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La messe au pendu

Georges Brassens
Langue: français


Georges Brassens

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brasschat
[1972]
Paroles et musique de Georges Brassens
Testo e musica di Georges Brassens
Cette chanson et la traduction sont pour Don Fulvio
Questa canzone e la traduzione sono per Don Fulvio


impiccatoEra da molto tempo che "covava" un percorso sulla pena di morte, in questo sito; da stasera è stato istituito. Vi sono già alcune canzoni, molte altre ce ne saranno. Iniziamo con questa, sicuramente uno dei capolavori di Georges Brassens. Una canzone dove, ancora una volta, c'è tutto Brassens (che di ogni forma di pena di morte fu strenuo oppositore: ne fa fede il mort à la peine de mort! di questa canzone). Tutto Brassens nei suoi slanci e nelle sue contraddizioni, nel suo "ateismo religioso", nel suo non considerare mai le istituzioni, ma i singoli. E, ancora una volta, un impiccato. E questa figura indimenticabile di prete di campagna, che "parte all'offensiva" mentre i suoi fedeli parrocchiani non hanno nessun rimorso nell'appendere un uomo ad una quercia. Non sappiamo quante volte, nella realtà, un episodio del genere sia potuto accadere. Forse qualche volta. Forse mai. Resta questa canzone. [RV]
Anticlérical fanatique
Gros mangeur d'écclésiastiques,
Cet aveu me coûte beaucoup,
Mais ces hommes d'Eglise, hélas !
Ne sont pas tous des dégueulasses,
Témoin le curé de chez nous.

Quand la foule qui se déchaîne
Pendit un homme au bout d'un chêne
Sans forme aucune de remords,
Ce ratichon fit scandale
Et rugit à travers les stalles,
"Mort à toute peine de mort!"

Puis, on le vit, étrange rite,
Qui baptisait les marguerites
Avec l'eau de son bénitier
Et qui prodiguait les hosties,
Le pain bénit, l'Eucharistie,
Aux petits oiseaux du moutier.

Ensuite, il retroussa ses manches,
Prit son goupillon des dimanches
Et, plein d'une sainte colère,
Il partit comme à l'offensive
Dire une grand' messe exclusive
A celui qui dansait en l'air.

C'est à du gibier de potence
Qu'en cette triste circonstance
L'Hommage sacré fut rendu.
Ce jour là, le rôle du Christ(e),
Bonne aubaine pour le touriste,
Etait joué par un pendu.

Et maintenant quand on croasse,
Nous, les païens de sa paroisse,
C'est pas lui qu'on veut dépriser.
Quand on crie "A bas la calotte"
A s'en faire péter la glotte,
La sienne n'est jamais visée.

Anticléricaux fanatiques
Gros mangeur d'écclésiastiques,
Quand vous vous goinfrerez un plat
De cureton, je vous exhorte,
Camarades, à faire en sorte
Que ce ne soit pas celui-là.

envoyé par Riccardo Venturi - 21/4/2007 - 23:11




Langue: italien

Versione italiana di Riccardo Venturi
20 aprile 2007
dal newsgroup it.fan.musica.guccini
LA MESSA DELL'IMPICCATO

Da anticlericale fanatico,
da enorme mangiapreti
mi costa assai 'sta confessione:
ma questi uomini di chiesa
non sono tutti degli stronzi,
ne fa fede il parroco di qui.

Quando la folla si scatena
e impicca un uomo a una quercia
senza provare alcun rimorso,
quel topastro fece scandalo
e ruggì tra gli scanni del coro,
"Morte a ogni pena di morte!"

Poi lo si vide, strano rito
a battezzar le margherite
con l'acqua dell'acquasantiera
e a distribuir le oste,
il pane santo, l'Eucarestia
agli uccellini del monastero.

E poi si rimboccò le maniche
prese l'ostensorio della domenica
e pieno di santa collera
partì come all'offensiva
a dire una messa solenne esclusiva
per quello che ballava al vento.

È a quella carne da patibolo
che, in quella triste circostanza
il sacro Omaggio fu reso.
Quel giorno là, il ruolo di Cristo,
una pacchia per i turisti,
era interpretato da un impiccato.

E adesso, quando si gracchia,
noi, i pagani della parrocchia,
non è lui che si vuole svilire.
Quando si grida "Abbasso il clero"
fino a farsi scoppiar la gola,
non è lui che si prende di mira.

Anticlericali fanatici,
enormi mangiapreti
quando vi sbaferete una còfana
di pretame, io vi esorto,
compagni, a fare in modo
che non ci sia dentro lui.

21/4/2007 - 23:29




Langue: espagnol

Versione spagnola di Eduardo Peralta
LA MISA DEL AHORCADO

Como anticlerical sin cura
Y empedernido comecuras,
Me cuesta hacer tal confesión,
Pero estos religiosos, ¡diantres!,
No son todos unos tunantes,
Al menos no el de mi Región...

