Distanza, misura e distanza, tra un atomo e la speranza
Scontro, nell'essenza, puro istinto e conoscenza
Conto, il conto della fame, la lotta è sempre per il pane
Specchio delle mie brame, cosa mi sfugge dal reame?
Pelle, sulla pelle il segno, tutto cambia senza un disegno
Forma, acqua e ingegno, la natura muta e c'è un pegno
Ritorno, addio e ritorno, etemo scorrere del giorno
Specchio delle mie brame, cosa vinco nel reame?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Noi, a un bivio noi
Figli del nostro tempo e non eroi
Voglia, ragione e voglia, la prudenza ha una soglia
Controllo, ansia e memoria, i sensi danno la traiettoria
Fermo, fermo ad ascoltare, gli elettroni lì nel cuore
Specchio delle mie brame, cosa mi resta nel reame?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Noi, a un bivio noi
Figli del nostro tempo, non eroi
Noi, a un bivio noi
Figli del nostro tempo, non eroi
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Scontro, nell'essenza, puro istinto e conoscenza
Conto, il conto della fame, la lotta è sempre per il pane
Specchio delle mie brame, cosa mi sfugge dal reame?
Pelle, sulla pelle il segno, tutto cambia senza un disegno
Forma, acqua e ingegno, la natura muta e c'è un pegno
Ritorno, addio e ritorno, etemo scorrere del giorno
Specchio delle mie brame, cosa vinco nel reame?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Noi, a un bivio noi
Figli del nostro tempo e non eroi
Voglia, ragione e voglia, la prudenza ha una soglia
Controllo, ansia e memoria, i sensi danno la traiettoria
Fermo, fermo ad ascoltare, gli elettroni lì nel cuore
Specchio delle mie brame, cosa mi resta nel reame?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Noi, a un bivio noi
Figli del nostro tempo, non eroi
Noi, a un bivio noi
Figli del nostro tempo, non eroi
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Resteremo umani o sogneremo
Pecore elettriche anche noi?
Contributed by Dq82 - 2018/8/12 - 07:48
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Mani come rami, ai piedi radici
Il brano è ispirato a una pellicola realmente fantascientifica di Ridley Scott, Blade Runner, figlia di un romanzo distopico di Philip K. Dick: Il cacciatore di androidi. Ci rassegneremo a contemplare un mondo robotico, un uomo-macchina privo di sensibilità e che avrà come estensione del proprio corpo i sistemi di finta partecipazione che lo imprigionano da ormai un decennio?
Dudu chiarisce le intenzioni dell’invettiva folk:
Abbiamo voluto gridare questa domanda, che resta senza risposta. È difficile capire dove stiamo andando. Il confine tra restare umani e fare il passo più lungo della gamba è davvero sottile. Oggi rischiamo di estraniarci e lo vediamo nel modo di fare comunicazione, di fare politica. Il web, cinque-sei righe per dire qualcosa, quando ieri per comunicare c’era dietro un lavoro, una ricerca, finalizzata a esprimere la propria operazione. Non ci si prende più la briga di spiegare quello che si sta facendo, si buttano lì due slogan e alla gente va bene. Stiamo snaturando quello che siamo, non viviamo più a contatto con la “vera” realtà che ci circonda. Non si vede più con gli occhi, non si tocca più con mano. Ci viene tutto riportato e la massa accetta in maniera compiaciuta, sul costante limite tra il vero e il falso. Come sarà per i nostri figli? Andremo a finire in una società robotica e priva di sentimenti come in Blade Runner? Una volta esistevano solo i videogiochi, la virtualità era ghettizzata nella sfera ludica, oggi è la vita a essere un videogioco.
L'intellettuale dissidente