Nel mio vecchio porcile
Non so ancora chi governa
Tu voti chi non vota
Se non voti vinci tu
Insomma... l'ordine di casa
Se qualcosa ti spaventa
Di sicuro non è niente
Un'impressione e nulla più
Nel mio vecchio porcile
Vergognarsi è disumano
Faresti specie se mostrassi
Una certa dignità
E i ribelli, gente seria
Che gareggia contromano
Pur mangiando stesse mele
Digerisce e non lo sa
E tu che credi alla vita
Nell'uomo e nell'intima bontà
Prova a capire se un porco ha più dignità
E poi confrontalo con l'alta società
Nel mio vecchio porcile
La memoria non ha senso
Qui si insegnano gli sbagli
E se li apprendi sei una star
E la macchina del fango la chiamiamo arredamento
È la pioggia che ci frega
Che non sai mai quando ti avrà
Nel mio vecchio porcile
Sei dei nostri e sei dei loro
L'incoerenza stabilisce
Il tuo grado di maturità
Qui si conserva l'essenziale:
Fedi storte e false glorie
Dolori lancinanti
E pregiudizi a volontà
E a lei che crede alla vita
Nell'uomo e nell'infima bontà
Falle capire che un porco ha più dignità
E poi confrontalo con l'alta società
Nel mio vecchio porcile
I tappeti sono d'oro
Gli infissi arrugginiti e di bassa qualità
Nel mio vecchio porcile
Chi muore si rivede
Che se poi non lo rivedi
Ci sei tu nell'aldilà
Non so ancora chi governa
Tu voti chi non vota
Se non voti vinci tu
Insomma... l'ordine di casa
Se qualcosa ti spaventa
Di sicuro non è niente
Un'impressione e nulla più
Nel mio vecchio porcile
Vergognarsi è disumano
Faresti specie se mostrassi
Una certa dignità
E i ribelli, gente seria
Che gareggia contromano
Pur mangiando stesse mele
Digerisce e non lo sa
E tu che credi alla vita
Nell'uomo e nell'intima bontà
Prova a capire se un porco ha più dignità
E poi confrontalo con l'alta società
Nel mio vecchio porcile
La memoria non ha senso
Qui si insegnano gli sbagli
E se li apprendi sei una star
E la macchina del fango la chiamiamo arredamento
È la pioggia che ci frega
Che non sai mai quando ti avrà
Nel mio vecchio porcile
Sei dei nostri e sei dei loro
L'incoerenza stabilisce
Il tuo grado di maturità
Qui si conserva l'essenziale:
Fedi storte e false glorie
Dolori lancinanti
E pregiudizi a volontà
E a lei che crede alla vita
Nell'uomo e nell'infima bontà
Falle capire che un porco ha più dignità
E poi confrontalo con l'alta società
Nel mio vecchio porcile
I tappeti sono d'oro
Gli infissi arrugginiti e di bassa qualità
Nel mio vecchio porcile
Chi muore si rivede
Che se poi non lo rivedi
Ci sei tu nell'aldilà
inviata da Alberto Scotti - 23/11/2019 - 14:46
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