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Disposable Heroes

Metallica
Language: English


Metallica

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Related Songs

The Day That Never Comes
(Metallica)
For Whom The Bell Tolls
(Metallica)
Torturing James Hetfield
(Chumbawamba)


[1986]
da/from "Master Of Puppets"

msp


Metallica started to record this album in Denmark September 85, and ended the recording session with Flemming Rasmussen 27 December same year. It saw the light of day in Mars 86, and this was a total different album compared to the two first, both lyrically and musically. There is a lot of cool version of this album. Look out for the double album. The tree first album was re-released by Music For Nations as double discs, but it is only Master of puppets which comes with a poster.
(from Metallica Discography)

Master of Puppets è il terzo album in studio dei Metallica, pubblicato nel 1986.

Il disco ha venduto circa 12 milioni di copie, di cui più della metà nei soli Stati Uniti. Si tratta di un album complesso, nella struttura dei brani e nei testi, e ha segnato a detta di molti la storia del metal moderno e del thrash metal.

Grazie alle doti compositive e tecniche dei singoli componenti del gruppo, Master of Puppets riesce a ritagliarsi un posto di prima grandezza nell'universo thrash metal di quel periodo; dalla maggior parte dei fan e da buona parte della critica, è ritenuto il miglior album dei Metallica.

La traccia d'apertura, "Battery" (Batteria), mette in risalto doti tecniche e versatilità del batterista Lars Ulrich. Il termine "battery" si riferisce ai reati di minacce e di violenza fisica. Curiosità legata al brano è l'intro di chitarra acustica, presente anche in "Fight Fire With Fire" (da Ride the Lightning).

La canzone che dà il titolo all'album, "Master of Puppets" (Signore delle marionette), sembra a tratti parlare sia del rapporto tra spacciatore e tossicodipendente, sia del mondo di divinità occulte raccontato dallo scrittore americano Howard Phillips Lovecraft, famoso per i racconti del Ciclo di Cthulhu. Questo brano di oltre otto minuti di durata, esprime a pieno il suono del quartetto, accogliendo in una volta e in rapida alternanza tempi veloci di batteria, ritmi sincopati e parentesi melodiche. Esso inoltre permette a Kirk Hammett (chitarra solista) di proporre uno degli assoli più famosi nella storia del thrash metal. Molti sostengono che la canzone sia stata scritta da Dave Mustaine (nei Metallica dal 1981 al 1982, e in seguito fondatore, vocalist e chitarrista dei Megadeth).

L'ispirazione da parte di Lovecraft, è presente anche nel brano seguente, "The Thing That Should Not Be" (Ciò che non dovrebbe esistere). Esso porta avanti alcune tematiche esposte nella title track, stavolta però con un ritmo meno veloce e più regolare rispetto ai due precedenti brani.

"Welcome Home (Sanitarium)" (Benvenuto a casa - Manicomio), nel vinile chiudeva il lato A. Esso ha un inizio lento e cadenzato, mentre il resto del brano è affidato ad un'accelerazione in crescendo. Il brano è incentrato sulle sofferenze dell'ospite di un ospedale psichiatrico, che sogna un'impossibile fuga dalla violenza del mondo che lo circonda.

"Disposable Heroes" (Eroi da buttar via) critica apertamente le contraddizioni di ogni guerra. Accelerazioni e cambi di tempo repentini, cercano di rendere "musicalmente" l'atmosfera di un campo di battaglia.

"Leper Messiah" (Messia lebbroso) è una invettiva contro la tradizione, tutta americana, dei predicatori, dei loro spettacoli domenicali e delle offerte generose che riescono a raccogliere dai propri fedeli. Questo brano è tuttora oggetto di discussione tra Dave Mustaine e James Hetfield, dato che il primo rivendica la paternità del brano mentre il secondo smentisce tutto.

Lo strumentale "Orion" (Orione), è stato composto dal bassista Cliff Burton. Si tratta di un brano complesso, fatto soprattutto di buon ritmo. Sfortunatamente, dopo pochi mesi dall'uscita dell'album, Cliff Burton morì a causa di un incidente che coinvolse il tour bus su cui viaggiava il gruppo, durante il tour europeo il 27/9/86 a Ljungby,Svezia dopo che si era svolto a Stoccolma il concerto con gli Anthrax. Nonostante questo, il nome di Cliff Burton è sempre presente nei sondaggi di fine anno, presenti nelle riviste specializzate, per eleggere il miglior bassista metal. Venne suonata ai funerali di Cliff Burton.

