Al lunedì Lunardi non permette
che il valsusino lui vada a lavorar. larillalà trullalà
Martedì poi c’è da presidiare
per tutta la giornata non vado a lavorar. larillalà trullalà
Di mercoledì si sale su al Seghino,
c’è il celerino che vuole farsi bello,
proprio per quello non posso lavorar. larillalà trullalà
Arriva giovedì, è sciopero generale
lascio il presidio e vado a sfilar. larillalà trullalà
Venerdì poi è il giorno del bastone
lo stato carogna ci viene a sgomberar. larillalà trullalà
Sabato perciò di nuovo barricate
per due giornate non vado a lavorar. larillalà trullalà
Domenica infine c’è la liberazione
giù la recinzione, il TAV non passerà. larillalà trullalà
Arriva Lunardi, è tutto arrabbiato
brutto sfaccendato, il TAV lo si farà. larillalà trullalà
Ohi che mi scusi ministro Pisanu
col manganello in mano il TAV non passerà. larillalà trullalà
Io sono un valsusino e poco me ne importa
vadan sulla forca Prodi e Berluscon.
che il valsusino lui vada a lavorar. larillalà trullalà
Martedì poi c’è da presidiare
per tutta la giornata non vado a lavorar. larillalà trullalà
Di mercoledì si sale su al Seghino,
c’è il celerino che vuole farsi bello,
proprio per quello non posso lavorar. larillalà trullalà
Arriva giovedì, è sciopero generale
lascio il presidio e vado a sfilar. larillalà trullalà
Venerdì poi è il giorno del bastone
lo stato carogna ci viene a sgomberar. larillalà trullalà
Sabato perciò di nuovo barricate
per due giornate non vado a lavorar. larillalà trullalà
Domenica infine c’è la liberazione
giù la recinzione, il TAV non passerà. larillalà trullalà
Arriva Lunardi, è tutto arrabbiato
brutto sfaccendato, il TAV lo si farà. larillalà trullalà
Ohi che mi scusi ministro Pisanu
col manganello in mano il TAV non passerà. larillalà trullalà
Io sono un valsusino e poco me ne importa
vadan sulla forca Prodi e Berluscon.
inviata da adriana - 28/4/2007 - 09:55
adriana - 27/2/2012 - 10:43
Solution
di Alessandro Robecchi
In attesa che del massiccio piano di risparmi (spending review) si lamentino i ceti deboli colpiti dalla stangata (pounding), registriamo le rimostranze di Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie (rails). I suoi 850 mila euro annui non si toccano, ammonisce, altrimenti se ne va. Insomma, niente scherzi (jokes): lui gestisce un’impresa grossa e complicata, non esiste che guadagni di meno, anzi è pronto ad andare all’estero (go abroad).
Nell’ambito di una amichevole composizione del conflitto, urge trovare una soluzione. Proposta: a Mauro Moretti si potrebbe tagliare lo stipendio pur garantendogli una vita da ricco (rich). Basterebbe integrare il suo salario con un centesimo per ogni volta che un pendolare italiano ha un caro pensiero per lui (fuck).
di Alessandro Robecchi
In attesa che del massiccio piano di risparmi (spending review) si lamentino i ceti deboli colpiti dalla stangata (pounding), registriamo le rimostranze di Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie (rails). I suoi 850 mila euro annui non si toccano, ammonisce, altrimenti se ne va. Insomma, niente scherzi (jokes): lui gestisce un’impresa grossa e complicata, non esiste che guadagni di meno, anzi è pronto ad andare all’estero (go abroad).
Nell’ambito di una amichevole composizione del conflitto, urge trovare una soluzione. Proposta: a Mauro Moretti si potrebbe tagliare lo stipendio pur garantendogli una vita da ricco (rich). Basterebbe integrare il suo salario con un centesimo per ogni volta che un pendolare italiano ha un caro pensiero per lui (fuck).
daniela -k.d.- - 25/3/2014 - 12:17
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Testo ripreso da “Canta che non passa”(il TAV)
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