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Ach, Krieg, Krieg!

Leoš Janáček
Language: German


Leoš Janáček

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[seconda metà del 18° secolo]
Per coro maschile a cappella, scritta nel 1885 dal compositore ceco Leoš Janáček (1854-1928), grande amico di Antonín Dvořák, su testo ricavato dalla collezione Sušil (1860) di poesia popolare della Moravia meridionale.



Versi che probabilmente si riferiscono alla primissima guerra mondiale, quella cosiddetta dei Sette Anni, combattuta tra il 1756 ed il 1763 fra le principali potenze europee dell'epoca, tra cui la monarchia asburgica, allora rappresentata dalla Arciduchessa Maria Teresa.
La Moravia rimase assieme alla Boemia come possedimento asburgico fino al termine della Prima guerra mondiale, questo il motivo del testo in tedesco (ma non escludo che esista anche la versione ceca, Ah, Vojna, Vojna!, che non ho trovato)
Ach Krieg, o Unglück, dass wieder Krieg ist,
und ich muss dabei sein, und ich muss dabei sein!
Hat doch die Kais'rin selber in Mähren
Briefe anbefohlen, mich armen Janosch in den Krieg zu holen.

Janosch nun, steht er traurig am Bach, wirr ist ihm im Kopfe,
Janosch nun reite, Säbel zur Seite, Mütze auf dem Schopfe.
Nein, ich reit' nicht, wirr ist mir im Kopfe,
bin wie zerrissen, fass' nicht, was ihr meinet.

Und meiner Liebsten Augen sind verweinet.
Ach Krieg, o Unglück, dass wieder Krieg ist,
und ich muss dabei sein, und ich muss dabei sein!
Schön ist mein Mädchen, und sie wird allein sein.

Contributed by Bernart Bartleby - 2019/4/5 - 23:41




Language: German

Versione alternativa della poesia originaria
ZU FELDE ZIEHEN

Zu Felde ziehen, unglücklich ziehen,
auch zu Felde muss ich.
Nach Mähren hat sie, nach Mähren hat die Königin/Kaiserin geschrieben,
und Janoschek zum Militär getrieben.

Steht am Gestade Janoschek grade, hat im Köpfchen Schmerzen.
Lass nun die Herde, schirre die Pferde, musst zu Felde ziehen.
Ich mag nicht ziehen, hab im Köpfchen Schmerzen.
Mein armes Köpfchen ist schon ganz zerschlagen,
mein liebes Mädchen muss vor Kummer klagen.

Zu Felde ziehen, unglücklich ziehen,
ach ich kann's nicht fassen.
Mein hübsches Mädchen muss ich nun verlassen.

Contributed by B.B. - 2019/4/5 - 23:43




Language: Italian

O GUERRA, GUERRA

O guerra, guerra, disgraziata guerra,
alla guerra io devo andare, alla guerra io devo andare.

La regina in persona
ha scritto in Moravia,
perché i giovani siano mandati alla guerra,
siano mandati alla guerra.

Presso un ruscello trasparente sta un ragazzo,
ha la testa colma d'affanni.
Non sostar lì, o Johnny,
sella il cavallo,
alla guerra devi andare.

Non vi andrò, la testa mi fa tanto male,
la mia testa è ferita gravemente.
La mia ragazza sta piangendo, sta piangendo forte.

O guerra, guerra, disgraziata guerra,
alla guerra io devo andare, alla guerra io devo andare.
Io ho una deliziosa ragazza
devo però lasciarla.

Contributed by B.B. - 2019/4/5 - 23:44




Language: Czech (moravo)

Caro B.B., mi ha incuriosito questo tuo contributo e ho fatto un po’ di ricerca nella grande rete. In effetti, come hai intuito, la versione ceca esiste, e se non ho capito male, dovrebbe essere addirittura quella originale, mentre la traduzione del testo in tedesco viene attribuita in più luoghi a Max Brod (cfr. ad esempio questo database, oppure archivio di Leoš Janáček, dove ho ritrovato entrambi i testi in tedesco da te riportati, attribuiti uno a Max Brod, l’altro a Bedřich Eben, con una sigla dt Ue (che credo si riferisca a “deutsche Übersetzung”). Infatti, si trova (anche se non facilmente) in rete anche la versione ceca (o meglio: versione nel dialetto della moravia meridionale) della raccolta di Sušil che tu menzioni (qui) e anche un paio di registrazioni su youtube, in particolare questa che nel video presenta anche lo spartito con il testo che qui trascrivo.

