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La rosa nera

Gigliola Cinquetti
Lingua: Italiano


Gigliola Cinquetti

Lista delle versioni e commenti


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(1967)

di Pace-Panzeri-Pilat

La Rosa Nera


Il giallo comincia quando una voce alla radio annuncia La rosa nera durante la "vetrina" del Disco Per L’Estate. La voce di Gigliola Cinquetti elenca una serie di disgrazie tipo: hanno distrutto il nido ad una rondine, hanno gettato un sasso fin lassù, hanno tagliato le ali ad una farfalla, hanno gettato inchiostro in un torrente e catastrofi di questa portata, per concludere rassicurante che una rosa di sera non diventa mai ne-e-ra.


La rosa nera

Anche volendo, ma quando mai si è vista una rosa nera? Poi, non contenta visto che forse era stata un po’ troppo rassicurante, conclude con fare in stile Cassandra: "finché la terra non scoppierà".
Come è possibile che una rosa di sera non diventi mai nera? E’ un dubbio che arrovella tutti gli italiani, a partire dai floricoltori. E meno male che il maestro Mario Panzeri, uno degli autori di questo capolavoro, è un notissimo pollice verde. Erano famose in tutta Milano le sue serre sperimentali dove faceva nascere orchidee rare. Il coautore Daniele Pace afferma che nel Corano c’è un verso quasi uguale al quale si sarebbe ispirato.
Ma infine cosa significa questa canzone? Che nonostante il male del mondo la speranza non può e non deve morire, proprio come una rosa, che quando scende il buio non cambia di certo il suo colore.

La rosa nera

La rosa nera era una canzone studiata a tavolino per risollevare le sorti di una cantante che, complice la sua idiosincrasia per le esibizioni dal vivo, stava per finire nel dimenticatoio. Gigliola Cinquetti, dopo il boom iniziale al Sanremo 1964, non ha mai trovato un brano che l’abbia riportata in classifica.
La distanza dal pubblico "vero", quello degli spettacoli in piazza, nei locali da ballo e nei teatri, quello delle serate che ha sempre rifiutato di fare (eccesso di timidezza? repertorio inadeguato? limitate capacità vocali?) ha impedito a Gigliola di diventare un animale da palcoscenico, come Morandi, ad esempio, o la Pavone.

La rosa nera

Tre anni senza un disco tra i più venduti (se si esclude una tiepida accoglienza dopo la vittoria al Sanremo 1966 con Dio, come ti amo) per una cantante giovane sono davvero troppi. Un altro passo falso e la Cinquetti probabilmente avrebbe dovuto dire addio alla sua carriera.
Adesso, pur avendo soltanto venti anni, la Cinquetti rischia di rimanere imprigionata in un personaggio che non piace affatto ai ragazzi che sono i maggiori acquirenti di dischi. Ecco quindi l’industria discografica che reinventa per la terza volta il personaggio Cinquetti: dopo la fase casta e pura degli esordi, si era passati alla fase sofisticata La bohéme, Dommage), ed ora ecco la Cinquetti di protesta, ma dosando il cocktail con cura, in modo da non perdere i vecchi ammiratori, compagni dell’oratorio.
Un bel saggio di fredda escalation industriale. O la va o la spacca. E fortunatamente per lei, va. Seconda al Disco Per L’Estate, entra subito in classifica.
(Christian Calabrese, da Hit Parade Italia)
Una rosa di sera
non diventa mai nera.
Hanno distrutto il nido ad una rondine
hanno gettato un sasso fin lassù
hanno tagliato le ali a una farfalla
e la farfalla non si muove più.
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me.
Ma una rosa di sera
non diventa mai nera

Hanno portato un uomo alla frontiera
e da quel giorno non si è visto più
hanno gettato inchiostro nel torrente
e nel torrente non si vede più.
Stanno cambiando il mondo, stanno uccidendo me.
Ma una rosa di sera
non diventa mai nera.

