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L'aggettivo Mitico

Francesco De Gregori
Lingua: Italiano


Francesco De Gregori

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[2001]
Parole e musica di Francesco De Gregori.
La canzone che apre l'album "Amore nel pomeriggio" (copertina di Piero Pizzi Cannella, artista visuale romano), dove la voce femminile è quella di Lalla Francia.

Amore nel pomeriggio
La musica etnica, la contaminazione
L'ultimo rifugio dei vigliacchi, la comunicazione

Le notti insonni dei creatori di moda
L'alba difficile dei gioiellieri e dei creditori

E i venditori di parrucche per corrispondenza
Gli uomini di scienza e i manipolatori

La sanguinaria guerra dei predatori
E la serena guerra degli aviatori

E gli uomini col machete sui fuoristrada
Gli uomini a piedi nudi lungo la strada
E gli uomini col machete sui fuoristrada
Gli uomini a piedi nudi lungo la strada

La fuga degli animali, l'inondazione
E la foresta che diventa fumo

Le stelle pakistane che esplodono sulla frontiera
E tutto che ritorna uno

E le radio delle ragazzine dove scoppia il silenzio
Ed ogni dedica si confonde

Nell'aria che non ha confine, nell'aggettivo mitico
E nelle sue onde

E gli uomini col machete sui fuoristrada
Gli uomini a piedi nudi lungo la strada
Gli uomini col machete sui fuoristrada
Gli uomini a piedi nudi lungo la strada
Gli uomini col machete sui fuoristrada
Gli uomini a piedi nudi lungo la strada

Guarda come vanno veloci le navi, come vanno lontano
Come salutano i passeggeri, fanno ciao con la mano

E ballano al suono del diavolo e del suo violino
E cantano canzoni d'amore sul mare, color del vino

Oggi non c'è più freddo, non c'è più fame
Oggi tutto sembra sotto controllo

Oggi si versa il vino, si spezza il pane
Duemila volte che canta il gallo

Socrate grida domande per strada
E il Beato Angelico dipinge muri di periferia

La risposta confusa nel vento a tradimento
Li prende alle spalle e li spazza via

Insieme agli uomini col machete sui fuori strada
Gli uomini a piedi nudi lungo la strada
Gli uomini col machete sui fuori strada
Gli uomini a piedi nudi lungo la strada

Guarda come vanno veloci le navi, come vanno lontano
Come salutano i passeggeri, fanno ciao con la mano

E brindano al suono del diavolo e del suo violino
E buttano benzina sul fuoco del mare, color del vino

Ascolta, il nemico ti ascolta da dietro la porta
Gli specchi cominciano a sanguinare, cari e care

Il giorno è finito, si spengono le vetrine
Ma i prezzi continuano a scintillare

Batte sotto le stelle un nero biondo con le labbra d'acciaio
Il suo nome è Cassandra

Uomini dentro a una stanza si chiudono a chiave
In silenzio respirano al suono di Radio Londra

Uomini nella polvere di una cometa
Uomini nella rete senza una meta

Uomini nella polvere di una cometa
Uomini nella rete senza una meta

Uomini nella polvere di una cometa
Uomini nella rete senza una meta

Uomini nella polvere di una cometa
Uomini nella rete senza una meta

inviata da Bernart Bartleby - 29/12/2019 - 14:52




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