Aquí un negre fins fa poc no passava de ser una cosa
exòtica, fora de lloc, nota de color que no fa nosa.
Però ara resulta que n'hi ha bastants
i diuen que es queden a viure entre els blancs...
i els fets han despertat [1] una vella bronca llastimosa.
Diguem, amor, què passaria si jo fos negre de Luanda [2]
i et digués "m'agrades molt, desitjo la teva vianda".
Potser acceptaries o potser tindries por
de que els fills sortissin d'un altre color:
negres i blancs com una vaca suïssa o un ós panda!
Si la merda fos or —no és cap insult—
els pobres naixerien sense cul!
Gitano, xarnego, sudaca, moraco, negrata.
Déu nos en guard, Rosor,
un negre a la família, ni en pintura!
Abans que això m'estimo més
que et facis monja de clausura.
Un negre és que és negre des del naixement
i de nit no es veuen i fan por a la gent!
Però això si, són soferts, tenen bona musculatura.
A Cuba vaig sentir una expressió que de tan bona no s'oblida,
me la va dir un negre, un tal Pujol. Diu així, és molt antiga:
"¡Ay, quien fuera blanco aunque fuera catalán!" (Ya tú sabes)
I si algú li pica, que es vagi gratant.
Fora de casa, sovint, a justos per pecadors es castiga.
Si la merda fos or —no és cap insult—
els pobres naixerien sense cul!
Gitano, xarnego, sudaca, moraco, negrata.
El negre és el color del dol, de la culpa i de la tenebra,
però els nens tenen clar que el seu rei preferit és el rei negre.
També "etiqueta negra" és sinònim de bo,
així com "cinturó negre" pel qui sigui el millor...
i la Verge de Montserrat, no pas la verge del pessebre!
El món que trepitgem s'anirà omplint més
que una boca de golafre i les races
es mesclaran desprès d'haver passat pel catre.
Els racistes de merda s'hauran de tancar
en una reserva o fer-s'ho mirar...
i allò de la puresa de la raça serà tema de psiquiatre.
Si la merda fos or —no és cap insult—
els pobres naixerien sense cul!
Gitano, xarnego, sudaca, moraco, negrata.
exòtica, fora de lloc, nota de color que no fa nosa.
Però ara resulta que n'hi ha bastants
i diuen que es queden a viure entre els blancs...
i els fets han despertat [1] una vella bronca llastimosa.
Diguem, amor, què passaria si jo fos negre de Luanda [2]
i et digués "m'agrades molt, desitjo la teva vianda".
Potser acceptaries o potser tindries por
de que els fills sortissin d'un altre color:
negres i blancs com una vaca suïssa o un ós panda!
Si la merda fos or —no és cap insult—
els pobres naixerien sense cul!
Gitano, xarnego, sudaca, moraco, negrata.
Déu nos en guard, Rosor,
un negre a la família, ni en pintura!
Abans que això m'estimo més
que et facis monja de clausura.
Un negre és que és negre des del naixement
i de nit no es veuen i fan por a la gent!
Però això si, són soferts, tenen bona musculatura.
A Cuba vaig sentir una expressió que de tan bona no s'oblida,
me la va dir un negre, un tal Pujol. Diu així, és molt antiga:
"¡Ay, quien fuera blanco aunque fuera catalán!" (Ya tú sabes)
I si algú li pica, que es vagi gratant.
Fora de casa, sovint, a justos per pecadors es castiga.
Si la merda fos or —no és cap insult—
els pobres naixerien sense cul!
Gitano, xarnego, sudaca, moraco, negrata.
El negre és el color del dol, de la culpa i de la tenebra,
però els nens tenen clar que el seu rei preferit és el rei negre.
També "etiqueta negra" és sinònim de bo,
així com "cinturó negre" pel qui sigui el millor...
i la Verge de Montserrat, no pas la verge del pessebre!
El món que trepitgem s'anirà omplint més
que una boca de golafre i les races
es mesclaran desprès d'haver passat pel catre.
Els racistes de merda s'hauran de tancar
en una reserva o fer-s'ho mirar...
i allò de la puresa de la raça serà tema de psiquiatre.
Si la merda fos or —no és cap insult—
els pobres naixerien sense cul!
Gitano, xarnego, sudaca, moraco, negrata.
envoyé par Bernart Bartleby - 25/6/2018 - 15:04
Langue: italien
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
25 giugno 2018 22:17
25 giugno 2018 22:17
SE LA MERDA FOSSE ORO I POVERI NASCEREBBERO SENZA IL CULO
Ecco qua un negro. Fino a poco fa era sempre qualcosa
di esotico, di insolito, una nota di colore che non dà fastidio.
Però ora risulta che ce ne sono fin troppi,
e dicono che restano a vivere in mezzo ai bianchi...
e i fatti hanno risvegliato [1] vecchie e miserabili rimostranze.
Diciamo, amore mio, che succederebbe se io fossi un negro di Luanda [2]
e ti dicessi: “Mi piaci un sacco, ti desidero carnalmente”? [3]
Forse accetteresti o forse avresti paura
che ne sortano fuori figli d'un altro colore:
bianconeri come una vacca svizzera o un panda!
