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Fear A Bhata

Jane Finlayson


Lista delle versioni e commenti


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Fear A Bhata
[ XIX sec ]

Lyrics agus ceòl / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Sìne NicFhionnlaigh [Jane Finlayson]

Air a chluich le / Performed by / Interpreti / Interprétée par / Laulavat :
1. Karen Matheson

2. Niamh Parsons

3.Giusi Pesenti

4. Christy-Lyn


A Fishergirl on a Dune, knitting    Jozef Israëls -  University of Oxford, Ashmolean Museum
A Fishergirl on a Dune, knitting Jozef Israëls - University of Oxford, Ashmolean Museum



Origine della canzone

The song "Fear a' bhàta" usually given as "traditional" was composed in the late 18th Century by Jane Finlayson of Tong, Lewis for a young Uig fisherman, Donald MacRae. The part of this story which is rarely told is that they married each other sometime after she wrote the song. The song appears in The Scottish Gael by James Logan, first published 1876. [ Excerpt from gaelic songs ]


This well-known song was written by Jane Finlayson (1775-1840) of Tong about her suitor, fisherman Donald Macrae of Uig. She laments Donald's continuing absence and wonders, in the face of her friends' advice to give up on him, whether he will ever return. In fact he did return to marry her and some of their descendents still live in Uig. [ Excerpt from Hebridean Connections ]


Si propongono quattro interpretazioni, decisamente diverse tra loro. Ciascuna accentua un aspetto della narrazione, l'una é più suggestiva dell’altra.
[Riccardo Gullotta]
'S tric mi sealltainn o'n chnòc a's àirde
Dh'fheuch am faicinnse fear a bhàta
An tig thu'n diùigh neo'n tig thu màireach
'S mur tig thu idir gur truagh a tà' mi.

[Seist]

Fhir a bhata 'na horo eile
Fhir a bhata 'na horo eile
Fhir a bhata 'na horo eile
Mo shòraidh slàn leat gach àit an teid thu.


Tha mo chridhe-sa briste brùite
'S tric na deóir a ruith o'm shùilean
An tig thu nochd neo'm bi mo dhùil riut
Neo'n dùin mi'n dorus le osna thùrsaich.

Gheall mo leannan dhomh gùn dhe'n t-sìoda
Gheall e siod agus breacan rìomhach
Fainn' òir anns an fàicinn iomhaigh
Ach 's eagal leamsa gun dean e di-chuimhn'.

Bidh mi tuille gu tùrsach deùrach
Mar eala bhàn 's i an déigh a reubadh
Guileag bàis aic' air lochan feurach
Is cach uile an déigh a tréigsinn.

inviata da Riccardo Gullotta - 30/6/2020 - 23:23




Lingua: Inglese

English translation / Eadar-theangachadh Beurla / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
Mairi MacInnes

Miranda ,1875  John William Waterhouse
Miranda ,1875 John William Waterhouse
THE BOATMAN

I'm often searching on the highest hilltop
Trying to find the boatman
Will you come tonight or tomorrow?
If you don't come at all, I'll be distraught

[Chorus]
Oh boatman 'sna horo eile
Oh boatman 'sna horo eile
Oh boatman 'sna horo eile
My best wishes go with you wherever you may be

My heart is broken, bruised
Often tears are running down my cheeks
Will you come tonight or will I wait up for you
But close the door, sighing heavily?

My love promised me a dress of silk
He promised me that and a gray tartan
A gold ring where I'd see my reflection
But I'm afraid he has forgotten

I will be forever tearful and dejected
Like a wild swan wounded and broken
Wailing its song of death on some weedy pond
Left by the others, alone and abandoned

inviata da Riccardo Gullotta - 30/6/2020 - 23:29




Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Eadar-theangachadh Eadailteach / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta

IL BARCAIOLO

Cerco spesso sulla cima più alta della collina
Sto cercando di trovare il barcaiolo
Verrai stasera o domani?
Se non vieni affatto, sarò sconvolta

[Coro]
Oh barcaiolo sna horo eile [1]
Oh barcaiolo sna horo eile
Oh barcaiolo sna horo eile
I miei migliori auguri a te ovunque tu sia

Il mio cuore è spezzato, lacero
Spesso le lacrime mi scorrono sulle guance
Verrai stasera o ti dovrò attendere
Ma chiudi la porta, tra un singhiozzo e l’altro?

