Prese la terra
Ci mise il sudore
Un poco di spezie
E una dose d'amore
Forse bellezza col vino sfumato
E mille ingredienti
Tra il dolce e il salato
Coscienza e rispetto per appassionare
E un goccio di musica per marinare
Limoni, colori e mandorle intere
E frequenze radio come mestiere
E quando la soglia di grazia è raggiunta
Si aggiunga la rabbia, ma solo una punta
E grosse manciate di indignazione
Per quando verrà la delegittimazione
La cosa importante è saper coniugare
Il verbo "denuncia" con "partecipare"
Con questa ricetta Dio fece il creato
E se qualche cosa ho davvero imparato
È che tutto ciò, preso singolarmente
No, non fa di un essere un uomo cosciente
Serve che preso ogni singolo dato
Si mescoli all'altro e si faccia "Impastato"
Si faccia "Impastato"
Si faccia "Impastato"
Peppino Impastato
La mafia e le brigate rosse, è così che fanno loro
La morte tua venne nascosta sotto a quella di Aldo Moro
Per riscrivere la storia basterà un tasto dolente
Barattando la memoria col silenzio della mente
Ma se vince la pigrizia
Se è svogliata la giustizia
Ci sarà la gente vera
Che lotta e non dispera
Il coraggio, il nove maggio
Ha raggiunto ha scadenza
Col destino lì seduto
A cento passi di distanza
Ma Peppino è irriverente
Non accetta condizioni
Tanto che anche dopo morto
Vince pure le elezioni
Non si è quel che si nasce
E se si nasce nella mafia
La speranza non si perda
Perché la mafia è solo una montagna di merda
Ci mise il sudore
Un poco di spezie
E una dose d'amore
Forse bellezza col vino sfumato
E mille ingredienti
Tra il dolce e il salato
Coscienza e rispetto per appassionare
E un goccio di musica per marinare
Limoni, colori e mandorle intere
E frequenze radio come mestiere
E quando la soglia di grazia è raggiunta
Si aggiunga la rabbia, ma solo una punta
E grosse manciate di indignazione
Per quando verrà la delegittimazione
La cosa importante è saper coniugare
Il verbo "denuncia" con "partecipare"
Con questa ricetta Dio fece il creato
E se qualche cosa ho davvero imparato
È che tutto ciò, preso singolarmente
No, non fa di un essere un uomo cosciente
Serve che preso ogni singolo dato
Si mescoli all'altro e si faccia "Impastato"
Si faccia "Impastato"
Si faccia "Impastato"
Peppino Impastato
La mafia e le brigate rosse, è così che fanno loro
La morte tua venne nascosta sotto a quella di Aldo Moro
Per riscrivere la storia basterà un tasto dolente
Barattando la memoria col silenzio della mente
Ma se vince la pigrizia
Se è svogliata la giustizia
Ci sarà la gente vera
Che lotta e non dispera
Il coraggio, il nove maggio
Ha raggiunto ha scadenza
Col destino lì seduto
A cento passi di distanza
Ma Peppino è irriverente
Non accetta condizioni
Tanto che anche dopo morto
Vince pure le elezioni
Non si è quel che si nasce
E se si nasce nella mafia
La speranza non si perda
Perché la mafia è solo una montagna di merda
envoyé par Alberto Scotti - 8/1/2020 - 20:00
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Il testo è di Annalisa Insardà, un’amica attrice da sempre impegnata nel sociale. Me l’ha inviato tramite mail. Appena l’ho letto la musica è venuta da sé con una naturalezza che mi ha stupito. Impastato è uno di quelli con cui farei un discorso immaginario come dicevamo prima: mi pare che la sua esperienza continui a illuminare le nostre vite. Il concetto di legalità non mi è del tutto chiaro, forse non mi è simpatica la parola. So per certo, da anarchico, che più che legalità, le donne e gli uomini dovrebbero avere delle leggi morali che li guidino e che scavalchino il più possibile leggi scritte da altri, con una certa presunzione.
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