Lingua   

Nelle reti di tre pescatori

Mimmo Mòllica
Lingua: Italiano



Ti può interessare anche...

Silenziu d'amuri
(Alfio Antico)
L'homme fossile
(Serge Reggiani)
Den brända jorden
(Mikael Wiehe)


Più di 11 mila tonnellate l’anno di rifiuti marini vengono recuperate lungo le coste: rifiuti in plastica rinvenuti sulle spiagge, attrezzature per attività di pesca e acquacoltura persi o abbandonati. Nelle reti dei pescatori viene trovato di tutto: copertoni di automobile, bottiglie di vetro e di plastica, sacchetti di plastica, tessuti, stoviglie di plastica (piatti, bicchieri, posate, cannucce), tubi in plastica per vari sui, boe, attrezzi da pesca, secchi in plastica e metallo per vari usi, retine per mitilicoltura ed altro ancora.

Filastrocche plastic free

«Filastrocche Plastic Free» di Mimmo Mòllica, per sviluppare una memoria di ferro e ricordarsi che i 'bicchieri di carta' sono fatti di plastica; che i rifiuti marini costituiscono un grave problema in costante aumento. Se la plastica rappresenta una importante risorsa per la società moderna, il suo ‘smaltimento’ in mare è una autentica guerra.

__________________
«Filastrocche Plastic Free»
Mimmo Mòllica
Amazon Media EU S.à r.l.
ASIN: B083GX6H4S
Nelle reti di tre pescatori,
che del mare sono i lavoratori,
non ci sono più acciughe e sardine,
ma bottiglie, bicchieri e lattine.

Ci son scarti di vetro e tessuti,
alluminio, metallo e rifiuti,
e pensare che il fondo del mare
fu creato per poterci pescare.

Dove un tempo c’eran seppie ed orate,
c’è ora plastica a tonnellate;
oggi c’è spazzatura marina,
ieri l’acqua cristallina.

Nelle reti vi hanno trovato
tonnellate di ferro incastrato
e tubetti di creme abbronzanti,
microplastiche molto abbondanti,
particelle piccole e strane
tra coralli, sogliole e tane.

I pescatori che col loro barchino
son difensori del mondo marino,
ora pescano i tanti rifiuti
che nel mare son caduti.

È la plastica ad avere il primato
delle cose che abbiamo gettato
e che finiscono nelle reti,
incuranti dei divieti.

Non va meglio sulle spiagge
dove spesso orde selvagge
di bagnanti ineducati
compion gesti da screanzati.
E non mancano famiglie
che abbandonano bottiglie:
così vengon rinvenuti
chili e chili di rifiuti.

Tocca adesso ai pescatori
diventare i pulitori,
catturando con le reti
tutto il frutto dei divieti:
l’immondizia dei villani,
pure dei rifiuti urbani,
dalla plastica ai metalli,
ferro, carta e anche cristalli,
dai rifiuti quotidiani,
alle sedie ed ai divani.

È l'inciviltà di alcuni,
con dei gesti inopportuni,
che trasforma il nostro mare
in ambiente da salvare,
in discarica abusiva,
dove gente assai cattiva
sporca, inquina e fa di tutto
perché il mare sia distrutto.

inviata da River - 22/1/2020 - 08:29




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org