020/10/4 - 18:25



Language: Italian

Versione italiana di Eleonora Mogavero
dalla traduzione italiana del libro di María Hesse Il Piacere.

Tu que vienes a rondarme
TU, CHE MI GIRI INTORNO

Nella periferia splendente
di una galassia media
nel mezzo di un mare scuro
in cui fluttua il nostro mondo

Tu, che mi giri intorno
come i nove pianeti
sembra che quando balli
piovano mille comete

Tu, che mi giri intorno
legati a me
Tu, che mi giri intorno
accostati qui

Magia nera tra le tue mani
mille cavalli imbizzarriti
corrono con il muso in fiamme
il fuoco balla e tu canti

lambiscono lune senza più orbita
le maree vorticose
così mi segui al trotto
e a capofitto al galoppo:

magia nere nelle mie forme
salgono formiche, si ramificano
rosmarini di alte montagne
fresca l'aria che mi canta

Si sono aperte le finestre
bevono cento gole
mentre alzi con la mano
il vino che tutto guarisce

Tu, che mi giri intorno
legati a me
Tu, che mi giri intorno
accostati qui

Nelle stanze dell'universo
ci sei tu che mi aspetti
la mia pelle si riempie di scintille
dal sapore di fiori e lingue

Magia nera nelle tue mani
alti gelsomini si intrecciano
legano i nostri fianchi
volano verso le sfere

sorgenti di stelle antiche
sanificano le nostre feste
ardono in fiamme azzurre
tutte le voci dell'universo
insieme a noi

Rido di te, raggio mio
non provo nessun dolore
Raggio tuo, rido di me
questa è la nostra danza

Tu, che mi giri intorno
legati a me
Tu, che mi giri intorno
accostati qui

Nella periferia splendente
di una galassia media
nel mezzo di un mare scuro
in cui fluttua il nostro
piccolo mondo,
il nostro piccolo mondo

2020/10/4 - 19:00


Canzone veramente bellissima. Grazie per avercela fatta scoprire, sinceramente.

L'Anonimo Toscano del XXI secolo - 2020/10/4 - 20:03




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