Risuona questa terra
di un solo tremito che mi scuote
che mi confonde trema la vista
di un buio immenso che mi fa
gridare contro il cielo
contro la terra contro quel mare
che s'è scordato lui così ingrato
di prendere anche me
Qui solo muri muri
e dei pensieri neri
che non mi parlano e mi dicono
che sono un niente
Che tutta questa gente
è solo un sacco vuoto
di carne fiato respirato troppo
prima di
resistere a questa nera marea
di terraferma troppo ferma come un legno che è inchiodato
a un filo spinato
divide la vita a metà
un pezzo di tenda un pezzo di pane
un pezzo di sangue un pezzo di fame
un pezzo di vento un pezzo di nome
muto se ne sta
Qui solo spazio vuoto
e viver come un topo
che è la cavia dell'esperimento
di un'umanità
che di vita nulla sa
perché ha il nulla che è
non si guarda più allo specchio
perché nulla vede
vedere una sirena
che fa luce nel mare
la fiaba per il bimbo
tornare a respirare
sognare una sirena
seguirla per un poco
e rivedere casa
è vero oppure è un gioco?
di un solo tremito che mi scuote
che mi confonde trema la vista
di un buio immenso che mi fa
gridare contro il cielo
contro la terra contro quel mare
che s'è scordato lui così ingrato
di prendere anche me
Qui solo muri muri
e dei pensieri neri
che non mi parlano e mi dicono
che sono un niente
Che tutta questa gente
è solo un sacco vuoto
di carne fiato respirato troppo
prima di
resistere a questa nera marea
di terraferma troppo ferma come un legno che è inchiodato
a un filo spinato
divide la vita a metà
un pezzo di tenda un pezzo di pane
un pezzo di sangue un pezzo di fame
un pezzo di vento un pezzo di nome
muto se ne sta
Qui solo spazio vuoto
e viver come un topo
che è la cavia dell'esperimento
di un'umanità
che di vita nulla sa
perché ha il nulla che è
non si guarda più allo specchio
perché nulla vede
vedere una sirena
che fa luce nel mare
la fiaba per il bimbo
tornare a respirare
sognare una sirena
seguirla per un poco
e rivedere casa
è vero oppure è un gioco?
envoyé par Lorenzo grazie a Marco Rovelli per il testo - 2/3/2020 - 22:35
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Marco Rovelli & l'Innominabile
L'Innominabile sono:
Lara Vecoli - violoncello
Rocco Marchi - basso
Massimiliano Furia - batteria
Torna, in un anello senza fine, l'esodo dei profughi dalla Siria. Come a Idomeni, quattro anni fa. Ci scrissi questa canzone, sull'Europa che si fa muro, sulle coscienze che sono sorde e mute.
(Marco Rovelli)