Ehi Franco sono stati 40 anni forti e intensi
Da quando hai fatto aprire quei cancelli
Saltando in sella a Marco Cavallo
Gorizia, non solo un’ospedale di frontiera
Un luogo di oppressione, una galera
Ma uno spazio per far crescere le idee
Franco e la passione per la filosofia
Lo sguardo più al malato che alla sua malattia
Le notti in bianco a scrivere su un’Olivetti azzurra
Heiddeger e Gramsci ma cos’è la psichiatria
Strumento di controllo o pura ideologia
Aprirsi ad un confronto con qualcuno che è diverso
Si sognava da svegli senza l’illusione
Che l’Italia vivesse una rivoluzione
Aria di libertà senza contenzione
Non era un delirio un’allucinazione
Caro Franco è la storia dicono a dare ragione
Ma la dignità ridata alle persone
E quel po’ di follia per cambiare le cose
Ce l’hai messa tu
Ce l’hai messa tu
E nel mondo finalmente per qualcosa siamo i primi
Non solo per spaghetti e mandolini
O per combinar grandi casini
Trieste il deserto si riempie di colori
Il silenzio lascia il posto a nuovi suoni
A una comunità che viene fuori
Franco e la battaglia sul pericolo sociale
Il matto ti spaventa può mandarti all’ospedale
Pensare alla violenza come attributo naturale
Tornare cittadini, il diritto di votare
Siamo tutti appesi a un filo, ma nessuno è da legare
Il diritto di curarsi e quello di star male
Si sognava da svegli senza l’illusione
Che l’Italia vivesse una rivoluzione
Aria di libertà senza contenzione
Non era un delirio un’allucinazione
Caro Franco è la storia dicono a dare ragione
Ma la dignità ridata alle persone
E quel po’ di follia per cambiare le cose
Ce l’hai messa tu
Ce l’hai messa tu
Hey franco
E oggi che chiunque può parlare
Tutti hanno un profilo da mostrare
Il silenzio è quasi fuori dal normale
Siam connessi
Sulla carta abbiamo fatto dei progressi
Ma in fondo Siam più soli e meno umani
Facciamo finta di essere più sani
Ma il pregiudizio quello purtroppo è ancora forte
La mente ha come delle grandi porte
Che qualcuno tiene chiuse bene a chiave
Che qualcuno tiene chiuse bene a chiave
E chissà se l’han buttata via la chiave
Da quando hai fatto aprire quei cancelli
Saltando in sella a Marco Cavallo
Gorizia, non solo un’ospedale di frontiera
Un luogo di oppressione, una galera
Ma uno spazio per far crescere le idee
Franco e la passione per la filosofia
Lo sguardo più al malato che alla sua malattia
Le notti in bianco a scrivere su un’Olivetti azzurra
Heiddeger e Gramsci ma cos’è la psichiatria
Strumento di controllo o pura ideologia
Aprirsi ad un confronto con qualcuno che è diverso
Si sognava da svegli senza l’illusione
Che l’Italia vivesse una rivoluzione
Aria di libertà senza contenzione
Non era un delirio un’allucinazione
Caro Franco è la storia dicono a dare ragione
Ma la dignità ridata alle persone
E quel po’ di follia per cambiare le cose
Ce l’hai messa tu
Ce l’hai messa tu
E nel mondo finalmente per qualcosa siamo i primi
Non solo per spaghetti e mandolini
O per combinar grandi casini
Trieste il deserto si riempie di colori
Il silenzio lascia il posto a nuovi suoni
A una comunità che viene fuori
Franco e la battaglia sul pericolo sociale
Il matto ti spaventa può mandarti all’ospedale
Pensare alla violenza come attributo naturale
Tornare cittadini, il diritto di votare
Siamo tutti appesi a un filo, ma nessuno è da legare
Il diritto di curarsi e quello di star male
Si sognava da svegli senza l’illusione
Che l’Italia vivesse una rivoluzione
Aria di libertà senza contenzione
Non era un delirio un’allucinazione
Caro Franco è la storia dicono a dare ragione
Ma la dignità ridata alle persone
E quel po’ di follia per cambiare le cose
Ce l’hai messa tu
Ce l’hai messa tu
Hey franco
E oggi che chiunque può parlare
Tutti hanno un profilo da mostrare
Il silenzio è quasi fuori dal normale
Siam connessi
Sulla carta abbiamo fatto dei progressi
Ma in fondo Siam più soli e meno umani
Facciamo finta di essere più sani
Ma il pregiudizio quello purtroppo è ancora forte
La mente ha come delle grandi porte
Che qualcuno tiene chiuse bene a chiave
Che qualcuno tiene chiuse bene a chiave
E chissà se l’han buttata via la chiave
envoyé par adriana - 5/6/2020 - 10:07
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La canzone Ehi Franco è stata scritta dal duo Psicantria per raccontare e celebrare la figura di Franco Basagliain occasione dei 40 anni della Legge 180. E’ un brano che racconta quello che Basaglia ha fatto e cosa ha rappresentato per la psichiatria, ripercorrendo le tappe salienti della sua storia e le sue battaglie. Contiene riferimenti anche al mondo di oggi dove siamo iperconnessi, ma purtroppo ancora pieni di pregiudizi.