Il mio amore mi ha promesso un vestito di seta
Mi ha promesso questo e un tartan grigio
Un anello d'oro dove poter vedermi riflessa
Ma temo che abbia dimenticato

Sarò per sempre in lacrime e abbattuta
Come un cigno selvatico ferito e a pezzi
Intonando il suo canto di morte in uno stagno erboso
Lasciato dagli altri, solo e abbandonato
[1] ‘sna horo eile : onomatopeico, pare che non si riferisca ad un significato

inviata da Riccardo Gullotta - 1/7/2020 - 10:07


Riccardo Gullotta,

premesso che, anche se questo parere non interessa nessuno,la mia versione emotivamente preferita di questa straordinaria canzone è la prima che ascoltai, cantata stranamente da un uomo (Andy Stewart) ed eseguita dai Silly Wizard nel 1978:

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Silly Wizard - Fear a Bhata

Fir/Fear/Fhear is man in Gaelic, Bhata is Boat, directly translated means like "man of boats"


Io sono in contatto con Niamh, che è una interprete eccelsa e potrebbe cantare l'elenco della spesa e riuscirebbe lo stesso a mettere i brividi, la sua versione però si differenzia un po' nel testo da quella che hai riportato tu e proviene da Rathlin Island, a lei fu data da Eanna Mac Fhionnlaoich che l'aveva trovata in un vecchio libro e tradotta anche in inglese. A tal proposito il Chorus che tu definisci onomatopeico "is na horó eile" viene tradotto "and no one else" ovvero "e nessun altro" mentre la riga seguente "céad míle fáilte" è precisamente un saluto di benvenuto


Questo il testo completo:

Theid mé suas ar an croc is airde
Feach a bhfeic mé an fear a bháta
An dtig tú anocht nó an dtig tú amarach
No Muna dtig tú idir is trua atá mé

A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
Ceád mile failte gach ait a te tú

Tá mo chroíse briste bruité
Is tric na deoir a'ruith o mo shuíle
An dtig tú inniú nó am bidh me suil leat?
No an druid mé an doras le osna tuirseach?

A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
Ceád mile failte gach ait a te tú

Gheall mo leanann domh gúna den tsioda
Gheall é sin, agus breacan riabhach
Fainne óir anns an bhfeicfinn íomha
Ach is eagal liom go ndearn sé dearmad

A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
Ceád mile failte gach ait a te tú

Tá mo croíse ag dul in airde
Chan don fidleir, chan don clairsoir
Ach do Stuirithoir an bhata
Is muna dtig tú abhaile is trua atá mé

A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
A fhir a bháta is na horó eile
Ceád mile failte gach ait a te tú

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Niamh Parsons 'Fear a Bhata'

Niamh Parsons sings the traditional Gaelic song, Fear a Bhata, at the inaugural Irish Sea Sessions on Friday 22 October at Liverpool Philharmonic Hall. Part ...

Flavio Poltronieri - 1/7/2020 - 16:42


@ Flavio Poltronieri

altro che se interessa più di qualcuno ! Rimango stupito per la profondità delle tue conoscenze etnomusicali. Probabilmente potresti scrivere un saggio soltanto su questa canzone , figurarsi sulle culture celtiche che io, purtroppo, ignoro.
Quanto alla traduzione della locuzione “na horó eile” la questione appare controversa. Avevo notato che in wikipedia é reso come tu dici, ma dopo avere spulciato un po’ di siti che hanno a che fare con il gaelico scozzese, ho scelto l’interpretazione che prevaleva. Li cito giusto per completezza :
duolingo
glasgowguide
riseupandsing

Direi che la cosa è del tutto secondaria rispetto a tutto il resto di cui ci hai dato ampia informazione e spunti per approfondire.

In attesa di tuoi prossimi interventi,
Un cordiale saluto

Riccardo Gullotta - 1/7/2020 - 23:45


Riccardo Gullotta, grazie per i links, veramente ottimi. Se li avessi visti non sarei certo intervenuto, il mio contributo risulta quindi del tutto superfluo.

Parlando di Culture Celtiche, colgo però l'occasione per permettermi, visto che usi la parola "purtroppo" di invitarti a dare un'occhiata alla Sezione Bretone di cui mi occupo su "Terre Celtiche".

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Bretagna, non solo Musica [Brittany, Not Just Music] | Terre Celtiche Blog

“Non si nasce bretoni, lo si diventa” Già terra gallica conquistata dai Romani ai tempi di Cesare, prende il suo nome Bretagna (piccola Britannia,


Troverai anche un elenco di personaggi (tratteggiati perlopiù in una scrittura poetica, chi più chi meno, anche a seconda del mio personale rapporto con loro e delle singole caratteristiche artistiche) con qualche traduzione di testi (o parti di essi, funzionali al racconto) dal francese o dal bretone. Sfortunatamente l'interesse verso la musica e la poesia di Bretagna (Alan Stivell a parte) è sempre stato in generale molto superficiale (l'eccezione è proprio R. Venturi su Antiwar Songs) e questi ritrattini (pillole) avrebbero proprio lo scopo di incuriosire, visto che nessuno ne ha mai parlato in Italia...dopo l'elenco troverai anche un link che ti indirizza ad un mio articolo "Appunti da un viaggio in Bretagna" pubblicato da Blogfoolk Magazine, in fondo al quale ho stilàto una playlist con alcuni consigli d'ascolto delle più valide uscite discografiche bretoni recenti.

