C'è una macchia sul muro, una foto sul letto
un uccello che prima dell'alba fa udire il suo canto perfetto
c'è una casa nel bosco, una strada di terra
una vecchia corriera che parte da qui e porta dritti alla guerra
poi c'è un grande deserto e alla fine c'è un porto
che chi parte da lì il giorno dopo può anche già essere morto
dopo il mare l'Europa, il suo grande mistero
e davanti una strada di terra ma un tempo era solo un sentiero
Ci sei andato così la faccia tosta di fare fortuna
vent'anni appena e l'aria di un cane che abbaia alla luna
Ci sei andato così senza mostrare di saperne la faccia
che a questo mondo chi ha fame e chi ha sete la gente lo scaccia
Quando esco di casa, la mattina assai presto
sotto il sole più forte o la pioggia battente ogni giorno è lo stesso
che i ragazzi di sopra dormono ancora,
ed il cielo infinito si squarcia di rosso ed esplode l'aurora
ogni giorno è lo stesso il medesimo istante
mi concentro sul sonno tuo dolce però così tanto distante
mi si confonde lo sguardo per tutta la luce che c'è
dura solo un momento poi penso respiro e ti scrivo di me
Con tanto mare tra noi, com'è difficile restare in contatto
che ogni mattina ti svegli in un letto lontano dal mio
ti prendi cura di te chissà che grande che bella l'Italia
chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me
Con tanto mare tra noi, com'è difficile restare in contatto
che ogni mattina ti svegli in un letto lontano dal mio
ti prendi cura di te chissà che grande che bella l'Italia
chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me
ti prendi cura di te chissà che grande che bella l'Italia
chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me
un uccello che prima dell'alba fa udire il suo canto perfetto
c'è una casa nel bosco, una strada di terra
una vecchia corriera che parte da qui e porta dritti alla guerra
poi c'è un grande deserto e alla fine c'è un porto
che chi parte da lì il giorno dopo può anche già essere morto
dopo il mare l'Europa, il suo grande mistero
e davanti una strada di terra ma un tempo era solo un sentiero
Ci sei andato così la faccia tosta di fare fortuna
vent'anni appena e l'aria di un cane che abbaia alla luna
Ci sei andato così senza mostrare di saperne la faccia
che a questo mondo chi ha fame e chi ha sete la gente lo scaccia
Quando esco di casa, la mattina assai presto
sotto il sole più forte o la pioggia battente ogni giorno è lo stesso
che i ragazzi di sopra dormono ancora,
ed il cielo infinito si squarcia di rosso ed esplode l'aurora
ogni giorno è lo stesso il medesimo istante
mi concentro sul sonno tuo dolce però così tanto distante
mi si confonde lo sguardo per tutta la luce che c'è
dura solo un momento poi penso respiro e ti scrivo di me
Con tanto mare tra noi, com'è difficile restare in contatto
che ogni mattina ti svegli in un letto lontano dal mio
ti prendi cura di te chissà che grande che bella l'Italia
chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me
Con tanto mare tra noi, com'è difficile restare in contatto
che ogni mattina ti svegli in un letto lontano dal mio
ti prendi cura di te chissà che grande che bella l'Italia
chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me
ti prendi cura di te chissà che grande che bella l'Italia
chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me
Contributed by Dq82 - 2019/4/29 - 18:10
Il mare in mezzo (“sul perché hanno i cellulari”). Versione finale L’Orage 2020 video da casa
E con la partecipazione di Venso al Bansuri si conclude questa avventura de L'Orage "a distanza" che ha dato vita ad una versione "io resto a casa" di questa canzone che L'Orage ama particolarmente, impreziosita da le inedite partecipazioni del contrabbasso e del vibrafono (il polistrumentismo è nostro amico!). Buon ascolto e buona condivisione, ma soprattutto buona sia la luce sul testo, che se vi fosse mai sfuggito, ora non vi sfuggirà più
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E con la partecipazione di Venso al Bansuri si conclude questa avventura de L'Orage "a distanza" che ha dato vita ad una versione "io resto a casa" di questa canzone che L'Orage ama particolarmente, impreziosita da le inedite partecipazioni del contrabbasso e del vibrafono (il polistrumentismo è nostro amico!). Buon ascolto e buona condivisione, ma soprattutto buona sia la luce sul testo, che se vi fosse mai sfuggito, ora non vi sfuggirà più
Dq82 - 2020/4/8 - 17:01
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"Medioevo digitale"
Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
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