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Ces choses-là

Gaston Couté
Language: French


Gaston Couté

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(Gaston Couté)


[1911]
Paroles / Testo / Lyrics / Sanat: Gaston Couté
Air / Musica / Music / Sävel : Ce qu'une femme n'oublie pas.

Du 12 au 18 avril 1911
Au Vigneron champenois
Claude Antonini ‎– La Cuvée Du Cigalier
Compagnie D'Ariane ‎– AO408CA06/1
France
2005


Scritta più di 100 anni fa!!!

gascout
Lorsque t'entendais parler au village,
Brave homme à la têt' dur' comm' ton sabot,
De l'Action directe et du Sabotage,
Tu restais vitré comme un escargot ;
Calme paysan des coteaux tranquilles,
Au fond d'ta jugeot' tu pensais comm' ça :
« C'est des inventions des gâs de la ville
Et, moi, je n'peux pas comprendr' ces chos's-là ! »

Si les exploiteurs qui pressur'nt tes frères,
Pauvres ouvriers, pauvres citadins,
Font l'geste d'abattr' leurs griff's sur ta terre
Ta vieill' « comprenoir » se réveill' soudain :
Paysan, t'es pas si bêt' qu'on suppose
Ni qu'tu veux l'faire croir', sacré nom de d’la !
Si ton intérêt se trouv' mis en cause
T'as rud'ment vit' fait d'comprendr' ces chos's-là !

Aujourd'hui, voilà c'qui s'pass' dans la Marne
D'après les dernièr's nouveil's des journaux :
Au sac des celliers la foule s'acharne
Brisant les bouteill's, crevant les tonneaux ;
Les ruisseaux débord'nt de flots de champagne
Et les vign's avec leurs grands échalas
Sont comm' des bûchers au coeur des campagnes...
Foutre ! t'as grand'ment compris ces chos's-là !

Esclav' des usin's, esclav' de la terre,
Les voeux de nos cœurs sont les mêmes vœux :
Tous deux nous souffrons de la mêm' misère.
Nous avons le même ennemi tous deux !
Paysan, mon vieux, allons, que t'en semble ?
Pour la grande lutt' qui bientôt viendra,
Donnons-nous la main et marchons ensemble
A présent que t'as compris ces chos's-là !

Contributed by Flavio Poltronieri - 2020/2/25 - 18:13



Language: Italian

Traduzione italiana / Traduction italienne / Italian translation / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 26-02-2020 13:19
QUELLE COSE LÀ

Quando ti sentivo parlare in paese
- brav'uomo con la testa dura come i tuoi zoccoli -
di azione diretta e di sabotaggio,
tu restavi lì impalato come una lumaca ;
contadino calmo di quei colli tranquilli,
nel profondo del tuo buonsenso pensavi così:
“Son delle invenzioni dei tipi di città,
e io no, non posso capirle quelle cose là.”

Se gli sfruttatori che opprimono i tuoi fratelli,
poveri operai, poveri cittadini,
si azzardano a posare i loro artigli sulla tua terra
il tuo “gnègnero”, però si risveglia di colpo:
Contadino, non sei tanto scemo quanto si pensa
e né che vuoi farlo credere, santamadònna!
Se il tuo interesse viene messo in causa
càvolo se le hai capite alla svelta, quelle cose là !

Oggi ecco quel che succede sulla Marna
secondo le ultime notizie dei giornali :
a saccheggiar le dispense la folla s'aizza
rompendo le bottiglie, spaccando i barili ;
i ruscelli traboccano di fiotti di champagne
e le vigne, coi loro gran pali tutori,
sembrano roghi in mezzo alle campagne...
Cazzo se le hai capite bene quelle cose là !

Schiavi delle fabbriche, schiavi della terra,
dentro al cuore ci auspichiamo le stesse cose :
entrambi patiamo la stessa miseria.
Entrambi abbiamo lo stesso nemico !
Contadino, vecchio mio, su, che te ne sembra?
Per la grande lotta che presto verrà
diamoci la mano e marciamo assieme,
ora che le hai capite, quelle cose là!

2020/2/26 - 13:20


Bella, Flavio, merci!
Allora ci sta anche La dernière bouteille!
À la santé!

