Dove porta questo vento Samìa
regala sabbia negli occhi
fame al tuo cuore
Vorrei dirti che questo vento non cambierà
vogliono fermarlo con i muri
e indicarlo con un colore
Ma il colore lo sai, sfuggirà
in ogni viso c'è una storia
ed ogni mano ha la sua memoria
Ho visto la tua corsa Samìa
sembrava il canto di un popolo
il tuo respiro non si è arreso mai
Avevi sempre in mente il vento Samìa
cercavi un modo per toccarlo
anche se libero e testardo
Lui ti guiderà
c'è una carovana di sogni
nel nostro mare
e forse più in là....
Vorrei dirti che questo vento non cambierà
vogliono fermarlo con i muri
e indicarlo con un colore
Ma il colore lo sai, sfuggirà
in ogni viso c'è una storia
ed ogni mano ha la sua memoria
regala sabbia negli occhi
fame al tuo cuore
Vorrei dirti che questo vento non cambierà
vogliono fermarlo con i muri
e indicarlo con un colore
Ma il colore lo sai, sfuggirà
in ogni viso c'è una storia
ed ogni mano ha la sua memoria
Ho visto la tua corsa Samìa
sembrava il canto di un popolo
il tuo respiro non si è arreso mai
Avevi sempre in mente il vento Samìa
cercavi un modo per toccarlo
anche se libero e testardo
Lui ti guiderà
c'è una carovana di sogni
nel nostro mare
e forse più in là....
Vorrei dirti che questo vento non cambierà
vogliono fermarlo con i muri
e indicarlo con un colore
Ma il colore lo sai, sfuggirà
in ogni viso c'è una storia
ed ogni mano ha la sua memoria
inviata da Dq82 - 2/9/2018 - 12:21
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Samìa Yusuf Omar è una ragazza somala che sfidando intimidazioni, minacce di morte, rischi e i limiti imposti dai fondamentalismi islamici del suo paese, arrivò a correre (magrissima e con le scarpe regalatele dalla squadra di atletica sudanese) i 200 metri alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Rientra in Somalia nell'indifferenza più totale costretta a nascondere e a negare pubblicamente il fatto di essere un'atleta, ma con quel pensiero fisso e quella gran voglia di tornare a correre.
Samìa morirà annegata nell'aprile del 2012 cercando di raggiungere le coste italiane su un barcone di migranti per inseguire il suo sogno: partecipare alle Olimpiadi di Londra.
La vita di Saamiya Yusuf Omar è stata raccontata nel romanzo Non dirmi che hai paura, scritto da Giuseppe Catozzella.