E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va
finchè la terra non scoppierà.
E tutto va, e tutto va...

inviata da Silva - 25/4/2007 - 12:14


E' una canzone che mi è sempre piaciuta, non capisco (malgrado il successo avuto a suo tempo) come non sia stata piu' riproposta anche dalla stessa Gigliola in tempi più recenti; il tema anticipava i problemi che da qualche anno ci assillano (é davvero forse una delle prime canzoni 'ecologiche'): inquinamento, guerre e disordini. Musicalmente poi è una canzone valida ed equilibrata. A parte il ritmo gradevole, l'inizio un po' drammatico con quel coro maschile, da' un impatto suggestivo, cupo, di un certo effetto insomma. L'arrangiamento (di Franco Monaldi) è molto efficace...Se la Cinquetti dovesse fare un remake o qualcun altro al posto suo, consiglio di non stravolgere troppo la versione originale. Ciao a tutti

Giuseppe - 13/7/2007 - 16:36


Peccato quel ritornello un po' idiota che guasta tutto, il testo sarebbe interessante senza "e tutto va"

Luigi - 18/9/2013 - 17:32


É uno dei testi più idioti che abbia mai letto

Gianni - 1/2/2015 - 19:39


Quello di Gianni è uno dei contributi più inutilmente idioti che io abbia mai letto.

B.B. - 1/2/2015 - 20:02


scusate, si potrebbero togliere le canzoni inutili da questo sito?

red - 2/2/2015 - 12:20


Scusa red, potresti evitare i tuoi inutili interventi su questo sito?

Bernart Bartleby - 2/2/2015 - 15:23


un'altra (inutile richiesta)
si potrebbero evitare i commenti del secondo e terz'ordine?
grazie mille

red - 2/2/2015 - 19:55


Esigentino lui! Vuole solo canzoni e commenti di prim'ordine!
Scusa red, e cominciare a darti da fare un pochetto anche tu?

Bernart Bartleby - 2/2/2015 - 20:53


Riprendo dalla pagina "chi siamo" :

"L'unica caratteristica che questa canzone deve soddisfare è che sia contro la guerra".

per i commenti del secondo ordine, puoi intendere, per analogia matematica, i commenti ai commenti.
per terz'ordine, i commenti ai commenti dei commenti...

un'altra idea, non so se applicabile, è quella che per rendere poco o niente accessibile un'informazione sulla rete internet, era quella di "seppellirla" sotto valanghe di altre notizie e informazioni analoghe.

per l'nserzione di altre canzoni, mi sembra che ce ne siano già anche troppe. Comunque, da parte mia, proporrei "dolcenera" di fabrizio deandre'. Ti va bene?

red - 2/2/2015 - 23:56


Tsk tsk. I nostri amici Gianni e Red vorrebbero la vita un po' troppo comoda. Poiché la storia delle "canzoni inutili" la hanno tirata fuori loro, però, sarebbe bene che ci segnalassero quelle che, a loro parere, lo sono; si diano dunque da fare analizzando una ad una tutte le 22.861 pagine di questo sito senza accanirsi esclusivamente sulla povera Gigliola Cinquetti. Saluti.

Riccardo Venturi - 3/2/2015 - 01:35


una contro-domanda
quante e quali sono le canzoni senza "percorso" associato?

red - 3/2/2015 - 09:30


Esistono delle statistiche accessibili dalla homepage che possono soddisfare ogni tipo di curiosità e dato numerico riguardo al sito, e sono liberamente consultabili. Saluti!

CCG/AWS Staff - 3/2/2015 - 11:39


però non ho trovato la informazione che cercavo. del resto le canzoni prive di "percorso" (come quella che ospita questi commenti) sono più a rischio, nel caso l'amministrazione del sito volesse prendere in considerazione la proposta di eliminazione.
quindi:
- se l'operazione di cancellazione (per motivi di "pulizia", alleggerimento, etc. e anche di rispetto del lavoro dei collaboratori) è ammessa si può valutare il significato di "utile" e "inutile" applicato alle canzoni.
- in caso contario, amici come prima.
Saluti contraccambiati.

red - 3/2/2015 - 12:11


Crediamo che il concetto di "utilità" e "inutilità" sia, per forza di cose, del tutto soggettivo. Del resto, moltissime canzoni non fanno parte di un percorso solo perché ancora un percorso apposito non è stato proposto e/o studiato; ma niente impedisce che lo sia in un futuro (la maggior parte dei percorsi si sono formati nel tempo esattamente in questo modo). Data la soggettività della questione, abbiamo sempre in mente che una canzone ritenuta "inutile" da qualcuno possa invece esserlo per qualcun altro; in pratica, per questi motivi non si tratta certamente di un criterio che adottiamo per l'inserimento di una data canzone (dato che sfugge ad ogni categorizzazione: per esempio, in una pinacoteca sarannò ospitate opere "inutili" e "utili" a seconda della sensibilità dei curatori, dei visitatori ecc.) Bisognerebbe poi chiarire che cosa sia, per ognuno di noi, l' "utilità" e la conseguente "inutilità": ad esempio, crediamo che anche il testo più banale possa comunque testimoniare un dato momento, un'atmosfera, un "trend" periodico, qualsiasi cosa. C'è poi da dire che, in generale, la cancellazione di una pagina in questo sito è un provvedimento rarissimo e molto grave (dal suo inizio, le pagine cancellate si contano sulle dita di una mano, a meno che non siano state integrate in altre pagine più cospicue). Saluti ancora, con la speranza di aver fornito tutte le spiegazioni necessarie.

