Yo tengo tantos hermanos,
que no los puedo contar,
en el valle, la montaña,
en la pampa y en el mar.
Cada cual con sus trabajos,
con sus sueños cada cual,
con la esperanza delante,
con los recuerdos, detrás.
Yo tengo tantos hermanos,
que no los puedo contar.
Gente de mano caliente
por eso de la amistad,
con un rezo pa’ rezarlo,
con un llanto pa’ llorar.*
Con un horizonte abierto,
que siempre está más allá,
y esa fuerza pa’ buscarlo
con tesón y voluntad.
Cuando parece más cerca
es cuando se aleja más.
Yo tengo tantos hermanos,
que no los puedo contar.
Y así seguimos andando
curtidos de soledad,
nos perdemos por el mundo,
nos volvemos a encontrar.
Y así nos reconocemos
por el lejano mirar,
por las coplas que mordemos,
semillas de inmensidad.
Y así seguimos andando
curtidos de soledad,
y en nosotros nuestros muertos
pa’ que naide quede atrás.**
Yo tengo tantos hermanos,
que no los puedo contar,
y una novia muy hermosa***
que se llama libertad.
que no los puedo contar,
en el valle, la montaña,
en la pampa y en el mar.
Cada cual con sus trabajos,
con sus sueños cada cual,
con la esperanza delante,
con los recuerdos, detrás.
Yo tengo tantos hermanos,
que no los puedo contar.
Gente de mano caliente
por eso de la amistad,
con un rezo pa’ rezarlo,
con un llanto pa’ llorar.*
Con un horizonte abierto,
que siempre está más allá,
y esa fuerza pa’ buscarlo
con tesón y voluntad.
Cuando parece más cerca
es cuando se aleja más.
Yo tengo tantos hermanos,
que no los puedo contar.
Y así seguimos andando
curtidos de soledad,
nos perdemos por el mundo,
nos volvemos a encontrar.
Y así nos reconocemos
por el lejano mirar,
por las coplas que mordemos,
semillas de inmensidad.
Y así seguimos andando
curtidos de soledad,
y en nosotros nuestros muertos
pa’ que naide quede atrás.**
Yo tengo tantos hermanos,
que no los puedo contar,
y una novia muy hermosa***
que se llama libertad.
* Alfredo Zitarrosa y Mercedes Sosa dicen “con un lloro pa’ llorarlo, / con un rezo pa’ rezar”.
** Alfredo Zitarrosa recita esta estrofa, y dice “nadie” en lugar de “ naide”. Mercedes Sosa también dice “nadie”.
*** Mercedes Sosa dice “y una hermana muy hermosa”.
** Alfredo Zitarrosa recita esta estrofa, y dice “nadie” en lugar de “ naide”. Mercedes Sosa también dice “nadie”.
*** Mercedes Sosa dice “y una hermana muy hermosa”.
inviata da Maria Cristina - 2/5/2007 - 19:14
Lingua: Italiano
Traduzione "mia", nel senso che così me la racconto da tanti anni, senza mai verificarla nei dettagli.
I FRATELLI
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare,
nella valle, in montagna,
nella pampa e sul mare.
Ognuno con i suoi problemi,
con i suoi sogni ognuno,
con la speranza davanti,
con i ricordi alle spalle.
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare.
Gente dalle mani calde
per l'amicizia
con una preghiera da pregare,
con un pianto da piangere.*
Con un orizzonte aperto,
che è sempre un po' più lontano,
e questa forza per cercarlo
con tenacia e volontà.
Quando sembra più vicino
è quando si allontana di più.
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare.
Così continuiamo ad andare avanti
lavorati dalla solitudine
ci perdiamo per il mondo
e di nuovo ci incontriamo
Così ci riconosciamo
per il guardare lontano,
per questi versi che mordiamo
semi d'immensità.
Così continuiamo ad andare
lavorati dalla solitudine
e in noi i nostri morti
perché nessuno rimanga indietro.
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare
e una donna bellissima**
che si chiama libertà.
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare,
nella valle, in montagna,
nella pampa e sul mare.
Ognuno con i suoi problemi,
con i suoi sogni ognuno,
con la speranza davanti,
con i ricordi alle spalle.
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare.
Gente dalle mani calde
per l'amicizia
con una preghiera da pregare,
con un pianto da piangere.*
Con un orizzonte aperto,
che è sempre un po' più lontano,
e questa forza per cercarlo
con tenacia e volontà.
Quando sembra più vicino
è quando si allontana di più.
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare.
Così continuiamo ad andare avanti
lavorati dalla solitudine
ci perdiamo per il mondo
e di nuovo ci incontriamo
Così ci riconosciamo
per il guardare lontano,
per questi versi che mordiamo
semi d'immensità.
Così continuiamo ad andare
lavorati dalla solitudine
e in noi i nostri morti
perché nessuno rimanga indietro.
Io ho così tanti fratelli
che non li posso contare
e una donna bellissima**
che si chiama libertà.
NOTE alla traduzione
* Alfredo Zitarrosa e Mercedes Sosa dicono “con un pianto da piangere, / con una preghiera da pregare .