È vero quello che scrivi riguardo alla zona della Moravia e della Boemia, fino a un secolo fa parte dell’Impero Asburgico e successivamente Austro-Ungarico, con la coseguente imposizione della lingua tedesca. Ma bisogna altrettanto ricordare che anche se le classi scolarizzate avevano una conoscenza del tedesco che veniva utilizzato anche per la redazione dei documenti ufficiali ecc., la lingua realmente usata dalla gente è sempre stata quella ceca (ovvero i suoi numerosi dialetti e varietà regionali). Esiste (e per fortuna tuttora viene tramandato) un vastissimo patrimonio culturale di quei secoli (costituito soprattutto da fiabe e canzoni popolari) interamente in ceco e nei suoi dialetti (e ad averci tempo, sai quante CCG...) A pensarci bene, la cosa non sorprende: quelle che chiamiamo canzoni popolari o folkloristiche, visto i temi che trattano, normalmente non si compongono in una lingua imposta dall’alto, bensì in una più vicina al cuore, diciamo così...
Saluti!
ACH VOJNA, VOJNA

Ach vojna, vojna, neščasná vojna,
dyž na ňu jít musím,
dyž na ňu jít musím.

Sama královna a císařovna do Moravy psala,
do Moravy psala,
aby Janoška do vojny dostala,
do vojny dostala,
do vojny dostala.

U bílej vody Janošek stojí,
hlavěnka ho bolí.
Janíčku nestoj, koníčky nastroj,
pojedeš do vojny.
Já nepojedu, hlavěnka mě bolí.
Moja hlavěnka všecka porubaná.
Moja galánka všecka uplakaná,
všecka uplakaná.

Ach vojna, vojna, neščasná vojna,
dyž na ňu jít musím,
dyž na ňu jít musím.
Mám hezké děvče,
opustit je musím,
mám hezké děvče,
opustit je musím.

Contributed by Stanislava - 2019/4/7 - 14:56


Ciao Stanilsava, grazissimo! Io l'originale ceco proprio non l'avevo trovato e ne avevo erroneamente dedotto che fosse in tedesco...
Ti segnalo solo che i link alla tua introduzione riportano tutti a questa pagina e non alle altre che volevi indicare.

Allora, visto che ci sono, ti chiedo ancora una cortesia, visto che non me la cavo bene nelle ricerche di testi in lingua ceca... Mi piacerebbe tanto che sulle CCG/AWS ci fosse il "Brundibár" di Hans Krása, con libretto di Adolf Hoffmeister, opera fondamentale dell'Olocausto, più volte rappresentata nella fortezza lager di Theresienstadt, prima che il suo autore, Hans Krása, e molti piccoli interpreti fossero eliminati ad Auschwitz e altri campi di sterminio nazisti.

Paradossalmente, sono riuscito a trovare la traduzione italiana ma non l'originale ceco.

Grazie per il tuo prezioso aiuto. Se tu trovassi il testo originale, non esitare a contribuirlo direttamente. Poi io potrò aggiungere la traduzione italiana.

Saluti.

