Partito da Milano senza un soldo
arrivai a Parigi a tasche vuote
sempre col mio pugnale ben affilato
il cuore di quel vigliacco devo spaccare.
Quando Caserio vide la carrozza
e lui s'avvicinava piano piano
quel mazzolin di fiori e che gridava amore
gl'inferse il pugnale dentro il cuore.
Quando Caserio fu arrestato
gli domandaron chi eran i suoi compagni
I miei compagni sono dell'anarchia
io facevo il fornaio e non la spia.
Quando Caserio fu in tribunale
gli domandarono se conosceva il suo pugnale
Sì sì che lo conosco ha il manico rotondo
nel cuore di Carnot andò nel fondo.
Quando Caserio fu condannato
gli domandarono s'era pentito del suo reato
Se per dieci minuti m'avessero lasciato
il nuovo presidente l'avrei scannato.
Quando Caserio vide la ghigliottina
a lei s'avvicinò pian piano
con una mano levandosi il cappello
Addio amici e compagni vado al macello
ma prima di morire vo' dire una parola
sia maledetto il re, casa Savoia.
arrivai a Parigi a tasche vuote
sempre col mio pugnale ben affilato
il cuore di quel vigliacco devo spaccare.
Quando Caserio vide la carrozza
e lui s'avvicinava piano piano
quel mazzolin di fiori e che gridava amore
gl'inferse il pugnale dentro il cuore.
Quando Caserio fu arrestato
gli domandaron chi eran i suoi compagni
I miei compagni sono dell'anarchia
io facevo il fornaio e non la spia.
Quando Caserio fu in tribunale
gli domandarono se conosceva il suo pugnale
Sì sì che lo conosco ha il manico rotondo
nel cuore di Carnot andò nel fondo.
Quando Caserio fu condannato
gli domandarono s'era pentito del suo reato
Se per dieci minuti m'avessero lasciato
il nuovo presidente l'avrei scannato.
Quando Caserio vide la ghigliottina
a lei s'avvicinò pian piano
con una mano levandosi il cappello
Addio amici e compagni vado al macello
ma prima di morire vo' dire una parola
sia maledetto il re, casa Savoia.
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/5/20 - 01:29
Language: Italian
Registrazione di Franco Coggiola, 1964, Asti, informatrice Teresa Viarengo Amerio
Partivo da Milano senza soldi
arrivavo a Parigi a tasche vuote
andavo per uccidere il re Carnot.
E appena l'uccisi io fui legato
con le catene a mani e piedi
entro una cella.
........
mi disse se conosco i miei amici
Sì sì che li conosco non dirò mai chi sia
presidente io faccio il prestinaio
e non la spia.
L'amante di Caserio piangeva forte
vedere il fidanzato andare alla morte
Se tu sei una vera anarchica
non devi aver paura vedere il fidanzato
alla tortura.
arrivavo a Parigi a tasche vuote
andavo per uccidere il re Carnot.
E appena l'uccisi io fui legato
con le catene a mani e piedi
entro una cella.
........
mi disse se conosco i miei amici
Sì sì che li conosco non dirò mai chi sia
presidente io faccio il prestinaio
e non la spia.
L'amante di Caserio piangeva forte
vedere il fidanzato andare alla morte
Se tu sei una vera anarchica
non devi aver paura vedere il fidanzato
alla tortura.
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/5/20 - 01:30
Language: Italian
Registrazione di Giorgio Bertero, 1964, Voghera, Pavia, inf. Rosetta Scotti, casalinga.
L'amante di Caserio alla finestra
gridava fortemente «Amore mio»
«Amore mio coraggio e non paura
che presto mi vedrai alla tortura»
Partivo da Parigi e senza un soldo
arrivò a Milano con le tasche vuote
Ma un sol pugnale che a me mi rimaneva
era per andare a uccidere il re Carnot.
gridava fortemente «Amore mio»
«Amore mio coraggio e non paura
che presto mi vedrai alla tortura»
Partivo da Parigi e senza un soldo
arrivò a Milano con le tasche vuote
Ma un sol pugnale che a me mi rimaneva
era per andare a uccidere il re Carnot.
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/5/20 - 01:31
Language: Italian
Registrazione di Dante Bellamio, 1964, Rogeno, Milano, informatrice Luigia Canali, ex filandiera.
L'amante di Caserio alla finestra
gridava fortemente «Amore mio»
«Amore mio coraggio e non paura
che presto mi vedrai alla tortura»
Il presidente dice «A voi Caserio
dove avete lasciato vostri compagni»
Caserio dice «io faccio l'arte mia
io faccio il fornaio e non la spia»
gridava fortemente «Amore mio»
«Amore mio coraggio e non paura
che presto mi vedrai alla tortura»
Il presidente dice «A voi Caserio
dove avete lasciato vostri compagni»
Caserio dice «io faccio l'arte mia
io faccio il fornaio e non la spia»
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/5/20 - 01:32
Language: Italian
Versione di provenienza imprecisata
Partito da Milano senza un soldo
arrivai a Parigi a tasche vuote
soltanto il mio pugnale
pugnale avvelenato
che il cuore di Carnot
l'ha trapassato.
Interrogato fu Caserio dal Presidente
Ditemi se conoscete i vostri compagni
Caserio gli rispose
I miei compagni sono dell'Anarchia
signor Presidente io faccio il fornaio
e non la spia
Interrogato fu Caserio dal Presidente
Ditemi se del fatto voi siete pentito
Caserio gli rispose
Un quarto d'ora sol vorrei essere mollato
e poi vedresti ancor te vigliacco
t'avrei scannato.
arrivai a Parigi a tasche vuote
soltanto il mio pugnale
pugnale avvelenato
che il cuore di Carnot
l'ha trapassato.
Interrogato fu Caserio dal Presidente
Ditemi se conoscete i vostri compagni
Caserio gli rispose
I miei compagni sono dell'Anarchia
signor Presidente io faccio il fornaio
e non la spia
Interrogato fu Caserio dal Presidente
Ditemi se del fatto voi siete pentito
Caserio gli rispose
Un quarto d'ora sol vorrei essere mollato
e poi vedresti ancor te vigliacco
t'avrei scannato.
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/5/20 - 01:32
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Sante Caserio:
A Sante Caserio, o La ballata di Sante Caserio
Le ultime ore e la decapitazione di Sante Caserio, o Aria di Caserio, o Il sedici di agosto
Caserio passeggiava per la Francia
Partito da Milano senza un soldo
Su fratelli pugnamo da forti
Sante Caserio uccisore di Sadi Carnot
Sante Caserio [Antologia di canti popolari]
La prima versione è stata registrata nel 1962 da Sergio Liberovici a Nonantola (Modena), da informatore anonimo. Evidente la derivazione (o l'incrocio) da/con Caserio passeggiava per la Francia.