Non ci ricordiamo del caldo tropicale
Del costo della birra, delle foto sul giornale
Non ci ricordiamo Carlo Marx con la bandiera
Né quella con la falce, né quella tutta nera
Non ci ricordiamo l’odore nella gola
Dei gas sparati a vista, di un colpo di pistola
Non ci ricordiamo dei discorsi in circostanza
Della gente comune e della politicanza
Ricordo solo odio, ricordo solo morte
Gli sguardi delle bestie accomunate dalla sorte
Un foglio accartocciato reclamante libertà
A Luglio, sotto il sole, mi ricordo una città
Non ci ricordiamo del treno alla stazione
Assedio poliziesco da grande inquisizione
Non ci ricordiamo fra l’incudine e il martello
Se quelli sull’asfalto erano pezzi di cervello
Non ci ricordiamo l’inneggiare a Mussolini
Da chi, contratto docet, protegge i cittadini
Non ci ricordiamo se il dubbio era passato
O fosse già lampante sapere chi era Stato
Fatalità o assassinio, il passo è sempre breve
Fra un estintore e il cielo c’è una canzone lieve
Cantata a voce rotta e senza avere fretta
Per quel passamontagna che ancor grida vendetta
E a chi rimpiange l’ordine e le Fosse Ardeatine
Berciando di auto in fiamme, di pietre e di vetrine
Diciam di non illudersi, vendetta ci sarà
A Luglio, sotto il sole, mi ricordo una città.
A Luglio, sotto il sole, mi ricordo una città.
Del costo della birra, delle foto sul giornale
Non ci ricordiamo Carlo Marx con la bandiera
Né quella con la falce, né quella tutta nera
Non ci ricordiamo l’odore nella gola
Dei gas sparati a vista, di un colpo di pistola
Non ci ricordiamo dei discorsi in circostanza
Della gente comune e della politicanza
Ricordo solo odio, ricordo solo morte
Gli sguardi delle bestie accomunate dalla sorte
Un foglio accartocciato reclamante libertà
A Luglio, sotto il sole, mi ricordo una città
Non ci ricordiamo del treno alla stazione
Assedio poliziesco da grande inquisizione
Non ci ricordiamo fra l’incudine e il martello
Se quelli sull’asfalto erano pezzi di cervello
Non ci ricordiamo l’inneggiare a Mussolini
Da chi, contratto docet, protegge i cittadini
Non ci ricordiamo se il dubbio era passato
O fosse già lampante sapere chi era Stato
Fatalità o assassinio, il passo è sempre breve
Fra un estintore e il cielo c’è una canzone lieve
Cantata a voce rotta e senza avere fretta
Per quel passamontagna che ancor grida vendetta
E a chi rimpiange l’ordine e le Fosse Ardeatine
Berciando di auto in fiamme, di pietre e di vetrine
Diciam di non illudersi, vendetta ci sarà
A Luglio, sotto il sole, mi ricordo una città.
A Luglio, sotto il sole, mi ricordo una città.
inviata da daniela -k.d.- - 24/7/2007 - 13:51
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19 luglio 2007
(20-07-2001 / 20-07-2007)