Come all ye young maidens
And hear my sad tale
'bout a brave young trooper,
who's chute did failed
As he went up in
to the cloudy sky
He sang a sad song
on his way to die
He sang "My love
is far-far from me.
Far beyond
the South China Sea,
I left her there,
with a tear in her eye,
for I must go
where brave men die".
Whoa-whoa-oh,
yes, I must go
where brave men die
As he went out of the plane
into the stormy night
I saw the young trooper
in a burst of fiery light
As he fell through the night,
his chute all in flame
A smile on his lips,
he cried out his girl's name.
We found the young trooper
No longer will he be sore
From the great iron bird,
he'll jump no more.
His face was pale,
as pure as milk
And we wrapped
him 'round
in parachute silk.
Whoa-whoa-oh,
yes, we wrapped him 'round
in parachute silk
So all ye young maidens,
come listen to me,
never love a paratrooper
You'll never be free.
For some dark night
when he falls through the sky
His chute will not open:
your love will die
Whoa-whoa-oh,
his chute will not open:
your love will die.
And hear my sad tale
'bout a brave young trooper,
who's chute did failed
As he went up in
to the cloudy sky
He sang a sad song
on his way to die
He sang "My love
is far-far from me.
Far beyond
the South China Sea,
I left her there,
with a tear in her eye,
for I must go
where brave men die".
Whoa-whoa-oh,
yes, I must go
where brave men die
As he went out of the plane
into the stormy night
I saw the young trooper
in a burst of fiery light
As he fell through the night,
his chute all in flame
A smile on his lips,
he cried out his girl's name.
We found the young trooper
No longer will he be sore
From the great iron bird,
he'll jump no more.
His face was pale,
as pure as milk
And we wrapped
him 'round
in parachute silk.
Whoa-whoa-oh,
yes, we wrapped him 'round
in parachute silk
So all ye young maidens,
come listen to me,
never love a paratrooper
You'll never be free.
For some dark night
when he falls through the sky
His chute will not open:
your love will die
Whoa-whoa-oh,
his chute will not open:
your love will die.
envoyé par giorgio - 18/5/2020 - 20:00
ho qualche dubbio che questa, come altre canzoni del berretto verde canterino, possa essere considerata contro la guerra. Questa poi con il paracadute che non si apre sembra una variante della barzelletta dell'uomo piu intelligente del mondo.
Lorenzo - 18/5/2020 - 21:53
D'accordo con Lorenzo.
Barry Sadler andrebbe semplicemente bandito dalle CCG, e invece di sue ce ne sono ancora tre, due contribuite dal solito anonymous, più questa contribuita dal nostro giorgio, che, alla luce dei commenti - non suoi - mi pare costituisca più una provocazione, nel senso della pena artistica ed umana del "berretto verde" in questione...
Le due precedenti sono sopravvissute, forse per via del "sentimento del ritorno", ma questa, francamente, la trovo ridicola...
Mi spiace per giorgio, ma credo che questo suo sia un contributo ciccato in pieno, e non aiutano i commenti sulla patetica parabola artistica e umana di Barry Sadler, figlio bruciato di quella triste epoca.
Per me, ripeto, Barry Sadler andrebbe eliminato dalle CCG. Certamente questa canzone in particolare, più che le altre due già presenti.
Barry Sadler andrebbe semplicemente bandito dalle CCG, e invece di sue ce ne sono ancora tre, due contribuite dal solito anonymous, più questa contribuita dal nostro giorgio, che, alla luce dei commenti - non suoi - mi pare costituisca più una provocazione, nel senso della pena artistica ed umana del "berretto verde" in questione...
Le due precedenti sono sopravvissute, forse per via del "sentimento del ritorno", ma questa, francamente, la trovo ridicola...
Mi spiace per giorgio, ma credo che questo suo sia un contributo ciccato in pieno, e non aiutano i commenti sulla patetica parabola artistica e umana di Barry Sadler, figlio bruciato di quella triste epoca.