** Mercedes Sosa dice “e una sorella bellissima”.
* Alfredo Zitarrosa e Mercedes Sosa dicono “con un pianto da piangere, / con una preghiera da pregare .
** Mercedes Sosa dice “e una sorella bellissima”.
inviata da Maria Cristina - 3/5/2007 - 17:55
Lingua: Italiano
Traduzione di Renato Curci
Ps: l'ho semplificata ai fini della semplicità molto poetica che esprime nella lingua latina (spagnolo). Buona Vita a Voi.
Ps: l'ho semplificata ai fini della semplicità molto poetica che esprime nella lingua latina (spagnolo). Buona Vita a Voi.
I FRATELLI
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar,
nella valle, in montagna,
nella pianura o sul mar.
Ognuno con il suo lavoro
con i suoi sogni ognuno,
con la speranza davanti,
e i ricordi alle spalle.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar.
Gente dalle mani calde
perché son dell'amicizia
con un pianto che è da piangere
e una preghiera da pregar,
con un orizzonte aperto,
che è sempre un po' più in là,
ma con la forza per cercarlo
con tenacia e volontà,
quando sembra più vicino
e quando si allontana più,
io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ci perdiamo per il mondo
ci torniamo ad incontrar
Così ci riconosciamo
Già guardandoci da lontano,
per questi versi che cantiamo
semi d'immensità.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ed in noi i nostri morti
perché nessuno rimanga indietro.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar
e una bellissima sorella
che si chiama
Libertà.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar,
nella valle, in montagna,
nella pianura o sul mar.
Ognuno con il suo lavoro
con i suoi sogni ognuno,
con la speranza davanti,
e i ricordi alle spalle.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar.
Gente dalle mani calde
perché son dell'amicizia
con un pianto che è da piangere
e una preghiera da pregar,
con un orizzonte aperto,
che è sempre un po' più in là,
ma con la forza per cercarlo
con tenacia e volontà,
quando sembra più vicino
e quando si allontana più,
io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ci perdiamo per il mondo
ci torniamo ad incontrar
Così ci riconosciamo
Già guardandoci da lontano,
per questi versi che cantiamo
semi d'immensità.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ed in noi i nostri morti
perché nessuno rimanga indietro.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar
e una bellissima sorella
che si chiama
Libertà.
inviata da Renato Circoforum Curci - 21/10/2019 - 17:39
Lingua: Italiano
Versione modificata cantabile di Renato Curci
LOS HERMANOS
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar,
nella valle, in montagna,
nella pianura o sul mar.
Ognuno con il suo lavoro
con i suoi sogni ognuno,
con la speranza davanti,
e alle spalle i ricordi.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco più a contar.
Gente dalle mani calde
perché son dell'amicizia
con un pianto che è da piangere
e una preghiera da pregar, finalmente
con un orizzonte aperto,
che sta sempre un po' più in là,
ma con la forza per cercarlo
con tenacia e volontà,
quando sembra più vicino
e quando si allontana sempre un po’ di più,
io ho così tanti fratelli
che non riesco più a contar.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ci perdiamo per il mondo
ma ci torniamo ad incontrar
Così ci riconosciamo
guardandoci già da lontano,
per questi versi che cantiamo
semi d'immensità.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ed in noi i nostri morti
perché nessuno rimanga indietro.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar
e una bellissima sorella
che si chiama
Libertà.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar,
nella valle, in montagna,
nella pianura o sul mar.
Ognuno con il suo lavoro
con i suoi sogni ognuno,
con la speranza davanti,
e alle spalle i ricordi.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco più a contar.
Gente dalle mani calde
perché son dell'amicizia
con un pianto che è da piangere
e una preghiera da pregar, finalmente
con un orizzonte aperto,
che sta sempre un po' più in là,
ma con la forza per cercarlo
con tenacia e volontà,
quando sembra più vicino
e quando si allontana sempre un po’ di più,
io ho così tanti fratelli
che non riesco più a contar.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ci perdiamo per il mondo
ma ci torniamo ad incontrar
Così ci riconosciamo
guardandoci già da lontano,
per questi versi che cantiamo
semi d'immensità.
Così continuiamo andando
Con un po' di solitudine
ed in noi i nostri morti
perché nessuno rimanga indietro.
Io ho così tanti fratelli
che non riesco a contar
e una bellissima sorella
che si chiama
Libertà.
inviata da Renato Curci - 21/10/2019 - 18:53
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(Maria Cristina)
La canzone, che compare nel disco del 1969 intitolato "Preguntan de donde soy", fu scritta da Yupanqui durante il suo lungo soggiorno in Europa (Spagna e Francia) cominciato nel 1967.
Era suo preciso intento cantare della necessaria unità dei popoli del Latinoamerica nella lotta contro i regimi autoritari e le sanguinarie dittature che proprio a partire dalla decade dei 60 infestarono il continente.
La grande cantante brasiliana Elis Regina interpretò "Los hermanos" in uno dei suoi dischi più famosi, "Falso Brilhante", pubblicato nel 1976, in piena dittatura militare...
(Bernart)