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Aprite il fuoco

Daniele Di Maglie
Lingua: Italiano


Daniele Di Maglie

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2018
La mia parte peggiore
parte
Vennero un prete e quattro assassini, dodici madri e i loro bambini
Ladri, poeti, indovini, un poliziotto, sette aguzzini
Mani sporche d’inchiostro, matti e nani da circo
Mi circondarono e dissero in cerchio:
Aprite il fuoco

Aprite il fuoco... Come cani in cerca di cibo, treni e vagoni da ogni città
Erano tanti, erano troppi e pretendevano l’immunità
Figli di vecchie carogne, incroci di un altro quartiere
Mi circondarono senz’altro dire
Aprite il fuoco

Erano esuberi di magazzino, vittime della precarietà
Dentro macchine cariche d’odio che riflettevano l’oscurità
Missili senza bottone, lacrime senza bicchiere
Si avvicinarono senza capire
Aprite il fuoco

Aprite il fuoco... oltre le fabbriche, le ciminiere e sopra i tetti fuori di là
Vennero quelli con le catene che minacciavano l’integrità:
Santi, profeti, editori, gli angeli del Bataclan
Nessuno può dirsi al sicuro
Qua
Nessuno può dirsi al sicuro
Aprite il fuoco

Erano tutti a portata di mano quelli del “ce la vediamo noi”
Quelli che dopo è tutto sbagliato e non si ammazzano gli eroi
Non serve far finta di niente, c'è sempre un delitto di Stato
Non è vero che il peggio è passato:
Aprite il fuoco

Quando poi venne la sera, tutte le strade portavano là
Dove tutti sparavano a tutti, non si capiva la verità
Vedove dalla finestra, femmine grasse in calore
Si toccarono senza godere:
Aprite il fuoco

Esuberanti come l’amore, come l’amore senza pietà
Nel rispetto dell’orgoglio della diversità
Si trovarono al posto sbagliato, nessuno lo aveva annunciato
Arrivarono tardi i soccorsi
Aprite il fuoco

Aprite il fuoco... Come il diavolo e l’acqua santa, l'accusato e il delatore
Il dissenso organizzato della masturbazione
Naufraghi della coscienza, martiri del varietà
Suggerirono la soluzione:
Aprite il fuoco
Suggerirono l'assoluzione

Vennero un prete e quattro assassini, dodice madri e i loro bambini
Ladri, poeti, indovini, un poliziotto, sette aguzzini
Mani sporche di sangue. Matti e nani da circo
Mi circondarono e dissero in cerchio:
Aprite il fuoco

Aprite il fuoco... Fa notte presto negli ospedali, dentro le stanze degli usurai
Sui cornicioni della prigione e sul volto di lei
Lungo le strade imprecise dove si persero i tram
Ricanto la stessa canzone:
Aprite il fuoco

inviata da Alberto Scotti - 14/11/2019 - 23:58




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