Per me, ripeto, Barry Sadler andrebbe eliminato dalle CCG. Certamente questa canzone in particolare, più che le altre due già presenti.
B.B. - 19/5/2020 - 02:04
Alex, siamo proprio alle solite.
Sottolineare i rischi letali impliciti nel crudele gioco della guerra, come avvisare le fanciulle nubili di non sposare un candidato alla morte, non può essere mai un messaggio pro-guerra, carissimo Lorenzo, soprattutto se a farlo è un reduce che ha vissuto in prima persona quegli orrori.
Forse è sbagliata la buffa immagine sopra per descrivere un momento tanto drammatico, ma non sono riuscito a trovare di meglio, e non possiamo sempre mostrare cimiteri di guerra e bare ricoperte da bandiere, così intrinseci al patriottismo a buon mercato...
Sottolineare i rischi letali impliciti nel crudele gioco della guerra, come avvisare le fanciulle nubili di non sposare un candidato alla morte, non può essere mai un messaggio pro-guerra, carissimo Lorenzo, soprattutto se a farlo è un reduce che ha vissuto in prima persona quegli orrori.
Forse è sbagliata la buffa immagine sopra per descrivere un momento tanto drammatico, ma non sono riuscito a trovare di meglio, e non possiamo sempre mostrare cimiteri di guerra e bare ricoperte da bandiere, così intrinseci al patriottismo a buon mercato...
giorgio - 19/5/2020 - 08:43
Miii, giorgio! Ti arrampichi sugli specchi!
Però un po' mi fa piacere, perchè vedo che non siamo cambiati nonostante gli anni passati.
Vedete voi, perfidi ma giusti Admins, io la mia l'ho detta: "Go away the green berets!"
Però un po' mi fa piacere, perchè vedo che non siamo cambiati nonostante gli anni passati.
Vedete voi, perfidi ma giusti Admins, io la mia l'ho detta: "Go away the green berets!"
B.B. - 19/5/2020 - 10:25
Fra l'altro, la biografia stessa di Sadler fa abbastanza rabbrividire, Vietnam a parte...
Nel 1978 ammazzò un rivale in amore sparandogli in faccia. Quell'altro era disarmato e Sadler provò a farla franca mettendegli in auto un revolver. Era omicidio di primo grado, ma tutte le sue decorazioni - per meriti artistico-patriottici più che militari - gli valsero una condanna a... 30 giorni!
Cosa poi ci facesse Sadler a Città del Guatemala nel 1984, quando fu gravemente ferito a colpi di pistola, questo non è dato sapere. Ufficialmente distribuiva aiuti sanitari nei villaggi rurali, ma sappiamo bene in quegli anni cosa faceva l'esercito del Guatemala, addestrato dai berretti verdi americani, in quegli stessi villaggi... Ricordo solo che l'uomo forte dell'epoca, il generale Efraín Ríos Montt, è stato tardivamente condannato per genocidio a 80 anni di carcere. Non ne ha scontato nemmeno uno ed è morto a 90 anni nel suo letto...
Dopo il ferimento in Guatemala, Sadler fu rimpatriato con un jet privato messo a disposizione da "Soldier of Fortune", il magazine di riferimento mondiale per i mercenari...
Go away Barry Sadler!
Nel 1978 ammazzò un rivale in amore sparandogli in faccia. Quell'altro era disarmato e Sadler provò a farla franca mettendegli in auto un revolver. Era omicidio di primo grado, ma tutte le sue decorazioni - per meriti artistico-patriottici più che militari - gli valsero una condanna a... 30 giorni!
