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Malhuga

A-Wa
Langue: arabe


A-Wa

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2019
Bayti Fi Rasi
Bayti

ملحوقه


Nota: i titoli anche sul disco sono traslitterati in caratteri latini

A-Wa


“Bayti Fi Rasi” (la mia casa è nella mia testa) è un concept album di musica originale ispirato alla storia della bisnonna delle tre sorelle, ebrea mizrahi immigrata in Israele dallo Yemen tra il ’49 e il ’50. Il disco tratta problematiche contemporanee di immigrazione, accoglienza ed integrazione, incarnate nell’archetipica antenata delle cantanti. Mizrahi è un termine a ombrello che si riferisce agli ebrei provenienti da nazioni a prevalenza musulmana. La storia dei Mizrahi in Israele è costellata di avversità, sintomo di una politica nazionalistica che osteggiava, in maniera non ufficiale, tutto ciò che ricordava il mondo Arabo. Il passato sociale dei mizrahi, infatti, assomiglia molto a quello dei Palestinesi del ’48, ovvero gli scampati all’esodo forzato che hanno ottenuto cittadinanza Israeliana. Limitato accesso alla vita politica e al lavoro, precarietà economica, e una relegazione de facto ai borghi più periferici delle città rendono i Mizrahi, in qualche modo, cittadini di serie B. L’importanza di questo disco e del successo della band si condensa nella creazione di un canale espressivo per una minoranza che può finalmente raccontare la propria storia e far sentire la sua voce. La popolarità e l’impatto di artisti come A-Wa, Dudu Tassa, Neta Elkayam e in passato Zohar Argov segue un processo di lenta integrazione. A connettere questi musicisti vi è anche la voglia di riscoprire ed esplorare le proprie origini musicali, incorporando elementi sonori rispettivamente dallo Yemen, dall’Iraq e dal Marocco. Il disco alterna beat tirati indietro a ritmiche ballerine, sintetizzatori bizzarri ad altri più comuni nel linguaggio pop mainstream. Il canto è spesso eterofonico, con una cantante solista a cui risponde il coro delle sorelle, con parti raramente armonizzate tra di loro. Questa caratteristica è tipica di molta musica medio-orientale e di molti rituali religiosi, dove la recitazione del corano si alterna ad un pattern melodico in risposta da parte dei fedeli. Il sound della band è unico, peculiare nella produzione, nella sintesi e nel canto. “Ya Watani”, “Mudbira” e “Hana Mash Hu Al Yaman” introducono l’album presentando tutte queste caratteristiche. Tematicamente, la prima presenta l’addio della bisnonna alla terra natia, seguita dalle motivazioni dell’esodo e infine le difficoltà trovate all’arrivo. “Hana Mash Hu Al Yaman” è forse la pepita più scintillante del disco, con forti riferimenti alla condizione degli immigrati in generale, e rimandi al simbolismo letterario locale. “Min Tiht Al Firash” e “Makhada Min Thahab” presentano una più marcata matrice medio-orientale. Il melisma delle melodie vocali, gli archi che rispondono alla voce tra un verso e l’altro e le percussioni rimandano agli anni d’oro della musica medio-orientale, con richiami, sebbene lontani e decontestualizzati, a Umm Kulthum e Fairuz. “Bayti Fi Rasi” è un prodotto contemporaneo su cui la tradizione e il tempo hanno lasciato cicatrici visibili ed importanti. La riuscita di un bilanciamento coraggioso tra tradizioni pericolosamente diverse è provata dal successo della band sia in Israele che tra un pubblico internazionale. In un panorama musicale dove artisti Mizrachi emergono sempre più vittoriosi nel proporre un’identità mista, culturale e musicale, il successo di A-Wa è causa ed effetto di una nuova integrazione culturale e musicale. La sperimentazione sonora della band e l’importanza delle tematiche finora trattate ci fanno sperare in un terzo album altrettanto interessante.
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يا بدر سمنه ذكي(*)
ادخل من الشباك
جابرني بالضوء
حين اتمدد ارقد

بيت الادمي حصنه
بس انا ما بين احس آمنه
بين الجدران الاربعة
انا ساكنه ملحوقه

في الصبح سمعت في الحجره
صوت حنين
فلان بيتكلم معي من تحت القاع
قد لي: "سنين وانا راقد على شقي اليمين"
جوبت: "اقتلب يا حبيب على شقك الثاني"

بيت الادمي حصنه
بس انا ما بين احس آمنه
بين الجدران الاربعة
انا ساكنه ملحوقه

الليله دخل بغير عزومه
واحد اجنبي ماسك جنبيه ولابس قفطان
قد لي: "سنين وانا راقد على شقي اليمين"
جوبت: "اقتلب يا حبيب على شقك الثاني"