La traccia finale "Damage, Inc.", ("Danni S.p.A."), è il brano più violento e più ritmato dell'album, e parla di violenza e distruzione. Come la precedente "Orion", inizia con un giro di basso armonico di Cliff Burton.

(it.wikipedia)
Bodies fill the fields I see, hungry heroes end
No one to play soldier now, no one to pretend
running blind through killing fields, bred to kill them all
Victim of what said should be
a servant `til I fall

Soldier boy, made of clay
now an empty shell
twenty one, only son
but he served us well
Bred to kill, not to care
just do as we say
finished here, Greeting Death
he's yours to take away

Back to the front
you will do what I say, when I say
Back to the front
you will die when I say, you must die
Back to the front
you coward
you servant
you blindman

Barking of machinegun fire, does nothing to me now
sounding of the clock that ticks, get used to it somehow
More a man, more stripes you bare, glory seeker trends
bodies fill the fields I see
the slaughter never ends

Soldier boy, made of clay
now an empty shell
twenty one, only son
but he served us well
Bred to kill, not to care
just do as we say
finished here, Greeting Death
he's yours to take away

Back to the front
you will do what I say, when I say
Back to the front
you will die when I say, you must die
Back to the front
you coward
you servant
you blindman

Why, Am I dying?
Kill, have no fear
Lie, live off lying
Hell, Hell is here

I was born for dying

Life planned out before my birth, nothing could I say
had no chance to see myself, molded day by day
Looking back I realize, nothing have I done
left to die with only friend
Alone I clench my gun

Soldier boy, made of clay
now an empty shell
twenty one, only son
but he served us well
Bred to kill, not to care
just do as we say
finished here, Greeting Death
he's yours to take away

Back to the front
you will do what I say, when I say
Back to the front
you will die when I say, you must die
Back to the front
you coward
you servant
you blindman

Back to the front.


Language: Italian

Versione italiana di Riccardo Venturi
30 marzo 2007
EROI USA E GETTA

Vedo campi pieni di corpi, eroi affamati morire
Nessuno che gioca ora a fare il soldato, nessuno a far finta
di correre alla cieca per i campi del massacro, addestrato a ammazzarli tutti
Vittima di quel che diceva di dover essere,
un servitore fino alla morte

Soldato, ragazzo fatto d'argilla,
Ora un guscio vuoto
Ventun anni, figlio unico
Ma ci ha serviti bene
Educato a ammazzare fregandosene
Fa' solo quel che diciamo
Finito qui, salutiamo la Morte
è tuo, pòrtatelo via

Di nuovo al fronte
farai quel che dico, quando lo dico
Di muovo al fronte
morirai quando dico che devi morire
Di nuovo al fronte
vigliacco
servo
cieco

Il latrato delle mitragliate non mi fa nulla adesso,
un ticchettìo di sveglia, mi ci sono quasi abituato
ancora un uomo e ti promuovono di grado, a questo tende il cercatore di gloria
Vedo campi pieni di cadaveri
Il massacro non finisce mai

Soldato, ragazzo fatto d'argilla,
Ora un guscio vuoto
Ventun anni, figlio unico
Ma ci ha serviti bene
Educato a ammazzare fregandosene
Fa' solo quel che diciamo
Finito qui, salutiamo la Morte
è tuo, pòrtatelo via

Di nuovo al fronte
farai quel che dico, quando lo dico
Di muovo al fronte
morirai quando dico che devi morire
Di nuovo al fronte
vigliacco
servo
cieco

Perché sto morendo?
Ammazza, non aver paura
Menti, vivi mentendo
L'inferno, l'inferno è qui

Sono nato per morire

Vita programmata da prima che nascessi, niente che potessi dire
Non ho avuto nessuna chance di vedermi formato giorno per giorno
Se guardo indietro mi rendo conto che non ho fatto niente
A parte morire senza neanche un amico
Da solo stringo il fucile

Soldato, ragazzo fatto d'argilla,
Ora un guscio vuoto
Ventun anni, figlio unico
Ma ci ha serviti bene
Educato a ammazzare fregandosene
Fa' solo quel che diciamo
Finito qui, salutiamo la Morte
è tuo, pòrtatelo via

Di nuovo al fronte
farai quel che dico, quando lo dico
Di muovo al fronte
morirai quando dico che devi morire
Di nuovo al fronte
vigliacco
servo
cieco

Di nuovo al fronte.

2007/3/30 - 12:33




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