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Vaig nàixer aquí

Montse Castellà
Language: Catalan


Montse Castellà

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2018
Àlbum: Punts de llibre

Con la vittoria dei fascisti nella Guerra Civile Spagnola si produsse il più grande esodo della storia della Spagna con quasi 500.000 persone che attraversarono, spesso a piedi, il confine con la Francia. Il governo francese permise il passaggio dei rifugiati, ma li concentrò ben presto in campi di accoglienza precari dove regnavano malnutrizione e malattie.

Maternitat d'Elna
Maternitat d'Elna


Élisabeth Eidenbenz
Élisabeth Eidenbenz (1913-2011) era una maestra svizzera che nel 1937 a Madrid aveva fatto parte di un'associazione per l'aiuto alle madri e ai bambini vittime della guerra civile. Con la caduta della Repubblica fu costretta a riparare in Francia, dove continuò il suo impegno a favore dei profughi.

Nel 1939, grazie agli aiuti umanitari provenienti dal suo paese, fondò una maternità nel comune francese di Elne (in catalano Elna) dove vengono alla luce 597 bambini di 22 nazionalità diverse, in gran parte figli delle donne fuggite dalla vicina Catalogna. Nel 1944 la Maternità viene chiusa dall'esercito tedesco.

Cançó dedicada a la Maternitat d'Elna, un espai creat per l'infermera i mestra Elizabeth Eidenbez el 1939, a través de la creu roja suïssa, per rescatar dones embarassades dels camps de concentració d'Argelers i Rivesaltes i assegurar-los un part digne. Així i durant uns cinc anys, la Maternitat va salvar la vida a 597 criatures de 22 nacionalitats diferents, també la de les seues mares.
Famílies senceres, soldats cansats per la carretera, a peu
i cap a la frontera en busca de refugi.
Es van trobar filferro espinós, dormint en terra i amb la mar com a presó.
Lo llit de cada home era l’empremta que el seu cos deixava damunt l’arena.
Fugint d’una guerra d’aquells que van fer del silenci lo llenguatge dels vençuts.

Elna és la llum d’un poble.
Elna és la llum d’un poble.

Vaig nàixer aquí, prop la mar on s’ofegaven els vençuts,
prop la platja on encara dormen muts i sóc viu i és per tu.
Vaig nàixer aquí, una bombolla d’esperança enmig del foc,
un oasi gràcies al qual sé qui sóc i sóc viu gràcies a tu.

Lo fred als ossos, crim inhumà, biberons salats.
Tindre gana i menjar l’herba del camí.
Reconstruir la identitat, ser de l’exili com si això fos un país.
Recuperar un tros de llibertat gràcies a la Maternitat,
l’illa de pau enmig d’un oceà de destrucció, una finestra des d’on vore el Canigó.

Elna és la llum d’un poble.
Elna és la llum d’un poble.

Vaig nàixer aquí, prop la mar on s’ofegaven els vençuts,
prop la platja on encara dormen muts i sóc viu i és per tu.
Vaig nàixer aquí, un paradís de llum, tendresa i tarongers.
Un castell on refugiar-se d’Argelers, amb olor de llençols nets.
Vaig nàixer aquí, una bombolla d’esperança enmig del foc,
un oasi gràcies al qual sé qui sóc i sóc viu gràcies a tu.

Contributed by Lorenzo - 2020/9/25 - 18:46



Language: Italian

Traduzione italiana di Lorenzo Masetti
SONO NATO QUI

Famiglie intere, soldati stanchi sulla strada a piedi
e verso la frontiera in cerca di rifugio
dove hanno trovato filo spinato, dormendo in terra e con il mare come prigione
il letto di ogni uomo era l'impronta che il suo corpo lasciava sulla sabbia
fuggivano da una guerra di quelle che han fatto del silenzio il linguaggio degli sconfitti

Elna è la luce di un popolo.
Elna è la luce di un popolo.

Sono nato qui, vicino al mare dove s'affogavano i vinti
vicino alla spiaggia dove ancora dormono muti e sono vivo ed è grazie a te
Sono nato qui, una bolla di speranza in mezzo al fuoco
un'oasi grazie alla quale so chi sono e sono vivo grazie a te.

Il freddo nelle ossa, crimini inumani, biberon salati
avere voglia di mangiare l'erba della strada.
Ricostruire l'identità, essere dell'esilio come se questo fosse un paese
Recuperare un pezzetto di libertà grazie alla Maternità
l'isola di pace in mezzo a un oceano di distruzione, una finestra da dove vedere il Canigou [1]

Elna è la luce di un popolo.
Elna è la luce di un popolo.

Sono nato qui, vicino al mare dove s'affogavano i vinti
vicino alla spiaggia dove ancora dormono muti e sono vivo ed è grazie a te
Sono nato qui, un paradiso di luce, tenerezza e aranci
un castello dove rifugiarsi ad Argelès, con profumo di lenzuola pulite
Sono nato qui, una bolla di speranza in mezzo al fuoco
un'oasi grazie alla quale so chi sono e sono vivo grazie a te.
[1] monte dei Pirenei in territorio francese nella regione della cosiddetta "Catalogna del nord", la parte della Francia al confine con la Spagna, storicamente di cultura catalana.

2020/9/27 - 00:08




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