CCG/AWS Staff - 3/2/2015 - 12:46


Scusa red, sei un troll o sei solo stupido?

Perchè mai l'amministrazione dovrebbe prendere in esame l'eventualità di eliminare canzoni di cui è stata già valutata l'ammissibilità?
E perchè dovrebbero essere "inutili" le canzoni fuori percorso?

E perchè le pulizie non le vai a fare a casa tua, buttando via tutte le cose inutili che preferisci?

Detto più semplicemente: perchè continui a scassare il cazzo su queste pagine? La Rete è grande: vai da un'altra parte a trovare siti più consoni alle tue manie di pulizia e perfezione.

Cordialmente

Bernart Bartleby - 3/2/2015 - 13:19


Scusa amico, sei un troll o sei solo stupido?

Perchè mai l'amministrazione non dovrebbe prendere in esame l'eventualità di eliminare canzoni di cui è stata già, magari superficialmente, valutata l'ammissibilità?

E perchè non posso chiedere qualcosa a questo sito, dal momento che si è assunto l'onere di rispetto e serietà, stante la sua ragion d'essere?

Detto più semplicemente: perchè continui a scassare il cazzo su queste pagine? La Rete è grande: vai da un'altra parte a trovare siti più consoni alle tue manie di pulizia e perfezione.

Cordialmente

red - 3/2/2015 - 13:46


Vorremmo far presente al sig. Red che il sig. Bernart Bartleby è un collaboratore storico e attivissimo di questo sito, e che gli dobbiamo decine e decine di pagine; così per inquadrare meglio la cosa. Riteniamo altresì che il prosieguo della discussione, se ci sarà, debba avvenire con maggiore calma e cortesia, e con rispetto delle opinioni di tutti. Uno dei motivi per i quali questo sito, tra i pochissimi in tutta la Rete, non ha ceduto ai cosiddetti "social networks", è proprio per non trasformarlo in uno dei soliti "agoni virtuali" che lasciano il tempo che trovano.

Qualsiasi criterio di inserimento è opinabile, ma senz'altro rifiutiamo l'accusa di "superficialità". Poiché siamo coloro che facciamo questo sito, peraltro senza nessun tipo di remunerazione e senza accettare alcun tipo di pubblicità al suo interno (come è facilmente riscontrabile), riteniamo altresì che i nostri criteri siano certamente soggetti a critiche, ma che essi sono comunque sovrani.

Le critiche, ripetiamo, sono sempre bene accette ma debbono essere motivate per essere prese in considerazione. Ancora, ad esempio, non abbiamo ben capito che cosa il sig. Red intenda esattamente per "utilità" e "inutilità" di una data pagina (testo, brano, canzone, commento), sempre tenendo presente l'estrema e forzata soggettività di tale questione. Qualora venisse tirata in ballo l' "oggettività", questa sarebbe disgraziatamente simile ad una forma di razzismo, perché passare dall' "inutilità" (o "utilità") oggettiva di un espressione del pensiero umano (quale è anche il testo apparentemente più banale) all'inutilità o utilità di un essere umano tout court, è un brevissimo passo.

La critica del sig. Red dovrà quindi essere pienamente motivata affinché possa essere presa in considerazione sia pur minima; ad esempio, il sig. Red chiarisca diffusamente perché considera questa canzone "inutile". Solo così riteniamo che la discussione possa continuare in maniera...utile. Altrimenti si tratta soltanto di un divertissement ozioso, e qualora lo riscontrassimo non esiteremmo nemmeno un secondo a bloccare i commenti. Cordiali saluti.

CCG/AWS Staff - 3/2/2015 - 14:36


Se ci sono tre categorie di persone che mi mandano fuori dai gangheri, beh, sono i detrattori di Gigliola Cinquetti, quelli che non amano Màicol Gècson e quelli che dicono e fanno cose inutili convinti che siano fondamentali, ovvero giusto per il gusto di rompere la minkia altrui...
Così ho deciso di valorizzare questa pagina dedicata ad un’immortale canzone di una delle artiste italiane più amate di sempre, una cantante che ha fatto la Storia della Musica e che non merita di vedersi vituperata da qualche inutile sbarbo tronfio e presuntuoso che non sa nulla nè di sè nè della vita nè, tanto meno, delle CCG/AWS.

