Liberare uno schiavo che di esserlo non sa ancora
non capirai madame l'inno degli oppressi
Imparare a leggere ora sai ora puoi
colonizzerai quelle menti rassegnate
Rifiutare il fondo il debito alberga in noi
non dimenticare il sangue della storia
Arrivare troppo presto è come arrivar tardi
non attecchisce il seme del cambiamento
Io non dimentico le tue mani le tue parole
che non possono uccidere
Io non dimentico la tua idea di rivoluzione
c'è un mondo un mondo che non sa, non sa osare
Sopportare confini che sconvolgono i secoli
lady godi ancora della tua cima bianca?
il perdono è di Dio la giustizia degli uomini
olocausto lontano senza un giorno adatto
non capirai madame l'inno degli oppressi
Imparare a leggere ora sai ora puoi
colonizzerai quelle menti rassegnate
Rifiutare il fondo il debito alberga in noi
non dimenticare il sangue della storia
Arrivare troppo presto è come arrivar tardi
non attecchisce il seme del cambiamento
Io non dimentico le tue mani le tue parole
che non possono uccidere
Io non dimentico la tua idea di rivoluzione
c'è un mondo un mondo che non sa, non sa osare
Sopportare confini che sconvolgono i secoli
lady godi ancora della tua cima bianca?
il perdono è di Dio la giustizia degli uomini
olocausto lontano senza un giorno adatto
envoyé par Anonimo888 - 30/9/2018 - 23:36
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"Sidawa" è dedicato a Thomas Sankara, rivoluzionario leader africano del Burkina Faso, ucciso il 15 ottobre 1987 in un colpo di stato. È un brano molto duro e arrabbiato, probabilmehte il più energico di "R.E.S.".
Ondarock