Questa è una ballata scritta per una zanzara
Una zanzara fricchettona e un po' sballata
A scuola era sempre stata bocciata
E da tutte le altre zanzare... emarginata
Viveva in una soffitta piena di gente
È gente colorata che parlava spesso
Di lotta del proletariato e di un futuro rosso
Con la vita che girava... la paranoia se ne andava
In questo modo aveva preso coscienza
Nelle lunghe notti passate ad ascoltare
Da una nuvola di fumo si faceva cullare
Finché non arrivava il momento... per cercare di mangiare
Punture a quella gente non ne aveva mai fatte
La sua caccia preferita era in altri posti
Posti molto snob, con gente molto figa
Lì li punzecchiava tutti... e in questo modo si divertiva
A scuola le avevano detto: "Questo non si deve fare
Vedete, zanzare, quella è gente perbene
Scorre sangue blu nelle loro vene
A noi piace il sangue rosso e quindi... non conviene"
Ma lei a queste palle non aveva mai creduto
Era un gioco di potere e lo aveva capito
Quelle imbranate di zanzare si erano fatte fregare
E lei era rimasta l'unica... a non farsi strumentalizzare
E fu in un brutto giorno, che quando tornò a casa
Trovò sotto sottosopra, qualcosa era successo
La polizia, con un mandato di perquisizione
E i suoi amici in galera... quello era il motivo dell'irruzione
Li puntò dritti in quel momento e incominciò a volare
In picchiata su di loro li voleva punzecchiare
"Maledetti, andatevene" e incominciò a cantare
Con tutto il fiato che aveva... l'Internazionale
In cielo, in quel momento, c'era affisso un manifesto
C'era scritto: "Questo è il paese più libero d'Europa"
Poi sentì un gran colpo e riuscì a vedere
Un tipo con una scopa... lo prese a capo che gridava con piacere
E prima di morire le tornò nella testa
Quelle lunghe notti passate là in soffitta
E c'era chi fumava e chi faceva l'amore
E chi diceva sempre una parola che non ricordava... ah sì... repressione
Una zanzara fricchettona e un po' sballata
A scuola era sempre stata bocciata
E da tutte le altre zanzare... emarginata
Viveva in una soffitta piena di gente
È gente colorata che parlava spesso
Di lotta del proletariato e di un futuro rosso
Con la vita che girava... la paranoia se ne andava
In questo modo aveva preso coscienza
Nelle lunghe notti passate ad ascoltare
Da una nuvola di fumo si faceva cullare
Finché non arrivava il momento... per cercare di mangiare
Punture a quella gente non ne aveva mai fatte
La sua caccia preferita era in altri posti
Posti molto snob, con gente molto figa
Lì li punzecchiava tutti... e in questo modo si divertiva
A scuola le avevano detto: "Questo non si deve fare
Vedete, zanzare, quella è gente perbene
Scorre sangue blu nelle loro vene
A noi piace il sangue rosso e quindi... non conviene"
Ma lei a queste palle non aveva mai creduto
Era un gioco di potere e lo aveva capito
Quelle imbranate di zanzare si erano fatte fregare
E lei era rimasta l'unica... a non farsi strumentalizzare
E fu in un brutto giorno, che quando tornò a casa
Trovò sotto sottosopra, qualcosa era successo
La polizia, con un mandato di perquisizione
E i suoi amici in galera... quello era il motivo dell'irruzione
Li puntò dritti in quel momento e incominciò a volare
In picchiata su di loro li voleva punzecchiare
"Maledetti, andatevene" e incominciò a cantare
Con tutto il fiato che aveva... l'Internazionale
In cielo, in quel momento, c'era affisso un manifesto
C'era scritto: "Questo è il paese più libero d'Europa"
Poi sentì un gran colpo e riuscì a vedere
Un tipo con una scopa... lo prese a capo che gridava con piacere
E prima di morire le tornò nella testa
Quelle lunghe notti passate là in soffitta
E c'era chi fumava e chi faceva l'amore
E chi diceva sempre una parola che non ricordava... ah sì... repressione
envoyé par Alberto Scotti - 20/9/2020 - 04:08
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Album: York Nome Di Cane