Cosa poi ci facesse Sadler a Città del Guatemala nel 1984, quando fu gravemente ferito a colpi di pistola, questo non è dato sapere. Ufficialmente distribuiva aiuti sanitari nei villaggi rurali, ma sappiamo bene in quegli anni cosa faceva l'esercito del Guatemala, addestrato dai berretti verdi americani, in quegli stessi villaggi... Ricordo solo che l'uomo forte dell'epoca, il generale Efraín Ríos Montt, è stato tardivamente condannato per genocidio a 80 anni di carcere. Non ne ha scontato nemmeno uno ed è morto a 90 anni nel suo letto...
Dopo il ferimento in Guatemala, Sadler fu rimpatriato con un jet privato messo a disposizione da "Soldier of Fortune", il magazine di riferimento mondiale per i mercenari...
Go away Barry Sadler!
B.B. - 19/5/2020 - 11:06
No, nessuna ascesa ... solo discesa: caduta libera a 125 miglia all'ora (circa 200 km/h)... Se precipiti da 12.000 piedi (circa 3657 metri), hai giusto un minuto per ripassare la tua vita e per ricordare le lacrime della tua bella, lontana, ...
giorgio - 19/5/2020 - 12:11
Che il sergente Sadler non fosse uno stinco di santo non mi stupisce affatto, ma credevo che qui si prendessero in considerazione le parole di una canzone, e non le malefatte del suo autore..
giorgio - 19/5/2020 - 12:50
Se prendiamo in considerazione le une insieme al resto, io direi che a maggior ragione si può, si deve tranquillamente cestinare.
Non farmi passare per Catone il Censore...!
Ciao!
Non farmi passare per Catone il Censore...!
Ciao!
B.B. - 19/5/2020 - 13:06
Da "perfido Admin" però mi permetterete un dubbio. In linea di massima sono d'accordo con BB sul cestinare 'sto Barry Sadler; però, cestinandolo si cestina anche tutta la discussione, che a mio parere è molto interessante e che vale la pagina. Io sono quindi per tenerla, ma con il Bollino Bleah. Ma aspetto altri pareri.
Riccardo Venturi - 19/5/2020 - 13:19
Sono d'accordo.
Ma "Bleah!" per tutte le canzoni del marine con la chitarra presenti sul sito.
Ma "Bleah!" per tutte le canzoni del marine con la chitarra presenti sul sito.
B.B. - 19/5/2020 - 13:44
Ho capito: ubi maior ...
No, niente marchio d'infamia (o di sberleffo), per cortesia... Preferisco che venga eliminata.
No, niente marchio d'infamia (o di sberleffo), per cortesia... Preferisco che venga eliminata.
giorgio - 19/5/2020 - 13:45
Ma lo sberleffo non è mica per te, è per la canzone...
Se la prendi sul personale, mica va tanto bene...
Se la prendi sul personale, mica va tanto bene...
B.B. - 19/5/2020 - 14:38
Giorgio, non è davvero questione di ubi maior o ubi minor: è questione di attinenza o meno di una data canzone alle tematiche del sito (che, peraltro, sono notoriamente larghissime), e di questo si discute e si deve discutere. E sarebbe bene sempre farlo, a mio parere.
Si deve anche tenere presente che questo sito, che ha assunto dimensioni enormi, è tuttora gestito e amministrato da cinque persone (sarebbero sei, ma Nicola Ruggiero deve essere considerato "dormiente" pur comparendo ancora tra gli Admins). E ci garberebbe ampliare un po' la rosa degli Admins, anche perché qualcuno vedesse e constatasse che cosa significa.
Faccio un esempio. Io non so se eri tu, Giorgio, l' "Anonimo" che ha inviato per anni decine di canzoni in approvazione (quasi tutte in inglese). C'è stato chi ha dovuto leggersele tutte quante, approvarle, eliminarle, decidere in un senso o nell'altro. Io stesso, te lo dico sinceramente, ne ho cestinate non so quante in mancanza di una spiegazione o di un'introduzione; poi ne ho approvate altre che, magari, poi si sono rivelate inadatte dopo un'analisi più approfondita. Oppure ne avrò cestinata qualcuna che, invece, non lo meritava. Ma comunque viene cestinata una canzone, non chi la invia. Questo sia sempre chiaro!
