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Ring-o-ding

Marta Kubišová
Langue: tchèque


Marta Kubišová

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Modlitba pro Martu
(Marta Kubišová)


Testo di Zdeněk Rytíř
Musica di Bohuslav Ondráček
Album Songy a balady (1969)
registrata nel novembre 1968

Text Zdeňka Rytíře
Hudba Bohuslava Ondráčka
Album Songy a balady (1969)
nahrána v listopadu 1968

Ring-o-ding


In questi giorni che è appena trascorso il 50esimo anniversario dell’occupazione della Cecoslovacchia nel ‘68 dalle truppe del Patto di Varsavia mi sembra opportuno contribuire qualche altro brano musicale legato a tale periodo. Intanto volevo ringraziare Riccardo per aver ricostruito la pagina di Modlitba pro Martu, canzone simbolo del periodo. È davvero emozionante vedere quella canzone tradotta in tante lingue. Nel repertorio di Marta Kubišová però abbiamo anche altro, non a caso la cantante è stata fatta tacere per 20 anni. La canzone che propongo qui è una canzone magica. Mi ricordo che da bambina non la capivo e non la apprezzavo molto, mi sembrava una fiaba incomprensibile. Poi quando anni dopo l’ho riascoltata, ho capito che era un capolavoro. In effetti, si apre come una favola per bambini che parla di un paese immaginario dove vivono certi esseri pseudo-umani, “zvonkoví lidé”, uomini con le campane o qualcosa del genere, che operano miracoli suonando la propria campana quando succede una disgrazia. Solo nel finale si scopre che in realtà non si parla di miracoli e neanche di elfi o gnomi ma di gesti ben concreti, grandi e piccoli, di persone di carne e ossa. È un omaggio molto schietto e quasi tenero a tutte le persone che agiscono secondo la propria coscienza, assumendo anche i possibili rischi. In finale insiste anche sull’importanza di trasmettere gli ideali di umanità alle future generazioni. È disarmante come un messaggio così universale e grande si può esprimere con tanta semplicità, non usando neanche una parola aulica, non scivolando mai nell’ovvio. In questa canzone ci sono riusciti: il testo di Zdeněk Rytíř, interpretato da Marta Kubišová che non ha mai accettato di diventare un simbolo o icona di niente e parla della sua vita e del passato sempre con una vena ironica.

Inserisco la canzone nel percorso sulla Primavera di Praga anche se non contiene nessun riferimento specifico ai fatti di Praga e il suo messaggio è universale, però è nata in quel contesto storico e geografico e sicuramente si può leggere in relazione al clima che s’è instaurato nella Cecoslovacchia del tempo.

Ho trovato anche una testimonianza interessante dell’autore del blog Easternblocsongs che menziona il video di questa canzone:

“One reason that the music I’m talking about and playing tonight fascinated me from the moment I first discovered it – largely by accident, about 12 years ago– was the way it cut across most of what we’d been told, growing up during the 1980s, about the nature of everyday life under Communist regimes, and about the nature of opposition to Communist rule in these countries. There’s an instructive film showing Marta Kubisova performing Ring-o-Ding, a sweet, folk-based song, while walking through a garden full of portraits: Freud, Einstein, Plato and Marx, but also Gandhi, Martin Luther King, Che Guevara and Bobby Kennedy: a pantheon largely shared by leftists and students in the West at the same moment. [...] The implication of the clip accompanying Kubisova’s Ring-O-Ding is that the dissidents of the Eastern Bloc’s 1960s were pushing against their regimes not as prototype free market advocates or nascent neo-liberals, but from the same non-ideological left-leaning perspective as their counterparts in the US, UK and elsewhere in Western Europe. The views dismissed as proto-Communist by many in the West were also, ironically, much the same views held by the anti-Communists of the East. It was also, of course, precisely this strain of dissidence that was pushed aside when the free market ideologues took power after 1989, with hardline Party apparatchiks among the first to switch their allegiance, wholesale, to the newly revised terms on which the gaining of wealth and power were to be pursued.”

