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Zé do Caroço

Leci Brandão
Language: Portuguese


Leci Brandão

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Related Songs

História pra ninar gente grande
(Estação Primeira de Mangueira)


[1978]
Parole e musica di Leci Brandão
Nel suo album "Leci Brandão" pubblicato nel 1985

Leci Brandão

José Mendes da Silva è vissuto in una favela di Rio de Janeiro, o Morro do Pau da Bandeira. Credo di mestiere abbia fatto il vigile urbano, ma andò in pensione molto presto per via del suo stato di salute. Soffriva infatti di una malattia che gli causava grossi lividi sul corpo, tanto da meritarsi il suo soprannome, Zé do Caroço, dove caroço sta per livido, botta.
Ma per tutta la vita – è morto nel 2000 - Zé do Caroço le botte le prese soprattutto dalla polizia, perchè lui dalla sua casa del Morro do Pau da Bandeira conduceva una personale ed originale battaglia contro la dittatura e per svegliare la coscienza della sua gente, addormentata dalla repressione e dalle telenovelas. Così, proprio negli orari in cui la tv trasmetteva gli sceneggiati più seguiti, Zé do Caroço, si attaccava ad un microfono collegato ad un grosso altoparlante e informava gli abitanti, sulle notizie più importanti, sulle nefandezze del governo e spronava tutti al risveglio e all'azione. Inutile dire che dopo le emissioni non era infrequente una visitina della polizia, a seguito della quale i lividi sul corpo di Zé do Caroço aumentavano...



Leci Brandão scrisse questo brano nel 1978 ma la sua casa discografica, la Polydor, non volle pubblicarlo. La censura finì solo nel 1985, con la fine del regime...
Lelelelê Lelelelelelelelelê
Lelelelê Lelelelelelelelelê

No serviço de auto-falante
Do morro do Pau da Bandeira
Quem avisa é o Zé do Caroço
Que amanhã vai fazer alvoroço
Alertando a favela inteira

Como eu queria que fosse em Mangueira
Que existisse outro Zé do Caroço (Caroço, Caroço)
Pra dizer de uma vez pra esse moço
Carnaval não é esse colosso
Nossa escola é raiz, é madeira

Mas é o Morro do Pau da Bandeira
De uma Vila Isabel verdadeira
O Zé do Caroço trabalha
O Zé do Caroço batalha
E que malha o preço da feira

E na hora que a televisão brasileira
Distrai toda gente com a sua novela
É que o Zé põe a boca no mundo
Ele faz um discurso profundo
Ele quer ver o bem da favela

Está nascendo um novo líder
No morro do Pau da Bandeira
Está nascendo um novo líder
No morro do Pau da Bandeira
No morro do Pau da Bandeira
No morro do Pau da Bandeira

Lelelelê Lelelelelelelelelê
Lelelelê Lelelelelelelelelê...

Contributed by Bernart Bartleby - 2018/10/12 - 17:39



Language: Italian

Traduzione italiana / Tradução italiana
Italian translation / Traduction italienne
Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi
13-10-2018 10:36

Due parole del traduttore. Prima di tutto, un “bentornato” a Bernart Bartleby, che non si vedeva da un po' sul sito. La traduzione è costellata di note: inutile dire che il portoghese brasiliano è, oramai, un'altra lingua rispetto al portoghese lusitano, e che il brasiliano carioca di Rio è pure un'altra cosa rispetto alle varianti delle altre regioni dell'immenso paese. Bene ha fatto Bernart a postare questa canzone, proprio in un momento in cui anche il Brasile sembra avviarsi di fatto a una nuova dittatura eleggendo il fascista Bolsonaro. Non solo fascista, ma esponente di tutta quella galassia di chiese e chiesette “evangeliche”, predicatori e sette che stanno imperversando nell'America Latina. “La censura finì solo nel 1985 con la fine del regime”, conclude Bernart nella sua introduzione: e il Brasile, nell'anno di grazia e disgrazia 2018, verso un nuovo regime si sta avviando tra vangeli, vangelini, bibbie, razzismo, omofobia, militari, prediche televisive, polizie e telenovelas.
ZÉ DO CAROÇO

Lelelelê Lelelelelelelelelê
Lelelelê Lelelelelelelelelê [1]

Nel servizio di altoparlante [2]
Della collina del Pau da Bandeira [3]
Quello che avvisa è Zé do Caroço [4]
Che domani farà un bel chiasso
Avvertendo la favela [5] intera