Altrimenti, e torno a dirlo specialmente ai collaboratori più assidui e di più vecchia data (quali siete sia tu che BB), diventate Perfidi Admins anche voi e così entrate nel magico mondo degli Anonymous, dei commenti sotto l'effetto dell'alcool, dei fascistelli da social network, dei ragazzini col telefonino che scrivono "kn mi pce qs canzone ci dv fare la tesina aiutoooo!", delle canzoni sbagliate e fuori tema, delle traduzioni fatte col traduttore di Google (non immagini quante!), degli insulti e minacce ad personam (ce li abbiamo anche noi i nostri "haters"), delle incertezze e dei ripensamenti.
Permettimi quindi di dirti, Giorgio, che questo vale anche per questa canzone e per le altre del sig. Barry Sadler. Vedremo che cosa farne. Per ora non viene eliminata, e il "Bollino Bleah" non viene apposto. Quando tutti gli altri Admin si saranno espressi, si deciderà che cosa farne: "Cosa fatta, capo ha". Saluti carissimi.
Si deve anche tenere presente che questo sito, che ha assunto dimensioni enormi, è tuttora gestito e amministrato da cinque persone (sarebbero sei, ma Nicola Ruggiero deve essere considerato "dormiente" pur comparendo ancora tra gli Admins). E ci garberebbe ampliare un po' la rosa degli Admins, anche perché qualcuno vedesse e constatasse che cosa significa.
Faccio un esempio. Io non so se eri tu, Giorgio, l' "Anonimo" che ha inviato per anni decine di canzoni in approvazione (quasi tutte in inglese). C'è stato chi ha dovuto leggersele tutte quante, approvarle, eliminarle, decidere in un senso o nell'altro. Io stesso, te lo dico sinceramente, ne ho cestinate non so quante in mancanza di una spiegazione o di un'introduzione; poi ne ho approvate altre che, magari, poi si sono rivelate inadatte dopo un'analisi più approfondita. Oppure ne avrò cestinata qualcuna che, invece, non lo meritava. Ma comunque viene cestinata una canzone, non chi la invia. Questo sia sempre chiaro!
Altrimenti, e torno a dirlo specialmente ai collaboratori più assidui e di più vecchia data (quali siete sia tu che BB), diventate Perfidi Admins anche voi e così entrate nel magico mondo degli Anonymous, dei commenti sotto l'effetto dell'alcool, dei fascistelli da social network, dei ragazzini col telefonino che scrivono "kn mi pce qs canzone ci dv fare la tesina aiutoooo!", delle canzoni sbagliate e fuori tema, delle traduzioni fatte col traduttore di Google (non immagini quante!), degli insulti e minacce ad personam (ce li abbiamo anche noi i nostri "haters"), delle incertezze e dei ripensamenti.
Permettimi quindi di dirti, Giorgio, che questo vale anche per questa canzone e per le altre del sig. Barry Sadler. Vedremo che cosa farne. Per ora non viene eliminata, e il "Bollino Bleah" non viene apposto. Quando tutti gli altri Admin si saranno espressi, si deciderà che cosa farne: "Cosa fatta, capo ha". Saluti carissimi.
Riccardo Venturi - 19/5/2020 - 15:33
Riccardo, visto che chiami in causa anche me, ti/vi dico ancora una volta: "No no no, io l'admin non lo fò!"
Maperò credo che qualcosina nel tempo l'ho imparata, anche se continuo pur'io talvolta a fare errori...
Ho imparato che dietro questo sito ci sono grandi passioni e un grande lavoro, molto del quale non visibile direttamente.
E ho imparato che è bene farsi più di due o tre domande prima di contribuire una canzone, senza farsi travolgere dall'ansia di prestazione (che fa sempre male)...