La splendida Gigliola Cinquetti, ugola d’oro e sex symbol intramontabile.
La splendida Gigliola Cinquetti, ugola d’oro e sex symbol intramontabile.


(la scheda contribuita da BB è stata riportata nel commento introduttivo)

Bernart Bartleby - 3/2/2015 - 19:38


Ugola d'oro, sex symbol e ultimamente capace di cantare addirittura Brassens (La Légende de la Nonne) e neanche male. Guardate il video sopravvolando su alcuni personaggi che popolano il palco e la platea... Gigliola forever!

Lorenzo - 3/2/2015 - 20:12


Premetto che la mia concittadina Cinquetti non mi ha mai interessato, ogni tanto è stata citata nelle conversazioni perchè era compagna di classe di Grazia De Marchi con la quale ho invece condiviso varie esperienze di musica popolare e canzone d'autore. Vorrei però contribuire a questa pagina perchè la suddetta Gigliola, forse non tutti lo sanno, nel 1965 ha inciso un 45 giri contenente una canzone di Ciampi (composta assieme al fratello Roberto e al maestro Gianfranco Monaldi) e precisamente "Ho bisogno di vederti". Tra l'altro, è questa l'unica di Piero ad essere stata incisa in quattro lingue e precisamente: in francese con il titolo "Dans l'église de lumière", in tedesco "Ich Muss Immer an Dich denken e in spagnolo "Necesito verte" per il mercato boliviano, colombiano e messicano. Con questo pezzo la Cinquetti, tra il 28 e il 30 gennaio di quell'anno in eurovisione dal Casinò Municipale, si piazzò quarta in gara e quella sarà anche l'unica volta che Ciampi parteciperà come autore a festival (con lo pseudonimo Ramsete). Lo stesso pezzo è stato utilizzato anche nella colonna sonora del film "Dio come ti amo" del 1966 diretto da Miguel Iglesias, nel quale Gigliola era fra i protagonisti. Questa canzone fu incisa in quell'anno anche da altri interpreti, oltre che dal suo autore Piero Ciampi: Connie Francis (con cui era accoppiata la Cinquetti al Sanremo '65), Wilma Goich, Barbara Dan, Graziella Caly, Ornella Bazzini, Riccardo Vantellini (in una versione solo strumentale), Memo Remigi, Susy, Franciska (in spagnolo, col titolo "Tengo ganas de verte"), Laura Casati. In quegli anni era usanza delle case discografiche di ripubblicare le canzoni che avevano partecipato a Sanremo facendole incidere ai cantanti della propria scuderia e la Ricordi non faceva eccezione.

Flavio Poltronieri - 3/2/2015 - 21:40


Grazie Flavio, come sempre.


Gigliola Cinquetti, "Ho bisogno di vederti", Sanremo 1965, di Piero e Roberto Ciampi, con l'orchestra di Franco Monaldi e i cori dei 4+4 di Nora Orlandi

Bernart Bartleby - 3/2/2015 - 22:33


Nonché "Il condor"!!! : P

krzyś - 3/2/2015 - 23:20


Lorenzo ha scritto nel 2015 "ultimamente capace di cantare addirittura Brassens", ma io l'ho letto solo oggi. No, la Cinquetti cantava Brassens già nel 1964. Il suo primo album si apre proprio con una sua canzone, "Il suffit de passer le pont" con il testo di Daniele Pace, pubblicata il mese prima su 45 giri.

Siamo a giugno 1964, la Cinquetti è la prima in assoluto a cantare Brassens in italiano, visto che la prima canzone che incide De Andrè, "Delitto di paese" (Assassinat) è dell'anno dopo, dicembre 1965/ E se vogliamo continuare con la Cinquetti interprete dei cantautori, nel 1965 ha portato una canzone di Jannacci, questa Sfiorisci bel fiore, a essere diffusa in tutto il mondo. E nel 1967 tenta (senza riuscirci) di portare a Sanremo una canzone di Francesco Guccini, che comunque pubblica su 45 giri, Una storia d'amore

Se il pubblico, nonostante ciò, di quegli anni ricorda solo "Non ho l'età" la colpa è dell'artista oppure qualche responsabilità ce l'ha anche il grande pubblico, spesso disattento?

Vito Vita - 26/1/2022 - 16:08




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