Langue   

Patriota

Davide Tosches
Langue: italien


Davide Tosches

Peut vous intéresser aussi...

Mister simà
(Beppe Chierici)
God Bless the Grass
(Malvina Reynolds)
Au bord de la rivière
(Michel Bühler)


Il Lento Disgelo


"Nella copertina c'è la centrale elettrica Edipower di Chivasso, vicino a Torino. È un mostro nato nei primi anni cinquanta, che inquina e uccide, ma sul loro sito dicono che è “patrimonio della storia industriale”. È chiaro che per dichiarare una scemenza simile devi essere completamente pazzo. Il mio rapporto con la natura è strettissimo, non perché io sia un ambientalista o stupidaggini del genere, ma perché la natura è tutto quello che abbiamo, la respiriamo, la mangiamo, la beviamo, siamo noi stessi natura, poi chissà per quale ridicolo motivo, ad un certo punto della storia qualcuno si è inventato questo cretinata che le città e l'uomo sono cose migliori, normali e separate dal resto mentre la natura è un optional, una cosa che ci riguarda solo quando abbiamo tempo, magari in vacanza. La natura non è una vetrina da ammirare, ma è il nostro respiro."

(Davide Tosches, fonte: KULT Underground - Intervista con Davide Tosches)
Sono nato in un mattino di maggio,
nel vuoto orizzonte di fabbriche inutili,
al servizio del tiranno,
che vendeva famiglie in cambio di potere
e oggi sento ancora dire: ha dato lavoro a tanta gente.

E ora grandi ali nere,
coprono il nome sulla sua tomba,
dipingono il buio sulla storia,
sulle parole,
che fino a ieri creavano desideri.

E mio padre diceva: qualsiasi coglione oggi scrive un libro,
governa la nostra nazione e opera al cuore delle persone.

Sono nato e qualcuno mi aveva già imposto ogni legge,
delimitando la mia vita,
i miei confini, le mie paure.

Ma il coraggio di guardare e camminare,
sulla terra,
non è scritto dalle persone ma dal vento,
da alberi e cani,
nel respiro dell’universo,
che non perdona questa chiesa,
che offende,
calpesta,
ogni giorno,
la memoria,
la forza e la visione di quell’uomo morto in croce.

Ma ogni suono di campane,
nasconde un coro di milioni di anime,
ingannate con l’invenzione del paradiso e dell’inferno.

Sono nato in un mattino di maggio e ogni giorno,
ho guardato nel mio specchio,
aspettando di vedere quell’uomo,
che oggi è forte e calpesta, ogni giorno,
la terra di questa nazione,
nel vuoto orizzonte della storia.

envoyé par Andrea Marconi - 17/9/2020 - 07:33




Page principale CCG

indiquer les éventuelles erreurs dans les textes ou dans les commentaires antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org