E poi che è bene fare le cose ammodino, con cura, senza essere didascalici ma dando qualche informazione pertinente e ragionata, senza dare per scontato che chi legge sia necessariamente imparato e preparato...
E ho imparato anche che non è bene ricorrere a provocazioni sterili o forzature polemiche...
E pure mai prendersela sul piano personale, a meno che uno non venga proprio insultato gratuitamente, cosa che però accadde raramente proprio grazie ai nostri splendidi e perfidi Admins che vegliano sulle CCG e su tutti noi e che io spero che siano tutti immortali o, quanto meno, che siano caduti da piccoli nel pentolone con la pozione magica di Panoramix.
LUNGA VITA A QUEI PERFIDONI BRUTTI DEGLI ADMINS DELLE CCG!!!
Maperò credo che qualcosina nel tempo l'ho imparata, anche se continuo pur'io talvolta a fare errori...
Ho imparato che dietro questo sito ci sono grandi passioni e un grande lavoro, molto del quale non visibile direttamente.
E ho imparato che è bene farsi più di due o tre domande prima di contribuire una canzone, senza farsi travolgere dall'ansia di prestazione (che fa sempre male)...
E poi che è bene fare le cose ammodino, con cura, senza essere didascalici ma dando qualche informazione pertinente e ragionata, senza dare per scontato che chi legge sia necessariamente imparato e preparato...
E ho imparato anche che non è bene ricorrere a provocazioni sterili o forzature polemiche...
E pure mai prendersela sul piano personale, a meno che uno non venga proprio insultato gratuitamente, cosa che però accadde raramente proprio grazie ai nostri splendidi e perfidi Admins che vegliano sulle CCG e su tutti noi e che io spero che siano tutti immortali o, quanto meno, che siano caduti da piccoli nel pentolone con la pozione magica di Panoramix.
LUNGA VITA A QUEI PERFIDONI BRUTTI DEGLI ADMINS DELLE CCG!!!
B.B. - 19/5/2020 - 20:48
... comunque su cosa ci facesse Barry Sadler in Guatemala ci ho quasi azzeccato: Barry Sadler, ‘Green Berets’ Balladeer, Dies
Il Los Angeles Times del 6 novembre 1989 scriveva, senza nessuno stupore: "Sadler, 49, had been hospitalized in various facilities since he was critically wounded by gunfire last year while training Contra rebels in Guatemala."
E bravo il nostro marine canterino!
Trovò sulla sua strada qualcuno più stronzo di lui!
Il Los Angeles Times del 6 novembre 1989 scriveva, senza nessuno stupore: "Sadler, 49, had been hospitalized in various facilities since he was critically wounded by gunfire last year while training Contra rebels in Guatemala."
E bravo il nostro marine canterino!
Trovò sulla sua strada qualcuno più stronzo di lui!
B.B. - 19/5/2020 - 23:23
Caro Riccardo, con ubi maior.. mi riferivo proprio alla conta delle palline bianche e nere che decideranno la sorte di questo mio infelice contributo. Io credo di avere una visione di più largo respiro e mi può star bene il materiale dell'altra sponda se può in qualche modo portare acqua al mio mulino.
La tragica fine di un paracadutista non mi fa né sorridere (in questo senso –dicevo– ho sbagliato con quell'immagine da cartoon), né mi richiama alla mente le barzellette su Berlusconi.
Nessuno vuole sminuire, per carità, il vostro invisibile ma immane lavoro. In questo sono d'accordo molto d'accordo con Alessandro B.B.
No, non ho mai mandato testi anonimi. Erano anonimi soltanto i link agli mp3, ultimamente, perché erano davvero tanti e se dovevo lasciare per ognuno il mouse per usare la tastiera avrei impiegato il doppio del tempo.