B.B. - 2019/4/7 - 17:32


Ciao Bernart,
davvero, hai ragione, avrò sbagliato qualcosa nell'inserimento dei link..
Riprovo ancora. Questi sono i primi due dove si trova l'attribuzione della traduzione tedesca:

Ach vojna, vojna
Ach Krieg, mein Unglück


http://www.leos-janacek.org/lex/1z.htm

Il testo ceco invece lo trovi qui:
Sušil 1607Ach vojna vojna neščasná vojna

e il video è questo:



Ho intanto dato un'occhiata nel web per quanto mi hai chiesto, ma per ora non sono riuscita a trovare il libretto ceco nemmeno io. Ho trovato alcune parti, e poi delle registrazioni su youtube, di cui qualcuna integrale. Ci proverò a ricostruire il testo però mi ci vorrà un po' di tempo.. vedo cosa riesco a fare. Sicuramente sono d'accordo con te che meriterebbe il suo spazio sulle CCG/AWS!


nota: abbiamo rimesso a posto i link nel precedente intervento di Stanislava

Stanislava - 2019/4/8 - 19:15




Language: French

Version française – AH, LA GUERRE, LA GUERRE ! – Marco Valdo M.I. – 2019
d’après la version allemande – Ach, Krieg, Krieg !
d’une chanson populaire tchèque – Ah, Vojna, Vojna ! – Leoš Janáček – 1885

[seconde moitié du 19ième siècle]
Pour chœur d'hommes a cappella, écrit en 1885 par le compositeur tchèque Leoš Janáček (1854-1928), grand ami d'Antonín Dvořák, sur un texte du recueil de poésie populaire de Moravie du Sud, Sušil (1860).

Leoš Janáček


Une chanson qui évoque la guerre dite de Sept Ans, de 1756 à 1763 entre les grandes puissances européennes de l’époque, dont la monarchie des Habsbourg, alors représentée par l’archiduchesse Marie-Thérèse.
La Moravie est restée avec la Bohême comme possession des Habsbourg jusqu’à la fin de la Première Guerre mondiale, c’est la raison du texte en allemand.
AH, LA GUERRE, LA GUERRE !

Ah ! Guerre, oh malheur, c’est à nouveau la guerre,
Et je dois y aller, et je dois y aller !
En Moravie, l’impératrice a elle-même envoyé
Des lettres pour appeler le pauvre Janosch à la guerre.

Janosch est triste au bord du ruisseau, la tête à l’envers,
Janosch à cheval, sabre au côté, casquette sur le crâne.
Non, je ne monte pas, ma tête est à l’envers,
Je suis meurtri, je suis perdu, j’ai mal à la tête.

Et les yeux de mon amour pleurent.
Ah ! guerre, oh malheur, c’est à nouveau la guerre,
Et je dois y aller, et je dois y aller !
Mon amie est belle et elle seule, elle va rester.

Contributed by Marco Valdo M.I. - 2019/4/11 - 09:56




Language: Finnish

Traduzione finlandese / Finnish translation / Traduction finnoise / Finnische Übersetzung / Suomennos: Juha Rämö

VOI SURKEAA SOTAA!

Sota, mikä onnettomuus, että jälleen on sota
ja minun on oltava mukana, on lähdettävä sotaan!
Itse keisarinnalta Määrin palatsissaan
kävi käsky viedä minut, poloinen Janosch, sotaan.

Nyt Janosch seisoo purolla suruissaan ja päästään sekaisin.
Nyt Janosch, ratsaille, miekka vyölle ja lakki päähän!
Ei, ratsaille en nouse, sillä pääni on sekaisin,
olen kuin rikki revitty enkä ymmärrä, mitä tarkoitatte.

Ja rakkaimpani silmät ovat kyynelten kostuttamat.
Sota, mikä onnettomuus, että jälleen on sota
ja minun on oltava mukana, on lähdettävä sotaan!
Tyttöni niin kaunis ja nyt aivan yksin.
Tämän Leoš Janáčekin (1854 - 1928) vuonna 1885 säveltämän laulun saksankielinen sanoitus on todennäköisesti käännös tuntemattoman tekijän tšekinkielisestä runosta nimeltä Ach vojna, vojna. Laulu kertoo seitsenvuotisesta sodasta (1756 - 1763), ja siinä viitataan arkkiherttuatar Maria Teresiaan, joka oli Pyhän saksalais-roomalaisen keisarikunnan keisarinna vuosina 1745 - 1780 ja Itävallan, Unkarin ja Böömin hallitsija vuosina 1740 - 1780.

Contributed by Juha Rämö - 2019/4/13 - 13:10




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