À flor da vida
à flor da vida
o peito te vararam
teu sangue derramaram
os olhos te vidraram
companheiro
À flor da vida
eis-te de olhos cerrados
debaixo da terra
da terra que amaste
vivendo sofrida
a morte e a vida
daqueles por quem vivendo lutaste
por quem lutando tombaste
companheiro
Noite após noite
aclaras de papoilas o negrume
e do meio do silêncio a tua voz
crescendo nas raízes até nós
vinha dar-nos a força de saber
da nossa força o lume
companheiro
E àqueles que se abismavam isolados
olhando em volta sem ver
uns dos outros alheados
longe estando estando perto
trazias a razão de conhecer
que eram aquilo que são
Trigo da mesma seara
pedras da mesma estrutura
homens da mesma face
gente de uma só cara
fogo da mesma luta
gotas da mesma amargura
elos da mesma classe
produtores de todo o pão
Por isso os donos lobos
mandaram que te cercassem
te prendessem torturassem
À flor da vida
de balas o teu corpo traspassaram
o peito te vararam
teu sangue derramaram
os olhos te vidraram
companheiro
À flor da vida
os olhos te cerraram
companheiro
Contigo que a terra com teu sangue semeaste
cerramos fileiras e em frente levaremos
a bandeira que prostrado mais alto levantaste
e à vida na flor da vida nos deixaste
companheiro
Das mãos obreiras se projecta o seu fulgor
para além dos dias gradeados
de medo e morte ensombrados que quiseste havemos de libertar
da tua luta já perto vem precisa e definida
a força que a dor e a razão frutificaram
É já antemanhã
Te juramos pela flor da vida
que nos olhos te vidraram
camarada!
à flor da vida
o peito te vararam
teu sangue derramaram
os olhos te vidraram
companheiro
À flor da vida
eis-te de olhos cerrados
debaixo da terra
da terra que amaste
vivendo sofrida
a morte e a vida
daqueles por quem vivendo lutaste
por quem lutando tombaste
companheiro
Noite após noite
aclaras de papoilas o negrume
e do meio do silêncio a tua voz
crescendo nas raízes até nós
vinha dar-nos a força de saber
da nossa força o lume
companheiro
E àqueles que se abismavam isolados
olhando em volta sem ver
uns dos outros alheados
longe estando estando perto
trazias a razão de conhecer
que eram aquilo que são
Trigo da mesma seara
pedras da mesma estrutura
homens da mesma face
gente de uma só cara
fogo da mesma luta
gotas da mesma amargura
elos da mesma classe
produtores de todo o pão
Por isso os donos lobos
mandaram que te cercassem
te prendessem torturassem
À flor da vida
de balas o teu corpo traspassaram
o peito te vararam
teu sangue derramaram
os olhos te vidraram
companheiro
Não te mataram
te juramos pela luta que lutamos que não há morte que a vença, pelos punhos que levantamos, pela dor
lágrimas que rudes faces sulcaram não tendo tua presença, não ouvindo tua voz
pelo povo te juramos, pelo amor, pelo grito que ecoou de Alcântara, mar até sempre quando teu corpo tombou
companheiro
te juramos pela luta que lutamos que não há morte que a vença, pelos punhos que levantamos, pela dor
lágrimas que rudes faces sulcaram não tendo tua presença, não ouvindo tua voz
pelo povo te juramos, pelo amor, pelo grito que ecoou de Alcântara, mar até sempre quando teu corpo tombou
companheiro
À flor da vida
os olhos te cerraram
companheiro
Contigo que a terra com teu sangue semeaste
cerramos fileiras e em frente levaremos
a bandeira que prostrado mais alto levantaste
e à vida na flor da vida nos deixaste
companheiro
Das mãos obreiras se projecta o seu fulgor
para além dos dias gradeados
de medo e morte ensombrados que quiseste havemos de libertar
da tua luta já perto vem precisa e definida
a força que a dor e a razão frutificaram
É já antemanhã
Te juramos pela flor da vida
que nos olhos te vidraram
camarada!
