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Il nemico

Post-CSI
Lingua: Italiano


Post-CSI

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2015
Breviario Partigiano 1945-2015
breviario

Testo: Massimo Zamboni
Musica: Massimo Zamboni, Francesco Magnelli, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo
Ma io ho visto i morti sconosciuti, i morti repubblichini. Sono questi che mi hanno svegliato. Se un ignoto, un nemico, diventa morendo una cosa simile, se ci si arresta e si ha paura a scavalcarlo, vuol dire che anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una voce a questo sangue, giustificare chi l’ha sparso. Guardare certe morti è umiliante. Non sono più faccenda altrui; non ci si sente capitati sul posto per caso. Si ha l’impressione che lo stesso destino che ha messo a terra quei corpi, tenga noialtri inchiodati a vederli, a riempircene gli occhi. Non è paura, non è la solita viltà Ci si sente umiliati perché si capisce – si tocca con gli occhi – che al posto del morto potremmo essere noi: non ci sarebbe differenza, e se viviamo lo dobbiamo al cadavere imbrattato. Per questo ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione. Io non credo che possa finire. Ora che ho visto cos'è la guerra, cos'è la guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: - E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? - Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero.*

Dimmi madre l'onda e la tempesta ed il tuono,
ferma madre non tornare dentro.
Dimmi padre avrò sul capo mio il tuo perdono
o dovrò padre mio tornare indietro.

Dimmi madre lunga e retta via o solo il fuoco,
madre dimmi spegnerà il lamento.
Dimmi padre conta più l'onore dell'oro,
padre conta più dell'abbondanza.

Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città.

Credi madre stanca è la bellezza del suono,
Credi madre gonfia l'arroganza
credi padre il giorno nuovo porta condono
porta padre mio solo tormento.

Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città,
Il nemico è penetrato nella mia città.
* Cesare Pavese, La Casa in collina

inviata da Dq82 - 29/12/2018 - 17:38


Versione di Massimo Zamboni

dall'album collettivo Nella notte ci guidano le stelle. (Canti per la Resistenza), vincitore della targa Tenco 2023 come "miglior opera collettiva"

Dq82 - 10/7/2023 - 10:59




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