B.B. - 2020/2/25 - 23:27


Grazie, spero che ne vengano inserite e soprattutto tradotte tante di questo meraviglioso poeta, lo farei io ma il tempo me lo impedisce, comunque se ti piace il vino puoi leggere ancor con maggior piacere Gaston che era contadino quanto vignaiolo: la vigna e il vino l'hanno accompagnato ben più che la terra e il grano. Il grano per lui rimase comunque sinonimo di cupidigia, di avarizia, di possesso mentre il vino lo illuderà sempre di una qualche illusoria forma di condivisione, seppur in una orribile epoca storica e gli farà credere che se le sue idee rosse e nere gli facevano vedere tutto storto era perchè non era ubriaco a sufficenza. Ho letto che l'anno cha nacque, nella sua zona in gennaio per tre mesi nevicò come non mai, c'erano 30 gradi sottozero, tutto gelò, vigne comprese.....ad agosto siccità totale.....a settembre una gelata improvvisa assalì l'uva, risulatato: il vino era un succo senza alcool.....questo non l'ho scritto nel seppur lungo articolo pubblicato sulla rivista perchè non era attinente al tema antimilitarista ma su Gaston Couté si potrebbe scrivere una enciclopedia, ciao

Flavio Poltronieri - 2020/2/26 - 08:14


Ciao Flavio,

al momento nel database ci sono già 51 canzoni di Couté, ma solo 7 traduzioni (6 in italiano, 1 in polacco)...

B.B. - 2020/2/26 - 12:21


Sì, è un "vecchio ospite" del sito, Gaston Couté. Addirittura precedente al sito, se così si può dire: per dare a Cesare quel che è di Cesare, il primo a parlarne una caterva di anni fa sul newsgroup di Guccini (una delle "entità" che nel 2003 diede vita a questo sito, per farla estremamente in breve), fu il famoso "Grande Ciofanskj", indefesso e storico "fan" di Guccini che lo segnalò e, se ben mi ricordo, inserì nel suo sito gucciniano una sezione dedicata a Gaston Couté in quanto "Guccini ante litteram". Ma va detto che il Grande Ciofanskj più o meno considerava come "Guccini ante litteram" anche Dante Alighieri, visto che i contadini e i montanari di Pàvana lo conoscevano a memoria. Ed è vero anche che tradurre Gaston Couté non è semplicissimo in parecchie delle sue canzoni, specie quelle dove usava un francese rustico, di campagna, popolaresco, gergale, pressoché incomprensibile ai più. Ci si proverà.

Riccardo Venturi - 2020/2/26 - 13:49


Per Gaston Couté questo ed altro! EVVIVA GASTON COUTE'!
Guccini secondo me non sapeva e non sa neppure chi sia, però da Brassens a Dylan molti lo sanno benissimo!! Se volessi fare un elenco delle idee rubate a Couté in canzone d'autore da autori a noi cari o all'avanguardia per quel che hanno detto, non mi basterebbe una pagina intera......

La maggior parte dei suoi testi non possono essere considerati veramente in francese. Se si vuol essere all'altezza di tradurlo tocca procurarsi il glossario delle parole e delle espressioni des Pays de Beauce, de Sologne o della Valle della Loira Orléanais utilizzate da Gaston Couté nelle sue poesie. Alcuni testi riportano in basso con asterischi la traduzione in francese delle parole in questione. Tanti anni fa, la prima volta che ho sentito cantare i suoi testi senza saper niente non mi capacitavo di come quel cantante sbagliasse tutte le pronuncie e gli accenti, eppure, nonostante ciò, gli avevano fatto incidere un disco....beata ignoranza! (la mia, intendo!!)

Flavio Poltronieri - 2020/2/26 - 14:34


Evviva Gaston Couté, però ora mi vo a comprare un litro di vino sennò traduco male. Abbiantò!

Riccardo Venturi - 2020/2/26 - 14:54


abientoatuaossieatasantè
(dopodugotieldeventaunmago
elventuridambriago
tradusemejonaltroimbriagon
comegaston)

Flavio Poltronieri - 2020/2/26 - 15:51


...per vederci un poco chiaro
bevo un litro molto amaro....

Riccardo Venturi - 2020/2/26 - 16:09


Bravo Riccardo, grazie per aver accolto il mio appello a riguardo Couté, ho appena visto che ne ha tradotte un cesto, manco fossi a cottimo, bene, bene, per ricompensa ti dedico una frase H. G. Wells, scrittore socialista e pacifista: "Soltanto imperatori, re e ragazzi molto piccoli e stupidi provano un costante interesse per uniformi e parate!".

Flavio Poltronieri - 2020/2/27 - 14:44




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