Mi ricordo che allora non voleva studiare
Gli piaceva guardare fuori dalla finestra le nuvole passare.
Osservava per ore gli aeroplani di carta
disegnati a matita contro i raggi di sole, dentro il naso le dita.
Per il suo compleanno una giacca di pelle,
se ci sono le stelle la vuole indossare.
Ed accende il motore poi di colpo sparisce e non lo vedi arrivare,
fino a quando c'e' luce per potersi orientare,
quella cosa che vedi ma non sai cosa sia
e' mio fratello che parte e non puo' farsi male
c'e' del fumo in coda e poco dopo una scia lontano... lontano.
Mio fratello aviatore ha compiuto vent'anni
ogni giorno e' un mistero
Ogni giorno e' diverso,
una volta si e' perso
per tornarsene a casa
ha inseguito gli uccelli
mentre il soffio del vento gli spettinava i capelli.
Ma una scheggia di piombo nel suo serbatoio
e guardando di sotto avvicinarsi la terra
ha conquistato lo spazio,
una buca perfetta lunga circa sei metri
ed ha capito la guerra.
Quella voce che senti ma non sai dove arriva
E' mio fratello aviatore che ti vuole parlare,
se per caso la senti quella voce lontana,
e' mio fratello che chiama dalla cima del Guadarrama.
Gli piaceva guardare fuori dalla finestra le nuvole passare.
Osservava per ore gli aeroplani di carta
disegnati a matita contro i raggi di sole, dentro il naso le dita.
Per il suo compleanno una giacca di pelle,
se ci sono le stelle la vuole indossare.
Ed accende il motore poi di colpo sparisce e non lo vedi arrivare,
fino a quando c'e' luce per potersi orientare,
quella cosa che vedi ma non sai cosa sia
e' mio fratello che parte e non puo' farsi male
c'e' del fumo in coda e poco dopo una scia lontano... lontano.
Mio fratello aviatore ha compiuto vent'anni
ogni giorno e' un mistero
Ogni giorno e' diverso,
una volta si e' perso
per tornarsene a casa
ha inseguito gli uccelli
mentre il soffio del vento gli spettinava i capelli.
Ma una scheggia di piombo nel suo serbatoio
e guardando di sotto avvicinarsi la terra
ha conquistato lo spazio,
una buca perfetta lunga circa sei metri
ed ha capito la guerra.
Quella voce che senti ma non sai dove arriva
E' mio fratello aviatore che ti vuole parlare,
se per caso la senti quella voce lontana,
e' mio fratello che chiama dalla cima del Guadarrama.
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/5/11 - 22:12
È morto Goran Kuzminac, il medico cantautore
Aveva 65 anni, si occupava anche di musicoterapia. Tra le sue canzoni più note 'Stasera l'aria è fresca' e 'Ehi ci stai'
18 Settembre, 2018
È morto, a 65 anni, nella sua casa a Trento Goran Kuzminac, il cantautore di origini serbe che cantava 'Ehi, ci stai' e 'Stasera l'aria e fresca' tra le altre sue canzoni più note. Oltre che cantautore e chitarrista, raffinatissima la sua tecnica finger-picking, era medico e si occupava di musicoterapia a sostegno dei malati psichiatrici e delle persone con problemi di anoressia.
Goran Kuzminac ha dedicato quarant'anni al "mestiere della musica" realizzando quindici album e tremila concerti. Nato il 16 giugno 1953 a Zemun, municipalità autonoma di Belgrado nell'allora federazione jugoslava, con la famiglia si trasferì a Trento quando aveva sei anni. Maestro del finger-picking, tecnica appresa da un militare americano, notato da Francesco De Gregori, Kuzminac arrivò al successo nel 1978, con il singolo Stasera l'aria è fresca seguito nel 1980 dal suo primo album, Ehi ci stai, da cui fu tratto il singolo dallo stesso titolo che arrivò secondo al Festivalbar. Nello stesso periodo Canzone senza inganni, il disco e il tour con Ron e Ivan Graziani.
Sul suo profilo Twitter Goran Kuzminac si definiva "Musicista, che altro se no?" e tra i primi a ricordarlo sui social è il figlio di Pierangelo Bertoli, Alberto: "Per la strada ci si perde ma in fondo la musica resta qui per salutarci ogni volta che l'ascoltiamo. Ciao Goran buon viaggio"
repubblica.it
Aveva 65 anni, si occupava anche di musicoterapia. Tra le sue canzoni più note 'Stasera l'aria è fresca' e 'Ehi ci stai'
18 Settembre, 2018
È morto, a 65 anni, nella sua casa a Trento Goran Kuzminac, il cantautore di origini serbe che cantava 'Ehi, ci stai' e 'Stasera l'aria e fresca' tra le altre sue canzoni più note. Oltre che cantautore e chitarrista, raffinatissima la sua tecnica finger-picking, era medico e si occupava di musicoterapia a sostegno dei malati psichiatrici e delle persone con problemi di anoressia.
Goran Kuzminac ha dedicato quarant'anni al "mestiere della musica" realizzando quindici album e tremila concerti. Nato il 16 giugno 1953 a Zemun, municipalità autonoma di Belgrado nell'allora federazione jugoslava, con la famiglia si trasferì a Trento quando aveva sei anni. Maestro del finger-picking, tecnica appresa da un militare americano, notato da Francesco De Gregori, Kuzminac arrivò al successo nel 1978, con il singolo Stasera l'aria è fresca seguito nel 1980 dal suo primo album, Ehi ci stai, da cui fu tratto il singolo dallo stesso titolo che arrivò secondo al Festivalbar. Nello stesso periodo Canzone senza inganni, il disco e il tour con Ron e Ivan Graziani.
Sul suo profilo Twitter Goran Kuzminac si definiva "Musicista, che altro se no?" e tra i primi a ricordarlo sui social è il figlio di Pierangelo Bertoli, Alberto: "Per la strada ci si perde ma in fondo la musica resta qui per salutarci ogni volta che l'ascoltiamo. Ciao Goran buon viaggio"
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Dq82 - 2018/9/18 - 21:59
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Testo di Sergio Contin
Musica di Goran Kuzminac
Ispirata a una poesia e canzone di Bertolt Brecht
Dall'album "Gli angoli del mondo"