Cuando la loca muchedumbre
Ahorcó un hombre sin pesadumbre
En una encina junto al mar,
Este cura, gritando fuerte
"Muerte a toda pena de muerte"
Fue por el pueblo a predicar.

Al rato, con agua bendita,
Bautizaba las margaritas
En un extraño frenesí,
Dando hostias y bendiciones
A los chincoles y gorriones
Que aterrizaban por ahí.

Y luego, bien arremangado,
Con su incensario enarbolado
Y lleno de un santo rencor,
Fue a hacer una misa exclusiva
Al que, en el aire, a la deriva,
Danzaba un baile mecedor...

A esa presa de intolerancia
En tan penosa circunstancia
El sacramento le ofreció,
Y ese día el papel de Cristo
(Turista, ten tu lente listo)
Un Colgado lo interpretó.

Y ahora cuando blasfemamos
Sus fieles en eso pensamos
Y no lo vamos a injuriar;
Pese a que gritemos con ganas
"¡Boten al tacho las sotanas!"
La suya sigue en su lugar...

Anticlericales sin cura,
Empedernidos comecuras,
Si un fraile quieren de puré
Busquen la forma, se los pido,
Que no sea el plato escogido
Este cura que les conté...

envoyé par Riccardo Venturi - 21/4/2007 - 23:35


Ma di 'sta moratoria ONU della pena di morte cosa ne pensate?
A me pare tanto come la roadmap per Kyoto 2 (che già l'espressione "roadmap" mi dà sui nervi, sarà che quella per la pace in Medioriente è lastricata di morti, quasi tutti palestinesi)... Se poi penso alle morti bianche qui da noi (anche ieri sono morti un sacco di lavoratori), o alle migliaia di migranti che affogano in silenzio nel Mediterraneo (solo ieri 200 nel golfo di Aden)... mah, 'sta moratoria sarà una bella cosa ma non so, non riesco a gioirne.

Alessandro - 19/12/2007 - 10:41


Ma moratoriàteci 'sta ceppa di minchia!

Chiedi un parere, e te lo do più che volentieri, Alessandro. Bisognerà anzi che te lo dia con parole più che inequivocabili, espresse in forma tipicamente luttazziana nel titolo. Mi sembra, ed è, l'ennesima stronzata preparata da stati, staterelli & loro rappresentanti ufficiali. La solita operaziunciella di facciata che non avrà nessunissima influenza, perdipiù approvata in un testo dichiaratemente "soft" e, soprattutto, senza nessun tipo di vincolo. Qualcosa per poter permettere a qualcuno di farsi bello, di poter dare in pasto di "contare qualcosa". Certo, ci sarà ovviamente chi dirà che "è un primo passo", chi rimprovererà ai critici di "non essere mai contenti" e via discorrendo; costoro, allora, si tengano le "moratorie" senza nessun valore pratico, ci si sciacquino le boccucce e continuino ad assistere imperterriti al lavoro del boia negli stati dove essa è applicata (i quali, beninteso, o la "moratoria" non la hanno neppure firmata, oppure più semplicemente se ne fregano altamente).

Bisognerebbe inoltre non scordarci che siamo all'ONU, quell'organismo le cui "decisioni" e "risoluzioni" sono, come è noto, rispettate alla lettera soltanto quando imposte da qualcuno. Altrimenti se ne può fare tranquillamente a meno. Ora, v'immaginate voi quelli che non sono stati capaci di fermare, ultimamente, manco una guerricciola che fosse una, i quali all'improvviso, con le "moratorie", riescono addirittura a far sospendere la pena di morte in tutti gli stati dove la si applica? Vi immaginate l'ONU che dice alla Cina: Devi moratoriare!?!? A me, mi spiace, non riesce per nulla immaginarlo. Fumo negli occhi è, e fumo negli occhi resta. Qualcosa di buono esclusivamente per i politicanti, di casa nostra e altrove. Qualcosa di buono per il faccione del Pannellone "pacifista", quello che sbava sulle moratorie e poi organizza le marce di sostegno a Israele e spreca concioni sulla giustezza dei bombardamenti NATO sulla Serbia, sull'"esportazione della democrazia" in Iraq e via discorrendo.

Si potrebbe avere una moratoria anche piccina picciò su queste facce? grazie!
Si potrebbe avere una moratoria anche piccina picciò su queste facce? grazie!


Ha più valore la sospensione effettiva della pena di morte nel New Jersey che tutte queste grandi "moratorie" fatte solo di bla bla bla. Non c'è nulla da gioire, neppure senza fare riferimento alle stragi sul lavoro o ad altre cose. La sospensione vera della pena di morte la si avrebbe soltanto con la sospensione degli assassini che la comminano. Hanno un nome. Si chiamano "stati". Saluti.

