Se mi vedi una cosa
Se mi pensi un oggetto da usare
Lo posso diventare
Se vuoi un fare artefatto
Incartato da un velo di plastica
Lo posso trasformare
Ma così non mi conoscerai
Ma così non ti fiderai
Ma così ti rinchiuderai
E avrai paura di me
Forse a te una donna di carta stampata
Può andare meglio
Una fata turchina
Che la mamma puttana ha inventata
Dallo psichiatra
Io non sono una fata
Io non sono una mamma
Io non sono di carta
Sono pari di te
Il delirio di un sogno
Inventato da un demiurgo malvagio
Ti rende cieco
Incapace a vedere la persona
Che sente e che esiste
Al di là del mio sesso
E ora che ti ho spiegato
Quanto sei sfortunato
Dammi i miei 5 cents
Povero Charlie Brown
Se mi pensi un oggetto da usare
Lo posso diventare
Se vuoi un fare artefatto
Incartato da un velo di plastica
Lo posso trasformare
Ma così non mi conoscerai
Ma così non ti fiderai
Ma così ti rinchiuderai
E avrai paura di me
Forse a te una donna di carta stampata
Può andare meglio
Una fata turchina
Che la mamma puttana ha inventata
Dallo psichiatra
Io non sono una fata
Io non sono una mamma
Io non sono di carta
Sono pari di te
Il delirio di un sogno
Inventato da un demiurgo malvagio
Ti rende cieco
Incapace a vedere la persona
Che sente e che esiste
Al di là del mio sesso
E ora che ti ho spiegato
Quanto sei sfortunato
Dammi i miei 5 cents
Povero Charlie Brown
envoyé par Alberto Scotti - 18/7/2020 - 23:57
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dal disco collettivo "Grande Italia" dedicato alla città di Modena che conteneva anche canzoni di Guccini e dei Nomadi.