Vinniru ca
di notti a la tunnara
li varchi cu li latri Livantini
'Ntisi li vuci di li marinara
'Ntisi chiamari a tutti li vicini
Di notti e notti
cu scappa e cu spara
cu è jiccatu 'mbarca cu catini
S'iddu la matri Maria nun arripara
cademu 'mmanu a sti cani scintini.
di notti a la tunnara
li varchi cu li latri Livantini
'Ntisi li vuci di li marinara
'Ntisi chiamari a tutti li vicini
Di notti e notti
cu scappa e cu spara
cu è jiccatu 'mbarca cu catini
S'iddu la matri Maria nun arripara
cademu 'mmanu a sti cani scintini.
envoyé par Riccardo Gullotta - 13/4/2020 - 22:57
Langue: italien
Traduzione in italiano / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
MondOrchestra
MondOrchestra
BONAGIA
Le barche con i ladri levantini
sono arrivate qui alla tonnara
di notte
Ho sentito le voci dei marinai
Ho sentito chiamare tutti i vicini
Nel bel mezzo della notte
c’è chi scappa,
c’è chi spara
e c’è chi è incatenato e scaraventato nelle barche
Se la Madre Maria non ci proteggerà
cadremo nelle mani di questi cani randagi.
Le barche con i ladri levantini
sono arrivate qui alla tonnara
di notte
Ho sentito le voci dei marinai
Ho sentito chiamare tutti i vicini
Nel bel mezzo della notte
c’è chi scappa,
c’è chi spara
e c’è chi è incatenato e scaraventato nelle barche
Se la Madre Maria non ci proteggerà
cadremo nelle mani di questi cani randagi.
envoyé par Riccardo Gullotta - 13/4/2020 - 23:03
Langue: anglais
English translation / Traduzione inglese / Traduction anglaise/ Englanninkielinen käännös
MondOrchestra
MondOrchestra
BONAGIA
The pirates’ ships have come to this gulf at night.
I’ve heard the sailors’ voice.
I’ve heard the neighbours’ calling.
All night long
there are those who try to escape
and those who shoot and fight.
Someone is in chain
and he is thrown into the ships.
If Mother Mary doesn’t save us
we’ll fall in the hands of these fucking bastards
The pirates’ ships have come to this gulf at night.
I’ve heard the sailors’ voice.
I’ve heard the neighbours’ calling.
All night long
there are those who try to escape
and those who shoot and fight.
Someone is in chain
and he is thrown into the ships.
If Mother Mary doesn’t save us
we’ll fall in the hands of these fucking bastards
envoyé par Riccardo Gullotta - 13/4/2020 - 23:06
×
[2003]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Anonimo
Musica / Music / Musique / Sävel:
Rocco Pollina
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
MondOrchestra
Album : Banditi, pirati e carrettieri
Storia
Bonagia, in provincia di Trapani, è una ridente località marinara sul golfo che si estende tra la montagna di Erice e pizzo Cofano. La testimonianza storica del posto è la torre. Faceva parte del sistema di avvistamento per difendersi dalle scorrerie dei pirati. L’11 giugno 1624 la torre venne distrutta dai pirati turchi che assalirono Bonagia con 13 galee. Dai cannoni di queste partì una bordata di 200 colpi. I morti si contarono a decine. I bonagioti vivi furono deportati nel NordAfrica come schiavi.
Saraceni
Saraceni era uno dei nomi con cui si designarono nel Medioevo le popolazioni di religione musulmana senza distinzioni geografiche. Altri sinonimi in uso furono Arabi, Turchi, Berberi, Mori. Prevalse il termine Saraceni per indicare i pirati che con le incursioni frequenti afflissero le coste centro-meridionali della Penisola.
Il periodo delle scorrerie va dall’VIII secolo al XVII.
Un periodo di relativa calma si ebbe durante la fioritura delle Repubbliche Marinare. Nal Cinquecento la debolezza del Regno di Napoli fu causa della ripresa della pirateria. Alle azioni dei pirati si aggiunsero quelle dei corsari. Sono passate alla storia le malefatte di Khayr al-Dīn, detto il Barbarossa, e del suo successore Turghud Reis Ali, meglio noto come Dragut.
Etimo
L’etimologia è tuttora dibattuta. La tesi di quell’enciclopedista insigne di S. Isidoro di Siviglia, che fa risalire il termine alla progenitrice Sara o alla provenienza dalla Siria, è la meno accreditata.
Analisi più approfondite espongono le varie tesi a seconda della radice individuata, non univoca. I morfemi più probabili sono š-r-q, s-r-q, š-r-k, s-r-k. Di conseguenza: šrq [ شرق] /oriente e šrqiūn [شرقيون] / orientali nel primo caso; sariqa [ سرقة]/ latrocinio/rubare e sariqin [سارقين] / ladri nel secondo; šarikat [شريكة] invece avrebbe il significato di comunità oppure di federazione.
Il lato debole di tutte le tesi è che nella cultura araba non c’è riscontro di associazione di uno dei significati menzionati con il termine Saraceni.
Tolomeo, geografo greco del II sec, indica con Sarakini [Σαρακηνοί] una tribù arabica stanziata in prossimità del Sinai. In alcuni documenti del tardo impero romano i Saraceni vengono menzionati come truppe alleate distinte dagli Arabi. La paraetimologia prese corpo dopo, con gli scontri tra Cristianesimo e Islam.
Saraceni dicti, vel quia ex Sara genitos se praedicent: vel sicut gentiles aiunt, quod ex origine syrorum sint, quasi syrigenae. Hi per amplam habitant solitudinem. Ipsi sunt et ismaelitae, ut liber Geneseos docet, quod sint ex Ismaele. Ipsi Cedar a filio Ismaelis. Ipsi agareni ab Agar.
I Saraceni sono stati così chiamati o perché si proclamano discendenti di Sara, ovvero perché, come dicono i gentili, sono originari della Siria, quasi Sirigini: abitano un deserto vastissimo. Sono chiamati anche Ismaeliti, così come insegna il libro del Genesi, in quanto discendenti di Ismaele, e prendono anche il nome di Kedar, dal figlio di Ismaele, o di Agareni, da Agar.
[Riccardo Gullotta]