No, neanch'io me la sento (almeno come sto conciato adesso) di fare l'amministratore, anche se mi rendo perfettamente conto che siete troppo pochi e avete urgente bisogno di una mano: non (so se) riesco a far bene neanche il contributore, figuriamoci l'admin...Ho esitato parecchio a tornare, poi Adriana mi ha incoraggiato a farlo. Vengo da situazioni personali molto brutte e, in ogni caso, non sarei dotato della "Perfidia" necessaria e sufficiente :). Alessandro B.B. sarebbe un ottimo admin, così vigile e così reattivo. Rappresenta il sito al pari di voi. Francamente non capisco perché si rifiuti.
Vi abbraccio tutti con stima ed affetto.
La tragica fine di un paracadutista non mi fa né sorridere (in questo senso –dicevo– ho sbagliato con quell'immagine da cartoon), né mi richiama alla mente le barzellette su Berlusconi.
Nessuno vuole sminuire, per carità, il vostro invisibile ma immane lavoro. In questo sono d'accordo molto d'accordo con Alessandro B.B.
No, non ho mai mandato testi anonimi. Erano anonimi soltanto i link agli mp3, ultimamente, perché erano davvero tanti e se dovevo lasciare per ognuno il mouse per usare la tastiera avrei impiegato il doppio del tempo.
No, neanch'io me la sento (almeno come sto conciato adesso) di fare l'amministratore, anche se mi rendo perfettamente conto che siete troppo pochi e avete urgente bisogno di una mano: non (so se) riesco a far bene neanche il contributore, figuriamoci l'admin...Ho esitato parecchio a tornare, poi Adriana mi ha incoraggiato a farlo. Vengo da situazioni personali molto brutte e, in ogni caso, non sarei dotato della "Perfidia" necessaria e sufficiente :). Alessandro B.B. sarebbe un ottimo admin, così vigile e così reattivo. Rappresenta il sito al pari di voi. Francamente non capisco perché si rifiuti.
Vi abbraccio tutti con stima ed affetto.
giorgio - 20/5/2020 - 09:00
×
Lyrics & music by Barry Sadler
Album: Ballads of the Green Berets
Ballads of the Green Berets topped the album charts in 1966 and the title track reached number one and number two, respectively, on the pop and country charts. Despite the Hollywood heroism of the hit single, the album offered an occasionally gritty portrait of the war and, unlike Johnny Seay's American Reflections album from the same year, focused on the dedication and hardships of American men and women in Vietnam rather than explicitly political or patriotic concerns. Sadler wrote all of the material himself, and his sentimental vignettes struck a chord with Americans who were desperate for a less-contentious perspective on the war. Mostly a historical artifact today, Ballads of the Green Berets is a nostalgic trip back to a tumultuous time. The 1997 CD reissue offers "The 'A' Team,"Sadler's only other hit single, as a bonus. ~ Greg Adams, All Music Guide
Barry Sadler drove a sharp spike into the already polarized American psyche with his unabashedly patriotic and pro-Vietnam War chant Ballad of the Green Berets, which rocketed to the top of the charts in 1966. Supporters of the war in Southeast Asia embraced Ballad of the Green Berets as an anthem; antiwar activists derided it as jingoistic, machismo garbage. In retrospect, they were both right. Sadler, a wounded and decorated Vietnam veteran, possessed a thin, stilted baritone better suited to recitations than actual singing (which there is actually very little of herein). As a songwriter, he was little more than one-dimensional. And, sadly, like so many veterans, Sadler's life seemed to slowly unravel after the war, and after the fleeting taste of fame that Green Berets afforded him. Though he continued to record and write soldier-of-fortune-style pulp war novels, he never had another hit. He died in 1989 after being shot in the head near his home in Guatemala, under mysterious and somewhat seedy circumstances. Oddly, though, when heard today, far removed from its emotion-charged original context, this scant, musically inconsequential collection of guts-and-glory odes and reminiscences takes on new meaning as a slender but vivid historical document from one of America's most divided and tumultuous epochs. ~ Bob Allen, Amazon