انا جديده هانا في القريه
من حين وصلت ما بش معي هجعه
بغير حبيب وبدون نسب
راقده وعين واحده مفتوشه
(*) ya bader samna dhaki
edkhul min al-shubak
jabirni bildawu,
hin atmadad argud

bayt aladami husna
bas ana ma bayn ahees amena
bayn aljudran alarba'a
ana sakina malhuga

fi alsubh smi'et fi alhijrah sawut hanyn
filan bitkalem me'ee min tiht alga'a
gad li senin waana raged 'ala shigy alyamin
jawubt aqtaleb ya habib 'ala shigak althaani

ana malhuga
ana sakina malhuga

bayt aladami husna
bas ana ma bayn ahees amena
bayn aljudran alarba'a
ana sakenah malhuga

allayla dakhel beghyr 'uzuma
wahid ajnabi masek janbiya welabes guftan
gad li senin waana raged 'ala shigy alyamin
jawubt aqtaleb ya habib 'ala shigak althaani

ya bader samnah dhaki
edkhul min a(l)shubak
jabirni bildawu,
hin atmadad argud

ana malhuga
ana sakina malhuga

​ana jadidah hana fi algaryah
min hin wasalt ma beesh me'ee haj'ea
beghyr saheb hubidun nasab
ragdah wa'eyn wahida maftusha

envoyé par Dq82 - 7/6/2020 - 17:55




Langue: anglais

English translation from the official site
HAUNTED

Moon of Samna*
Come through the window;
Comfort me with your light
As I lay down to rest

A person’s home — their fortress
How insecure I feel
In between these four walls
I am a haunted tenant

This morning in the garden I heard a sigh
Someone spoke to me from under the earth
“Generations I have been sleeping on my right”
I replied: “Turn over, dear, onto your other side”

A person’s home — their fortress
How insecure I feel
In between these four walls
I am a haunted tenant

The nights bring an uninvited stranger
Holding a dagger and donning a cape
“Generations I have been sleeping on my right”
I replied: “Turn over, dear, onto your other side”

I am new to this village
Haven’t gotten any rest since I arrived
With neither a friend nor acquaintance
I sleep with one eye open
* clarified butter

envoyé par Dq82 - 7/6/2020 - 17:57




Langue: hébreu

Hebrew translation from the official site
מַלְחוּגַהּ (רְדוּפָה)

יָרֵחַ סַמְנַהּ* טָהוֹר, הִכָּנֵס מִן הַחַלּוֹן;
נַחֵם אוֹתִי בָּאוֹר, עֵת אְֶשַּכב לִישׁוֹן

בֵּיתוֹ שֶׁל אָדָם – מִבְצָרוֹ,
אַךְ אֵינֶנִּי מַרְגִּישָׁה בְּטוּחָה
בֵּין אַרְבַּעַת הַקִּירוֹת;
אֲנִי דַּיֶּרֶת רְדוּפָה

הַבֹּקֶר בֶּחָצֵר שָׁמַעְתִּי קוֹל אֲנָחָה
מִישֶׁהוּ דִּבֵּר אֵלַי מִתּוֹךְ הָאֲדָמָה:
"כְּבָר דּוֹרוֹת אֲנִי יָשֵׁן עַל צַד יָמִין"
עָנִיתִי: "הִתְהַפֵּךְ, חֲבִיבִי, עַל הַצַּד הַשֵּׁנִי"

בֵּיתוֹ שֶׁל אָדָם – מִבְצָרוֹ,
אַךְ אֵינֶנִּי מַרְגִּישָׁה בְּטוּחָה
בֵּין אַרְבַּעַת הַקִּירוֹת;
אֲנִי דַּיֶּרֶת רְדוּפָה

הַלַּיְלָה נִכְנַס לְלֹא הַזְמָנָה
זָר אוֹחֵז פִּגְיוֹן וְלָבוּשׁ גְּלִימָה.
"כְּבָר דּוֹרוֹת אֲנִי יָשֵׁן עַל צַד יָמִין"
עָנִיתִי: "הִתְהַפֵּךְ, חֲבִיבִי, עַל הַצַּד הַשֵּׁנִי"

אֲנִי חֲדָשָׁה כָּאן בַּכְּפָר
מֵאָז הִגַּעְתִּי, אֵין לִי מְנוּחָה;
לְלֹא יָדִיד אוֹ מַכָּר
יְשֵׁנָה עִם עַיִן אַחַת פְּקוּחָה
* חמאה תימנית מזוקקת

envoyé par Dq82 - 7/6/2020 - 17:59




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