Flavio Poltronieri - 2/7/2020 - 07:57


@Flavio Poltronieri

Grazie per la tua segnalazione densa di informazioni. Un universo, tale sembrano le culture celtiche attraverso i tuoi articoli. Ho appena iniziato il viaggio e già dalle prime canzoni si è aperto un mondo sconosciuto. Le sorprese fortunatamente non finiscono: non sapevo della tua autorevole conoscenza in materia.
Mille anni fa in Sicilia arrivarono i Normanni. I manuali di storia non aggiungono che insieme a loro c’erano dei Franco-provenzali e dei Bretoni. Chissà se sopravvive qualcosa della cultura celtica in quelle contaminazioni indicate talvolta sbrigativamente anche con “lombarde”.

Riccardo Gullotta - 2/7/2020 - 15:42


Riccardo Gullotta, perchè, tu sei in Sicilia?

Strano che tu non sapessi del mio interesse per la Bretagna se bazzichi il sito Antiwar, in mezzo alle tante traduzioni e storielle varie che ogni tanto contribuisco ce ne sono parecchie che la riguardano....anzi direi che siamo soltanto (ahimé) io e Venturi ad essercene occupati

A riguardo l'etnomusicologia, a cui accennavi nel precedente intervento, non mi ha ovviamente portato solo in Bretagna, ci sono ad esempio parti dell'Ungheria e dell'est in generale, colme di tesori, spesso poco conosciuti. A me, che poi ho anche altre passioni (scrittura in differenti forme, traduzione, critica, direzione artistica) servirebbero molte vite e molto tempo, di cui purtroppo non si dispone.

Comunque, anche senza allontanarsi troppo dai propri luoghi (l'Italia è una miniera inesauribile e talvolta poco frequentata), dalle mie parti, nel veronese, per esempio, ci sono mondi sconosciuti ai più:

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Lessinia: folk cimbro degli anni 2000

Blogfoolk è una testata registrata dedicata al folk, alla musica trad e alla world music. Ogni settimana interviste, recensioni e reportage.


Tornando per un momento a "Fear A Bhata", la canzone sembra sia stata scritta verso la fine del 1700 a Tong, un minuscolo villaggio sull’Isola di Lewis nelle Ebridi, tra le varie versioni in gaelico-scozzese, gaelico irlandese e strumentali, perfino Sandy Denny l'ha interpretata in inglese (in una traduzione effettuata una cinquantina d'anni dopo la composizione da Thomas Pattison):

Flavio Poltronieri - 2/7/2020 - 18:01


@ Riccardo Gullotta e Flavio Poltronieri
Un po' di precisione
“Fear* a’ bhàta” è una canzone in gaelico scozzese probabilmente di fine ‘700 e la leggenda (un’aggiunta aneddotica alle versioni ottocentesche andate in stampa) dice che sia stata scritta da Sine NicFhionnlaigh (Jean Finlayson) di Tong piccolo villaggio sull’Isola di Lewis (Ebridi) per un giovane pescatore di Uig, Domhnall MacRath (Donald MacRae) che ha alla fine sposato.
La canzone appare pubblicata la prima volta in The Scottish Gael di James Logan, 1831 (con relativa partitura) in cui viene classificata come un'aria lenta e uno iorram (il canto ai remi che aveva la funzione di dare il ritmo ai vogatori, ma nello stesso tempo era anche un lamento funebre). "Fhir a bhata, o il barcaiolo, la cui partitura e allegata, è cantata nella maniera di cui sopra dagli Scozzesi delle montagne con molto effetto. È il canto di una ragazza il cui innamorato è in mare, di cui prega per la sua sicurezza, e il cui ritorno aspetta con ansia.
La versione irlandese compare per la prima volta in stampa nella raccolta di Sam Henry dal titolo 'Songs of the People' i canti furono raccolti entro 20 miglia di Coleraine (Irlanda del Nord) dal 1929 al 1939. E' un gaelico irlandese proveniente da Rathlin Island e più in generale nell'Ulster, quindi con molta somiglianza con il gaelico scozzese.
Si conoscono molte versioni testuali del canto composto da una decina di strofe anche se nelle registrazioni più attuali vengono cantate per lo più solo le prime tre strofe.
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Fear a’ bhàta, la canzone al barcaiolo | Terre Celtiche Blog

‘Fear’ si traduce con "man" e ‘Bhàta’ con "boat": l'uomo della barca, ovvero il barcaiolo. "Fear a' bhàta" è una canzone probabilmente di fine '700 e la leggenda dice che sia stata scritta in gaelico scozzese da Sine NicFhionnlaigh (Jean Finlayson) di Tong piccolo villaggio sull'Isola di Lewis (Ebridi) per un giovane pescatore di Uig, Domhnall MacRath (Donald MacRae) che ha alla fine sposato. Molto probabilmente un'aggiunta aneddotica alle versioni ottocentesche andate in stampa!

Cattia Salto - 6/7/2020 - 08:54


Sempre ottime ricerche dalle quali attingere sapere.

Grazie

6/11/2021 - 18:42




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