envoyé par Bernart Bartleby - 17/2/2020 - 21:13
Langue: italien
Traduzione italiana / Tradução italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 18-02-2020 12:49
Riccardo Venturi, 18-02-2020 12:49
Nel fiore della vita (In memoria di José Dias Coelho)
Nel fiore della vita
nel fiore della vita
ti hanno abbattuto il petto
hanno sparso il tuo sangue
ti hanno offuscato gli occhi
compagno
Nel fiore della vita
eccoti a occhi chiusi
sotto la terra,
la terra che hai amato
vivendo in sofferenza
la morte e la vita
di quelli per cui vivendo hai lottato
per cui lottando sei caduto
compagno
Notte dopo notte
rischiari il buio di papaveri
e, da dentro il silenzio, la tua voce,
crescendo fino a noi nelle radici,
veniva a darci la forza per sapere,
luce della nostra forza
compagno
E a coloro che sprofondavano isolati
guardando intorno senza vedere,
estraniati gli uni dagli altri
che fossero lontani o vicini,
davi il motivo per riconoscere
che erano ciò che sono.
Grano della stessa messe,
pietre dalla stessa struttura,
uomini dallo stesso aspetto,
gente dalla stessa faccia,
fuoco della stessa lotta,
gocce della stessa amarezza,
legami della stessa classe,
produttori di tutto il pane
Per questo i padroni, lupi,
ordinarono che ti circondassero
che ti catturassero, ti torturassero
Nel fiore della vita
di proiettili il corpo ti hanno crivellato
ti hanno abbattuto il petto
hanno sparso il tuo sangue
ti hanno offuscato gli occhi
compagno
Nel fiore della vita
gli occhi ti hanno chiuso
compagno
Assieme a te, che hai seminato la terra col tuo sangue
serriamo le file, e innalzeremo davanti a noi
la bandiera che, steso a terra, hai alzata più su
e assieme alla vita, nel fiore della vita ci hai lasciati
compagno
Dalle mani operaie si riverbera il fulgore
oltre i giorni costretti in recinti
ombreggiati di paura e di morte e che, come hai voluto, dobbiamo liberare
dalla tua lotta, già vicina, proviene precisa e esatta
la forza che il dolore e la ragione hanno fruttificato
Già è dopodomani
te lo giuriamo sul fiore della vita
che negli occhi ti hanno offuscato
compagno!
Nel fiore della vita
nel fiore della vita
ti hanno abbattuto il petto
hanno sparso il tuo sangue
ti hanno offuscato gli occhi
compagno
Nel fiore della vita
eccoti a occhi chiusi
sotto la terra,
la terra che hai amato
vivendo in sofferenza
la morte e la vita
di quelli per cui vivendo hai lottato
per cui lottando sei caduto
compagno
Notte dopo notte
rischiari il buio di papaveri
e, da dentro il silenzio, la tua voce,
crescendo fino a noi nelle radici,
veniva a darci la forza per sapere,
luce della nostra forza
compagno
E a coloro che sprofondavano isolati
guardando intorno senza vedere,
estraniati gli uni dagli altri
che fossero lontani o vicini,
davi il motivo per riconoscere
che erano ciò che sono.
