Tal cjaf mi bat fuart
dut il dolç dal avost
sialis che a brusin dut ator
e in bocja un sglavin
di confusions
I pesi pieris e radis
duris sot dai me' scarpons
i glot a gotis chel to non ch'i soi
che mi muart jd par chistu troi
Sclesis di seil e di libertàt
“vuarditi frut e torna cal”
Libars di amour e di libertat
“Difint il seil, ma torna ca!”
par dut chel che al resta in somp
ancje tal scùr dal meis di avost
Un grin di rams a son strents tal scur
trè butui ros dongja dal cour
sialis che a muardin par dut ator
e dut il dolc dal meis di avost
e dut il dolc dal meis di avost
tal scur dal bosc dal meis di avost
Libars di amour e di libertàt
"Difint il seil, ma torna ca!”
dut il dolç dal avost
sialis che a brusin dut ator
e in bocja un sglavin
di confusions
I pesi pieris e radis
duris sot dai me' scarpons
i glot a gotis chel to non ch'i soi
che mi muart jd par chistu troi
Sclesis di seil e di libertàt
“vuarditi frut e torna cal”
Libars di amour e di libertat
“Difint il seil, ma torna ca!”
par dut chel che al resta in somp
ancje tal scùr dal meis di avost
Un grin di rams a son strents tal scur
trè butui ros dongja dal cour
sialis che a muardin par dut ator
e dut il dolc dal meis di avost
e dut il dolc dal meis di avost
tal scur dal bosc dal meis di avost
Libars di amour e di libertàt
"Difint il seil, ma torna ca!”
Contributed by Dq82 - 2020/1/24 - 11:25
Language: Italian
Traduzione italiana dal booklet del disco
LIDIA
in testa mi batte forte
tutta la dolcezza dell'agosto
cicale che bruciano tutt'attorno
e in bocca un torrente
di confusioni
Peso pietre e radici
dure sotto i miei scarponi
inghiotto a gocce quel tuo nome che sono
che mi morde lungo questo sentiero
Schegge di cielo e di libertà
"Riguardati, ragazzo, e ritorna!”
Liberi d'amore e di libertà
“Difendi il cielo, ma ritorna!”
per tutto ciò che resta, alla fine,
anche nel buio del mese
di agosto
Un grembo di rami sono stretti nel buio
tre germogli rossi accanto al cuore
cicale che mordono ovunque
e tutta la dolcezza del mese di agosto
e tutta la dolcezza del mese di agosto
nel buio del bosco del mese di agosto
Liberi d’amore e di libertà
“Difendi il cielo, ma ritorna!”
in testa mi batte forte
tutta la dolcezza dell'agosto
cicale che bruciano tutt'attorno
e in bocca un torrente
di confusioni
Peso pietre e radici
dure sotto i miei scarponi
inghiotto a gocce quel tuo nome che sono
che mi morde lungo questo sentiero
Schegge di cielo e di libertà
"Riguardati, ragazzo, e ritorna!”
Liberi d'amore e di libertà
“Difendi il cielo, ma ritorna!”
per tutto ciò che resta, alla fine,
anche nel buio del mese
di agosto
Un grembo di rami sono stretti nel buio
tre germogli rossi accanto al cuore
cicale che mordono ovunque
e tutta la dolcezza del mese di agosto
e tutta la dolcezza del mese di agosto
nel buio del bosco del mese di agosto
Liberi d’amore e di libertà
“Difendi il cielo, ma ritorna!”
Contributed by Dq82 - 2020/1/24 - 11:27
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2019
Per amore per odio o un ideale
Per amore per odio o un ideale - Leonardo - Partizani crni vrazi - Quasi l'alba - Ponižani in užaljeni - La colonna dei gesti perduti - Il mio nome è Lauro - Izbira - Ventidue disperati - La scimmia del regime - Ljubezen - Nino - Il grande blu - Lidia - Smrt - La lettera - Sette abeti - Il fiume
La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, i nuovi confini di Gorizia tagliarono in due la città, divisero quartieri, famigli ed amici con l'Occidente Democratico e l'Est Comunista a mantenere una pace in armi, passata alla storia come Guerra Fredda. Alle vicende legate alle lotte di liberazione combattute a Gorizia dal settembre 1943 al maggio 1945 è dedicato "Per amore per odio o un ideale", nuovo album firmato da Mauro Punteri, ben noto il suo articolato percorso artistico nel corso del quale ha dato vita negli anni Novanta ai Zuf de Zur e successivamente alla bella esperienza dei Kosovni Odpadki. Ispirato dalle memorie del padre Angelo "Lauro" Punteri, comandante partigiano della II Brigata S.A.P. Isonzo, il progetto si articola su più livelli artistici affiancando alle venti canzoni del disco, la bella graphic novel firmata da Guido Carrara e le trascrizioni dei diari con l'aggiunta di un illuminante riflessione firmata da Alessio Lega. Nel suo complesso l'opera rappresenta la preziosa occasione per gettare nuova luce sulla resistenza in Friuli, spesso dimenticata nell'analisi retrospettiva della Seconda Guerra Mondiale e nel contempo ci offre la possibilità per riflettere sul futuro della nostra società in cui ogni giorno sembrano addensarsi all'orizzonte oscure nubi di intolleranza e tensioni liberticide. L'ascolto svela una scrittura affabulatrice in grado di muoversi tra lingue diverse come l'italiano, lo sloveno e il friulano, accompagnata da arrangiamenti eleganti intessuti tra incroci ed attraversamenti sonori tra colto e popolare, tradizione e canzone d'autore. In questo senso fondamentale ci sembra il contributo dei vari musicisti che si alternano al fianco di Punteri ovvero: Bettina Ferretti (voce, chitarra), Diego Todesco (chitarra), Sebastiano Zorza (fisarmonica), Sebastiano Frattini (violino), Alexandar Paunovic (contrabbasso), Stefano Andreutti (percussioni), David Cej (fisarmonica), Frank Thomas “Fanto” (voce), Michele Tami (armonica a bocca), Gabriella Gabrielli (voce), Enrico Sartori (sax alto), Federico Magris (violoncello), Saso Debelec (mandolino, flauti), Alan Malusa Magno (bouzouki, oud), Anton Spacapan Voncina (voce) e Sofia Codermaz (voce). A differenza dell'epica narrativa alla base dei canti partigiani, le canzoni di Punteri mettono al centro della scena le vicende umane dei protagonisti della resistenza, evidenziandone gli aspetti più personali ed individuali, riflettono sul sacrificio ma anche sui sogni, le speranze e gli ideali. Brillano, dunque, brani come "Leonardo" o "Partizani crni vrazi" con il suo andamento quasi ballabile, la toccante "Quasi l'alba" e la sommessa "Ponižani in užaljeni" ma soprattutto "Nino" e "Lidia" che rappresentano il vertice compositivo del disco. "Per amore per odio o un ideale" è una lezione di storia in musica, una storia collettiva e condivisa di cui conservare gelosamente la memoria.
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