Mi disse "Col denaro ed il potere
l’uomo s’è morto tutto e anche di più
e l’esistenza esiste come assenza
e di rivolta non c’è più virtù."
Noi si ragiona fino a consunzione
si tira a fare cose già rifatte
e mai una scintilla di passione
si fan le ore sorde e piatte.
Ore vuote non c’è più cultura
intralcio al mito di un progresso
che devasta la natura
E che ha un Dio - uno - ed è se stesso.
"Così", mi disse, "muore ogni ragione
e il mondo ne conosce l’agonia"
"che fare?", chiesi, "la rivoluzione
disse secco è la sola via."
Così mi disse il Cristo mio rinato
la voce aveva schiocchi di staffile
"Non più Calvario", disse, "né inchiodato"
e poi con voce più gentile
Andrò nel mondo cercherò i diversi
emarginati molti resi altri
da falsi preti
da sfruttatori e da Pilati scaltri
al poter conversi e parlerò
al vivo della terra.
Al povero e all’io di chi si tace
e gli dirò guerra alla guerra
ed uguaglianza nella pace.
Di colpo mi rinvenni in allegria
e vidi chiaro che la redenzione
è la sua Pasqua e ora è anche la mia
resurrezione per rivoluzione
resurrezione per rivoluzione
resurrezione per rivoluzione.
l’uomo s’è morto tutto e anche di più
e l’esistenza esiste come assenza
e di rivolta non c’è più virtù."
Noi si ragiona fino a consunzione
si tira a fare cose già rifatte
e mai una scintilla di passione
si fan le ore sorde e piatte.
Ore vuote non c’è più cultura
intralcio al mito di un progresso
che devasta la natura
E che ha un Dio - uno - ed è se stesso.
"Così", mi disse, "muore ogni ragione
e il mondo ne conosce l’agonia"
"che fare?", chiesi, "la rivoluzione
disse secco è la sola via."
Così mi disse il Cristo mio rinato
la voce aveva schiocchi di staffile
"Non più Calvario", disse, "né inchiodato"
e poi con voce più gentile
Andrò nel mondo cercherò i diversi
emarginati molti resi altri
da falsi preti
da sfruttatori e da Pilati scaltri
al poter conversi e parlerò
al vivo della terra.
Al povero e all’io di chi si tace
e gli dirò guerra alla guerra
ed uguaglianza nella pace.
Di colpo mi rinvenni in allegria
e vidi chiaro che la redenzione
è la sua Pasqua e ora è anche la mia
resurrezione per rivoluzione
resurrezione per rivoluzione
resurrezione per rivoluzione.
inviata da Riccardo Venturi - 20/9/2019 - 21:06
ho sostituito con il testo corretto tratto dal libretto del disco "Alessio Lega canta Ivan Della Mea", ma mi sono accorto che è un po' diverso dalla versione cantata da Davide Giromini.
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Unreleased lyrics / Paroles inédites / Julkaisemattomat sanat: Ivan Della Mea
Musica e interpretazione: Davide Giromini
Music and performance / Musique et interprétation / Sävel ja tulkinta: Davide Giromini
Album / Albumi: Vento nero, 2019
Un inedito che Ivan Della Mea consegnò a Davide Giromini già alcuni anni fa; nel 2013 già lo interpretava assieme al chitarrista e cantautore Matteo Fiorino (si veda il video, registrato a Carrara nel gennaio di quell'anno). Ripreso spesso quest'anno, nel decennale della scomparsa di Ivan Della Mea; inserito, infine, nell'ultimo album di Davide Giromini, Vento nero, ancora in corso di stampa. Non essendovi per ora un testo disponibile in rete, né avendo ancora avuto la possibilità di consultarlo direttamente, inserisco per ora una problematica e incompleta trascrizione all'ascolto, incerta in alcuni punti. Spero di poter completare il testo quanto prima; nel frattempo, se qualcuno avesse capito meglio di me le parti mancanti, è pregato di segnalarlo al sito (grazie). Quel che appare è comunque un testo compiuto, "dellameiano" fino nel midollo, con un Cristo rivoluzionario sul serio, molto diverso da quello della "Buona Novella" di De André. Questo è un Cristo che dichiara la necessità della rivoluzione e guerra alla guerra, non una qualche "spiritualità" ancorché laica e umana come quella di De André. Puro Della Mea in questo suo testo dove la Pasqua e la Resurrezione lo sono di rinascita in un'autentica ribellione e comunanza (non "comunione") con gli emarginati, i diversi, gli ultimi. Il tutto innestato su una testura musicale tipicamente girominiana, quindi necessariamente insolita per un testo di Della Mea: un contrasto che colpisce. [RV]