Grano della stessa messe,
pietre dalla stessa struttura,
uomini dallo stesso aspetto,
gente dalla stessa faccia,
fuoco della stessa lotta,
gocce della stessa amarezza,
legami della stessa classe,
produttori di tutto il pane
Per questo i padroni, lupi,
ordinarono che ti circondassero
che ti catturassero, ti torturassero
Nel fiore della vita
di proiettili il corpo ti hanno crivellato
ti hanno abbattuto il petto
hanno sparso il tuo sangue
ti hanno offuscato gli occhi
compagno
Non ti hanno ucciso
ti giuriamo sulla lotta che combattiamo che non c'è morte che possa vincerla, sui pugni che alziamo, sul dolore,
lacrime che hanno solcato volti rudi in tua assenza, non sentendo la tua voce
te lo giuriamo sul popolo, sull'amore, sul grido che echeggiò da Alcântara, un mare eterno, quando il tuo corpo è caduto
compagno
ti giuriamo sulla lotta che combattiamo che non c'è morte che possa vincerla, sui pugni che alziamo, sul dolore,
lacrime che hanno solcato volti rudi in tua assenza, non sentendo la tua voce
te lo giuriamo sul popolo, sull'amore, sul grido che echeggiò da Alcântara, un mare eterno, quando il tuo corpo è caduto
compagno
Nel fiore della vita
gli occhi ti hanno chiuso
compagno
Assieme a te, che hai seminato la terra col tuo sangue
serriamo le file, e innalzeremo davanti a noi
la bandiera che, steso a terra, hai alzata più su
e assieme alla vita, nel fiore della vita ci hai lasciati
compagno
Dalle mani operaie si riverbera il fulgore
oltre i giorni costretti in recinti
ombreggiati di paura e di morte e che, come hai voluto, dobbiamo liberare
dalla tua lotta, già vicina, proviene precisa e esatta
la forza che il dolore e la ragione hanno fruttificato
Già è dopodomani
te lo giuriamo sul fiore della vita
che negli occhi ti hanno offuscato
compagno!
Ho provato a sistemare il testo all'ascolto ma non è stato per nulla facile... se qualcuno volesse "ripassarlo", ringrazio...
B.B. - 17/2/2020 - 21:14
Ciao BB, a parte un verso tralasciato e qualche altra inezia il testo andava bene. Il verso tralasciato è stato ripristinato. Salud!
Riccardo Venturi - 18/2/2020 - 09:49
Ma ti pare, BB, anche se, più invecchio, e meno mi riesce di capire alcune cose. Ad esempio, il costante odio per la punteggiatura che i "siti di lyrics" esercitano.... saluzzi e monferrati a te!
Riccardo Venturi - 18/2/2020 - 12:47
In realtà, Ricardinho, molto spesso quei siti esagerano nella punteggiatura, mettendo una virgola sistematicamente dopo ogni verso... io le tolgo tutte, in nome della libertà, e continuerò a farlo.
Saluzzi & Mombaruzzi
Saluzzi & Mombaruzzi
B.B. - 18/2/2020 - 12:54
D'accordo, ma ti consiglio di stare attento: a volte una sola virgola chiarisce meglio il senso di un testo, anzi molto meglio. Questo testo era un caso del genere... :-)
Riccardo Venturi - 18/2/2020 - 12:57
Nel caso specifico, non solo non c'era una virgola, ma persino i versi non erano scanditi...
Personalmente, ritengo che la punteggiatura al termine del verso sia pletorica, tant'è che il verso successivo è a capo... Altra cosa la punteggiatura all'interno del verso, oppure altra ma che sia significativa... la semplice virgola messa sistematicamente alla fine mi innervosisce molto, è come se sporcasse l'insieme delle scrofe, pardon, strofe...
Ih, ih, ih!
Personalmente, ritengo che la punteggiatura al termine del verso sia pletorica, tant'è che il verso successivo è a capo... Altra cosa la punteggiatura all'interno del verso, oppure altra ma che sia significativa... la semplice virgola messa sistematicamente alla fine mi innervosisce molto, è come se sporcasse l'insieme delle scrofe, pardon, strofe...
Ih, ih, ih!
Quelporcodibibbì - 18/2/2020 - 13:03
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Versi del poeta Francisco Viana, nella sua raccolta del 1966 intitolata Chão nosso
Musica del gruppo Trovante
In "Chão nosso" (1977), album d'esordio di questa band portoghese, attiva tra il 1976 e i primi anni 90.
Testo trovato su Rockol
José Dias Coelho (1923-1961) è stato un importante pittore e scultore portoghese. Antifascista, militante e dirigente del Partito Comunista, nel 1961 fu assassinato a Lisbona da agenti della polizia politica del regime di Salazar.
Si veda anche A morte saiu à rua di José Afonso.