NANNARE’
Nannarè, Nannarè,
si tu viene cu me
io te porto a nu munno
addò a paura nun c'è.
Io te porto 'mparaviso
addò abbasta nu sorriso
de li santi cherubini
coi capelli d'oro fino.
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarè…..
Nannarè, Nannarè,
si tu viene cu me
io te porto a nu munno
addò a paura nun c'è.
Io te porto 'mparaviso
addò abbasta nu sorriso
de li santi cherubini
coi capelli d'oro fino.
Tutte quante attuorno a te,
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarèèè
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarèèè…..
Nannarè, Nannarè,
si tu viene cu me
io te porto a nu munno
addò a paura nun c'è.
Nannarè, Nannarè,
si tu viene cu me
io te porto a nu munno
addò a paura nun c'è.
Io te porto 'mparaviso
addò abbasta nu sorriso
de li santi cherubini
coi capelli d'oro fino.
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarè…..
Nannarè, Nannarè,
si tu viene cu me
io te porto a nu munno
addò a paura nun c'è.
Io te porto 'mparaviso
addò abbasta nu sorriso
de li santi cherubini
coi capelli d'oro fino.
Tutte quante attuorno a te,
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarèèè
Nannarè, Nannarè
Nannarè, Nannarèèè…..
Nannarè, Nannarè,
si tu viene cu me
io te porto a nu munno
addò a paura nun c'è.
Contributed by Riccardo Gullotta - 2019/9/29 - 21:03
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
[1981]
Film / Movie / Film / Elokuva :
Giorgo Diritti
L'uomo che verrà / The Man Who Will Come / L'Homme qui viendra
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Eugenio Bennato
75 anni dopo Monte Sole: 29 Settembre-5 Ottobre 1944.
Decine e decine furono le stragi e gli eccidi da parte delle SS e della Wehrmacht in Italia nel 1944. Con i criminali delle SS collaborarono talvolta anche militari fascisti con la divisa tedesca e civili repubblichini con il volto coperto.
Tra l’Agosto e l’Ottobre del 1944 la 16^ Divisione di fanteria meccanizzata delle SS [16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer SS], comandata dal SS-Brigadeführer generale Max Simon si macchiò di stragi e atrocità contro la popolazione civile particolarmente efferate. Segue l’elenco delle stragi compiute da tale infame divisione :
Sant’Anna di Stazzema 12 agosto, 560 omicidi
Vinca 24 agosto, 170 omicidi
Certosa di Farneta 7-10 settembre, 12 omicidi
Fosse del Frigido 10-16 settembre, 159 omicidi
Bergiola Foscalina 16 settembre, 72 omicidi
Monte Sole 29 Settembre-5 Ottobre, 770 omicidi [*]
Con Monte Sole si intende il comprensorio dove furono perpetrate le stragi di Marzabotto, Grizzana e Monzuno. I criminali con la divisa militare tedesca che massacrarono la popolazione civile di Monte Sole furono i fanti del 16° battaglione Panzeraufklärungsabteilung della divisione SS citata, comandati dal maggiore Walter Reder.
Soltanto nel 1994, dopo la scoperta dell’”armadio della vergogna” nella sede della Procura Militare a palazzo Cesi a Roma, fu possibile recuperare molte informazioni occultate e insabbiate per 50 anni in ossequio alle Ragion di Stato. Dietro le forti pressioni delle inchieste giornalistiche fu istituita una Commissione parlamentare d’inchiesta.
Sulle cause si fecero tre diverse ipotesi: l’ipotesi atlantica , quella balcanica, l’ipotesi di Servizi. La prima attribuisce la causa del silenzio alla necessità di non mettere in difficoltà l’Alleanza atlantica durante la guerra fredda; la seconda sostiene che l’incriminazione su ampia scala dei militari tedeschi avrebbe comportato processi e incriminazioni a ex-militari italiani per le atrocità commesse dalle truppe italiane nei Balcani (oltre che in Etiopia). L’ipotesi dei Servizi sostiene che la causa prima dell’occultamento sia da attribuire alla necessità di coprire una consistente moltitudine di nazisti e fascisti inquadrati nei Servizi dei paesi atlantici.
Di fatto non si arrivò ad una relazione condivisa. Gli atti sono stati resi pubblici nel 2016.
[*] A Marzabotto, Grizzana e Monzuno si contarono anche 721 morti per cause belliche varie. Il numero totale dei morti nel periodo citato è quindi di 1676.
Questa è memoria di sangue
di fuoco, di martirio,
del più vile sterminio di popolo
voluto dai nazisti di von Kesselring
e dai loro soldati di ventura
dell’ultima servitù di Salò
per ritorcere azioni di guerra partigiana.
I milleottocentotrenta dell’altipiano
fucilati ed arsi
da oscura cronaca contadina e operaia
entrano nella storia del mondo
col nome di Marzabotto.
Terribile e giusta la loro gloria:
indica ai potenti le leggi del diritto,
il civile consenso
per governare anche il cuore dell’uomo,
non chiede compianto o ira,
onore invece di libere armi
davanti alle montagne e alle selve
dove il Lupo e la sua Brigata
piegarono più volte
i nemici della libertà.
La loro morte copre uno spazio immenso,
in esso uomini di ogni terra
non dimenticano Marzabotto,
il suo feroce evo
di barbarie contemporanea.
Salvatore Quasimodo [1954]
La colonna sonora del videoclip comprende il brano srumentale The Gael e Nannarè.