O Virano, o Mario Virano, ingrassato dal ceto romano,
tu coi soldi c’hai preso la mano, ci hai già rotto abbastanza i coglion.
T’ l’as mai dit parei, t’ l’as mai fait parei,
t’ l’as mai dit, t’ l’as mai fait, t’ l’as mai dit parei,
t’ l’as mai dilu: si si, t’ l’as mai falu: no no
tutto questo salvarti non può.
Ti ricordi quand’eri compagno e la mano stringevi nel pugno?
Ora invece nei soldi fai il bagno, speriam presto tu possa annegar.
Ti ricordi quand’eri alla SITAF, tra tangenti, mafiosi e cemento?
Era proprio per te un bel momento, quanta strada hai già fatto da allor.
Ora adesso sei amico di Bresso e prepari le compensazioni,
anche se spargerai dei milioni, tu la lotta comprar non potrai.
Ora tu fai il moderatore, ma ti piace restare al potere
tra denaro, prestigio e dovere, ma chi credi di poter fregar.
Tu presiedi un Osservatorio e proponi tante discussioni
mentre intanto t’arraffi i milioni, sei davvero un gran porcaccion.
Con astuzia tu vuoi dialogare, per tramare alle nostre spalle,
ti facciamo veder noi le stelle se ti azzardi in Valsusa a venir.
Commissario tu sei diventato di un progetto ormai disgraziato,
il tuo tempo ormai è passato e rassegna le tue dimission.
La Valsusa il TAV non lo vuole e l’ha già dimostrato al Seghino
spinte in faccia al celerino, con l’inganno soltanto passò.
Ti ricordi la fuga ingloriosa delle truppe sui prati occupati?
Noi da allora non siamo cambiati, sarà düra per te riprovar.
Se Pisanu ci ha rotto le teste, tu Virano ci hai rotto i coglioni
per canaglie e vecchi cialtroni in Valsusa più posto non c’è.
tu coi soldi c’hai preso la mano, ci hai già rotto abbastanza i coglion.
T’ l’as mai dit parei, t’ l’as mai fait parei,
t’ l’as mai dit, t’ l’as mai fait, t’ l’as mai dit parei,
t’ l’as mai dilu: si si, t’ l’as mai falu: no no
tutto questo salvarti non può.
Ti ricordi quand’eri compagno e la mano stringevi nel pugno?
Ora invece nei soldi fai il bagno, speriam presto tu possa annegar.
Ti ricordi quand’eri alla SITAF, tra tangenti, mafiosi e cemento?
Era proprio per te un bel momento, quanta strada hai già fatto da allor.
Ora adesso sei amico di Bresso e prepari le compensazioni,
anche se spargerai dei milioni, tu la lotta comprar non potrai.
Ora tu fai il moderatore, ma ti piace restare al potere
tra denaro, prestigio e dovere, ma chi credi di poter fregar.
Tu presiedi un Osservatorio e proponi tante discussioni
mentre intanto t’arraffi i milioni, sei davvero un gran porcaccion.
Con astuzia tu vuoi dialogare, per tramare alle nostre spalle,
ti facciamo veder noi le stelle se ti azzardi in Valsusa a venir.
Commissario tu sei diventato di un progetto ormai disgraziato,
il tuo tempo ormai è passato e rassegna le tue dimission.
La Valsusa il TAV non lo vuole e l’ha già dimostrato al Seghino
spinte in faccia al celerino, con l’inganno soltanto passò.
Ti ricordi la fuga ingloriosa delle truppe sui prati occupati?
Noi da allora non siamo cambiati, sarà düra per te riprovar.
Se Pisanu ci ha rotto le teste, tu Virano ci hai rotto i coglioni
per canaglie e vecchi cialtroni in Valsusa più posto non c’è.
envoyé par adriana - 28/4/2007 - 10:00
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Testo ripreso da “Canta che non passa”(il TAV)
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