2017
“Non sei del mio Paese? A calci in culo al tuo Paese”, “…un paese civile”, “io lavoro per trecento euro?! ma non è una
questione – capisci?- di razzismo, perché (guardi) nono mi sembra (guardi) che gli Italiani siano razzisti”, “viviamo sullo
stesso (e certo!) carrello”
Buongiorno, amore
Buongiorno amore, ho fatto un sogno
C’eravamo io e te
Ho fatto un sogno amore
Eravamo un po’ più vecchi
Ma eravamo io e te
E viaggiavamo
Su un mezzo pubblico blindato
Seduti fianco a fianco
E tu eri stanco
Forse eri preoccupato
Guardavi i finestrini
E anch'io guardavo fuori
Oltre la feritoia
Intravedevo la città
C’erano guardie armate
Davanti ad ogni porta
E tutti avevano paura
“Viviamo sullo stesso carrello”, “I diritti che abbiamo noi li hanno anche gli stranieri, uguali”, “ci rendiamo conto?!”.
“Non sei del mio Paese? A calci in culo al tuo Paese”.”Che li fate valere, perché ci sono questi diritti , per gli Italiani
e stranieri. Non parlo per te eh!”, “Si può sbattere la saccoccia”. “Non sei del mio Paese? A calci in culo al tuo Paese”,
“viviamo sullo stesso carrello”, “Ci rendiamo conto?!”
Buongiorno, amore
Buongiorno amore, ho fatto un sogno
C’eravamo io e te
Ho fatto un sogno, amore
C’era intorno un grande muro
E c’eravamo io e te
Ed eravamo
Continuamente e controllati
In ogni movimento
E tu eri stanco
Forse eri preoccupato
Guardavi quei bambini
E anch'io guardavo preoccupata
Gli occhi di quei bambini
“Non sei del mio Paese, a calci in culo al tuo Paese”
E anch'io guardavo preoccupata
Gli occhi di quei bambini
“Ci rendiamo conto!?”, ” No, guarda, io non sono razzista, addirittura mio cugino è sposato con una Rumena”, “viviamo sullo
stesso carrello…”
questione – capisci?- di razzismo, perché (guardi) nono mi sembra (guardi) che gli Italiani siano razzisti”, “viviamo sullo
stesso (e certo!) carrello”
Buongiorno, amore
Buongiorno amore, ho fatto un sogno
C’eravamo io e te
Ho fatto un sogno amore
Eravamo un po’ più vecchi
Ma eravamo io e te
E viaggiavamo
Su un mezzo pubblico blindato
Seduti fianco a fianco
E tu eri stanco
Forse eri preoccupato
Guardavi i finestrini
E anch'io guardavo fuori
Oltre la feritoia
Intravedevo la città
C’erano guardie armate
Davanti ad ogni porta
E tutti avevano paura
“Viviamo sullo stesso carrello”, “I diritti che abbiamo noi li hanno anche gli stranieri, uguali”, “ci rendiamo conto?!”.
“Non sei del mio Paese? A calci in culo al tuo Paese”.”Che li fate valere, perché ci sono questi diritti , per gli Italiani
e stranieri. Non parlo per te eh!”, “Si può sbattere la saccoccia”. “Non sei del mio Paese? A calci in culo al tuo Paese”,
“viviamo sullo stesso carrello”, “Ci rendiamo conto?!”
Buongiorno, amore
Buongiorno amore, ho fatto un sogno
C’eravamo io e te
Ho fatto un sogno, amore
C’era intorno un grande muro
E c’eravamo io e te
Ed eravamo
Continuamente e controllati
In ogni movimento
E tu eri stanco
Forse eri preoccupato
Guardavi quei bambini
E anch'io guardavo preoccupata
Gli occhi di quei bambini
“Non sei del mio Paese, a calci in culo al tuo Paese”
E anch'io guardavo preoccupata
Gli occhi di quei bambini
“Ci rendiamo conto!?”, ” No, guarda, io non sono razzista, addirittura mio cugino è sposato con una Rumena”, “viviamo sullo
stesso carrello…”
envoyé par Alberto Scotti - 23/12/2019 - 22:02
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