Come vorrei che ci fosse a Mangueira, [6]
Che esistesse un altro Zé do Caroço (Caroço, Caroço)
Per dire una volta per tutte alla gente [7]
Che il carnevale non è tutta quella gran cosa, [8]
Noi siamo della scuola radicale, Madeira [9]

Ma è la sulla collina del Pau da Bandeira
Proprio a Vila Isabel [10]
Che Zé do Caroço lavora,
Che Zé do Caroço combatte
E che cerca di aggiustare le cose [11]

E è all'ora in cui la TV brasiliana
Rincoglionisce tutti con le telenovelas
Che Zé parla a tutti quanti
E fa un discorso profondo
Lui vuole vedere il bene della favela

Sta nascendo un nuovo leader
Sulla collina del Pau da Bandeira
Sta nascendo un nuovo leader
Sulla collina del Pau da Bandeira
Sulla collina del Pau da Bandeira
Sulla collina del Pau da Bandeira

Lelelelê Lelelelelelelelelê
Lelelelê Lelelelelelelelelê...
[1] Colgo l'occasione per specificare che, d'ora in avanti, no tradurrò più i vari “trallallero trallallà” dei testi, lasciandoli sempre come sono nella lingua originale.

[2] Si tratta del caro, vecchio altoparlante montato su un'automobile, con la quale si percorrono le strade per avvertire. Un'immagine comune in Italia negli anni '60 e '70: l'utilitaria che percorreva le strade del quartiere avvertendo i' popolo della grande manifestazione di protesta ecc.

[3] Morro significa “collina, altura”, e ho preferito tradurlo. Pau da Bandeira significa “Asta della bandiera”.

[4] è il più comune diminutivo di José in Brasile. Curiosa la sorte della parola caroço: dall'antichità greca alle favelas brasiliane. Propriamente, come l'omologo spagnolo carozo, significa “nòcciolo di un frutto” e deriva, attraverso il latino volgare carudium, dal greco καρύδιον [karydion], diminutivo di κάρυον [karyon] “noce”. Lo sviluppo in “botta, livido” è comune anche in Portogallo. In Brasile può significare anche “ghiandola infiammata”, “denaro, quattrini” e “papera nel parlare”.

[5] Il termine si è generalizzato nella sua forma brasiliana (“baraccopoli situata su un'altura”), ma propriamente significa: “alveare”.

[6] Mangueira (propr. “albero del mango” e anche “mangheta”; può significare anche “manicotto, tubo di raccordo” ma in questo caso è derivato da manga “manica”) è il nome del quartiere centrale di Rio de Janeiro dove abitava Leci Brandão. Nel testo postato da Bernart Bartleby il termine era riportato con l'iniziale minuscola, che è stata corretta in quanto si tratta di un toponimo.

[7] Lett. “...per dire a questo ragazzo” (moço), ma è evidente il significato generale dell'espressione, il “tipo della strada”, la “gente”.

[8] Ovvero, seguendo alla lettera il testo originale, “non è 'sto kolossal”.

[9] Leci Brandão si riferisce qui ai diversi stili di samba brasiliano. Da molti, il cosiddetto samba de raiz (“samba radicale”), detto anche Madeira (“legno”), è ritenuta la forma più pura di samba, ed anche la meno commerciale e “folkloristica”:

[10] Vila Isabel è il quartiere nord di Rio de Janeiro dove si trova la favela del Pau da Bandeira.

2018/10/13 - 10:37


Ciao Riccardo, grazie per la traduzione e le note...

Sì, sono un po' latitante di questi tempi, ho perso lo sgurz ccgiesco e ho poca voglia di stare davanti al pc...

Maperò qualche contributuccio recente lo trovi se guardi un po' indietro, sia brani in inglese che altri famosi brasiliani come questo... Chissà che non ti punga vaghezza di tradurne ancora qualcuno comesolotusaifare?!?

Saluzzi

B.B. - 2018/10/15 - 21:48


Vedrai Bernart che prima o poi mi ci metto: nel frattempo mi auguro che ti torni lo sgurz ccgiesco, anche se conosco bene la cosa e sono momenti più che normali, specie in questi ultimi rii tempi. Nel frattempo...un saluto enorme a te e allo sgurz latitante: ma sono certo che, nella sua latitanza, sta ricaricando le pile :-)

Riccardo Venturi - 2018/10/16 - 10:21


Grazie per questa dettagliatissima traduzione..

2021/11/8 - 17:18




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