Easter Bloc Songs
Za mořem nejhlubším, za horou vysokou,
za lesem smutnějším, než oči dětí jsou,
křídla vran, tisíc bran,
devět řek vede tam.
Poslouchej ...

Za bránou tisící, tam zvonková je zem
a lidé zvonkoví v ní zvoní celý den,
pro váš pláč, pro váš smích,
ring-o-ding, i pro váš hřích.
Poslouchej ...

V ulicích z perleti a lístků okvětních,
domečky skleněné a z křídel motýlích,
barevný vodopád,
má barev víc, než můžeš znát.
Poslouchej ...

A lidé zvonkoví ve zvoncích zrození,
když se stane neštěstí, svým zvonkem zazvoní
ring-o-ding, ring-o-ding,
ring-o-ding, ring-o-ding.
Poslouchej ...

Nemocní se uzdraví a slunce začne hřát,
auta se vyhnou a kdo nemoh, může vstát,
ring-o-ding, ring-o-ding,
ring-o-ding, ring-o-ding.
Poslouchej ...

Přichází i mezi nás, i mezi námi jsou,
na první pohled je nepoznáš, když po ulici jdou,
zazvoní, když přijde čas,
kde by mlčky stál každý z nás.
Poslouchej ...

Já zpívám pohádku pro děti zvonečků,
pro vlásky holčiček, pro ouška chlapečků,
ring-o-ding, ring-o-ding,
ring-o-ding, ring-o-ding.
Poslouchej ...

Až jednou vyrostou, pak jistě zazvoní,
mí lidé zvonkoví ve zvoncích zrození
pro váš pláč, pro váš smích,
ring-o-ding, i pro váš hřích.
Poslouchej ...

Ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ding.
Ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ding.

envoyé par Stanislava - 24/8/2018 - 13:10



Langue: italien

Versione italiana di Stanislava
RING-O-DING

Dietro il mare più profondo, dietro l’alto monte,
dietro una foresta più triste degli occhi dei bimbi,
ali di cornacchie, mille porte,
nove fiumi conducono là.
Ascolta...

Dietro la millesima porta c’è un paese delle campane,
e in esso, degli uomini-campane suonano tutto il giorno,
per il vostro pianto, per il vostro riso,
ring-o-ding, anche per il vostro peccato.
Ascolta...

Nelle strade fatte di madreperla e di petali dei fiori
casette di vetro e di ali di farfalle,
una cascata variopinta
ha più colori di quanti ne puoi conoscere.
Ascolta...

E queste persone, nate dentro le campane,
quando succede una disgrazia, suonano la propria campana.
Ring-o-ding, ring-o-ding
ring-o-ding, ring-o-ding.
Ascolta...

I malati guariscono e il sole comincia a splendere,
le macchine si scansano e chi non poteva, ora può alzarsi.
Ring-o-ding, ring-o-ding,
ring-o-ding, ring-o-ding.
Ascolta...

Essi giungono anche tra di noi, sono anche in mezzo a noi,
al primo sguardo non li riconosci, quando camminano per strada.
Suonano la campana, quando arriva il momento,
laddove chiunque di noi resterebbe in silenzio.
Ascolta...

Io canto una favola per i figli delle campane,
per i capelli delle ragazzine, per le orecchie dei ragazzini,
ring-o-ding, ring-o-ding,
ring-o-ding, ring-o-ding.
Ascolta...

Un giorno quando cresceranno, sicuramente suoneranno la campana,
i miei ometti-campane, nati nelle campane,
per il vostro pianto, per il vostro riso,
ring-o-ding, anche per il vostro peccato.
Ascolta...

Ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ding.
Ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ring-o-ding-o-ding.

envoyé par Stanislava - 24/8/2018 - 13:12




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