Riccardo Venturi - 19/12/2007 - 12:04


D'accordo con te, Riccardo. Ammetto di essere stato troppo cauto prima nelle mie considerazioni. 'Sta moratoria è una cazzata! Oh, l'ho detto! Ci ammazzano di guerra, ci ammazzano di lavoro, ci ammazzano perchè siamo dei disperati costretti a fuggire dalla propria terra... che ce ne facciamo di 'sta moratoria se tanto moriamo lo stesso?
Ciao

Alessandro - 19/12/2007 - 14:42




Langue: italien

Versione italiana di Beppe Chierici
Suppliche e celebrazioni (2008)
suppliche

Il prete protagonista di questa splendida canzone mi fa pensare con insistenza a Papa Francesco. Care amiche e amici Brassensiani, che ne dite se tutti insieme, noi, atei, agnostici e credenti, la dedicassimo, oggi, al nuovo Poverello d'Assisi venuto "da tanto lontano"? Chissà che un giorno non possa ascoltarla anche lui e dire in cuor suo "Grazie, fratello Brassens!"

MESSA PER UN IMPICCATO
Agnostico, miscredente
mangiapreti impenitente,
controvoglia dirò a tutti voi
che non tutti i preti sono
dei papisti e poco di buono,
fa eccezione il curato da noi.

Quando una folla scatenata
impiccò un uomo ad un'arcata,
senza rimorsi e pietà,
lui dal pulpito gridò forte
« Morte a tutte le pene di morte !
basta con questa infamità ! »

Poi partì con l'acquasantiera
e quel giorno nella brughiera
le margherite battezzò ,
poi presa l'ostia consacrata
ai passerotti della vallata
l'eucaristia lui donò.

Poi traboccante di dolore,
sacro sdegno e santo furore,
all'impiccato guardò
e partì come all'offensiva
e per lui messa in esclusiva
sotto la forca celebrò.

Quell'insolita liturgia
non fu sacrilega follia,
ma nuova cristianità,
Cristo quel dì non fu vilipeso
ma sostituito da un uomo appeso
ad un'arcata di città.

E adesso noi l'antica spocchia
dei mangiapreti della parrocchia,
quando ci va di gridar
« A morte i preti, fuoco alle chiese ! »
A quel curato del nostro paese
non ci riesce di pensar.

Agnostici, miscredenti,
mangiapreti impenitenti,
se verrà il giorno che voi
vi ingozzerete di preti arrosto
salvate almeno quel prevosto
che dice messa da noi.

envoyé par Dq82 - 29/4/2021 - 10:45




Langue: italien (Toscano Livornese)

Libero adattamento nella parlata pratese di Giovanni Bartolomei da Prato (2013)

DON FO (LA MESSA PE’ L’IMPICCATO)

Anticlerical, gran nemico
di Jahvè, sicché, icché dico,
dillo a voi mi costa, però …
Se i preti san di morte i’ lezzo,
ce n’è qualcun che ’un fa ribrezzo.
Gli è icché vi dirò di don Fo.

Quando tutta la gente bercia
pe ’mpicca’ ’n omo ’n su ’na quercia,
lui restare, no, zitt’un pò.
Dice «La pena capitale
giusta ’un è neanche ’n tribunale
se d’ammazzar Dio ci vietò.»

Poi qui’ don Fo, udite udite,
pe’ battezza’ le margherite
le annaffiò coll’acquasantiera.
E consacrata pare dia,
l’ostia, sicché l’eucaristia,
a degli uccellin di voliera.

Qui’ giorno gliene tirò, ma tanta,
con quell’asperge, d’acqua santa
che parea di Verdi i’ diesire.
Poi partì, sempre all’offensiva,
e radical mosse l’invettiva
pe’ quello che fecian morire.

«Fu della forca i’ pendaglio
de’ vostri sputi fu i’ bersaglio,
l’impiccat’è qui! È lassù!
Oggi fa, le veci di Cristo.”
Sulla quercia, cè chi l’ha visto,
a giondolon c’era Gesù.

Sicché se noi pagan si strilla
che ci vorrebbe Pancho Villa
la minaccia ’un sia pe’ don Fo.
Se cantiam bruci il Vaticano
con San Pietro e i’ Laterano
a rischio ’un sia don Fo, però …

Anticlerical mangiapreti,
chi son io pe’ detta’ divieti
ma compagni più non mi va
lo spezzatin di preti morti.
Ammazzare e’ ’un sana e torti
e l’affermo pe’ l’Ideal.

envoyé par Giovanni Bartolomei - 10/11/2022 - 00:03




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