Nei vicoli, le strade al mio paese
Ci stan le mogli, donne a sedici anni
Che, rassegnate come i panni stesi
Si asciugan strette tra le corde tese
E i loro figli, bimbi ancora ignari
Coi sguardi proletari e saraceni
Che sognano campioni di diventare
Per possedere un dì i negati beni
E giocano nei vicoli e le strade
Tra incroci, automobili scampati
E crescono tra i mali della vigna
Radicati come la gramigna
E il vicolo, riserva del potere
Con la manovalanza del volere
Fornisce l'abbondante materiale
Per questa economia multimediale
Ai giornali, ai carceri e ospedali
Agli sciacalli alla televisione
La solidarietà in processione
Al dolore muto e mascherato
Al pentitismo, alla pietà di stato
Ed or così che tutti parlan tanto
Di occhi, anche io di occhi canto
Gli occhi di Nico e di una mamma in pianto
Colpiti da un proiettile allo sbando
Sparato da una mano saracena
Di un altro figlio e un'altra mamma in pena
L'occhi di Nicu scippaticcilli a chiddi
Chi un danno l'avviniri ai nostri picciriddi
Ci stan le mogli, donne a sedici anni
Che, rassegnate come i panni stesi
Si asciugan strette tra le corde tese
E i loro figli, bimbi ancora ignari
Coi sguardi proletari e saraceni
Che sognano campioni di diventare
Per possedere un dì i negati beni
E giocano nei vicoli e le strade
Tra incroci, automobili scampati
E crescono tra i mali della vigna
Radicati come la gramigna
E il vicolo, riserva del potere
Con la manovalanza del volere
Fornisce l'abbondante materiale
Per questa economia multimediale
Ai giornali, ai carceri e ospedali
Agli sciacalli alla televisione
La solidarietà in processione
Al dolore muto e mascherato
Al pentitismo, alla pietà di stato
Ed or così che tutti parlan tanto
Di occhi, anche io di occhi canto
Gli occhi di Nico e di una mamma in pianto
Colpiti da un proiettile allo sbando
Sparato da una mano saracena
Di un altro figlio e un'altra mamma in pena
L'occhi di Nicu scippaticcilli a chiddi
Chi un danno l'avviniri ai nostri picciriddi
envoyé par Alberto Scotti - 3/9/2020 - 02:47
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