Se la merda fosse oro -e non è affatto un insulto-
i poveri nascerebbero senza il culo!
Zingaro, xarnego [4], sudaca [5], stronzo d'un arabo, muso nero.
Dio ce ne scampi, Rosetta,
un negro in famiglia, nemmeno dipinto!
Piuttosto mi farebbe più piacere
che ti facessi monaca di clausura.
C'è che un negro è un negro fin dalla nascita,
e di notte non si vedono e spaventano la gente!
Però, questo sì, sono pazienti e hanno dei bei muscoli.
A Cuba ho sentito un'espressione talmente bella che non si scorda,
me l'ha detta un negro, un tale Pujol. [6] Ha detto così, che è antichissima:
“Eh, sarebbe anche un bianco se non fosse catalano!” (e tu lo sai bene!)
E se a qualcuno gli prude, che si gratti.
Fuori casa, spesso, ne sconta il giusto per il peccatore.
Se la merda fosse oro -e non è affatto un insulto-
i poveri nascerebbero senza il culo!
Zingaro, xarnego, sudaca, stronzo d'un arabo, muso nero.
Il nero è il colore del lutto, della colpa e delle tenebre,
però ai bambini è chiaro che il loro re preferito è il re negro. [7]
Anche “etichetta nera” è sinonimo di bontà, [8]
e anche la cintura nera è per chi è il migliore...
e anche la Madonna di Montserrat, non quella del presepe! [9]
Il mondo che calpestiamo s'andrà riempiendo
più del gozzo di un mangione, e le razze
si mischieranno dopo avere trombato ben bene. [10]
I razzisti di merda dovranno rinchiudersi
in una riserva o in qualche mostra...
e la purezza della razza sarà materia da psichiatria.
Se la merda fosse oro -e non è affatto un insulto-
i poveri nascerebbero senza il culo!
Zingaro, xarnego, sudaca, stronzo d'un arabo, muso nero.
Ecco qua un negro. Fino a poco fa era sempre qualcosa
di esotico, di insolito, una nota di colore che non dà fastidio.
Però ora risulta che ce ne sono fin troppi,
e dicono che restano a vivere in mezzo ai bianchi...
e i fatti hanno risvegliato [1] vecchie e miserabili rimostranze.
Diciamo, amore mio, che succederebbe se io fossi un negro di Luanda [2]
e ti dicessi: “Mi piaci un sacco, ti desidero carnalmente”? [3]
Forse accetteresti o forse avresti paura
che ne sortano fuori figli d'un altro colore:
bianconeri come una vacca svizzera o un panda!
Se la merda fosse oro -e non è affatto un insulto-
i poveri nascerebbero senza il culo!
Zingaro, xarnego [4], sudaca [5], stronzo d'un arabo, muso nero.
Dio ce ne scampi, Rosetta,
un negro in famiglia, nemmeno dipinto!
Piuttosto mi farebbe più piacere
che ti facessi monaca di clausura.
C'è che un negro è un negro fin dalla nascita,
e di notte non si vedono e spaventano la gente!
Però, questo sì, sono pazienti e hanno dei bei muscoli.
A Cuba ho sentito un'espressione talmente bella che non si scorda,
me l'ha detta un negro, un tale Pujol. [6] Ha detto così, che è antichissima:
“Eh, sarebbe anche un bianco se non fosse catalano!” (e tu lo sai bene!)
E se a qualcuno gli prude, che si gratti.
Fuori casa, spesso, ne sconta il giusto per il peccatore.
Se la merda fosse oro -e non è affatto un insulto-
i poveri nascerebbero senza il culo!
Zingaro, xarnego, sudaca, stronzo d'un arabo, muso nero.
Il nero è il colore del lutto, della colpa e delle tenebre,
però ai bambini è chiaro che il loro re preferito è il re negro. [7]
Anche “etichetta nera” è sinonimo di bontà, [8]
e anche la cintura nera è per chi è il migliore...
e anche la Madonna di Montserrat, non quella del presepe! [9]
Il mondo che calpestiamo s'andrà riempiendo
più del gozzo di un mangione, e le razze
si mischieranno dopo avere trombato ben bene. [10]
I razzisti di merda dovranno rinchiudersi
in una riserva o in qualche mostra...
e la purezza della razza sarà materia da psichiatria.
Se la merda fosse oro -e non è affatto un insulto-
i poveri nascerebbero senza il culo!
Zingaro, xarnego, sudaca, stronzo d'un arabo, muso nero.
[1] var. “Dimostrato”.
[2] var. “del Ruanda”.
[3] Nella traduzione italiana (“carne”, “carnalmente”) si perde forzatamente il senso dell'originale. In italiano non c'è differenza lessicale tra la “carne” intesa come carne umana, o la carne in senso fisico (il desiderio sessuale),e la “carne” come cibo. In catalano e in spagnolo (e in francese) sí: qui si usa vianda, “cibo, vivanda, carne”. Naturalmente, il negro ha il “desiderio della carne” come se fosse roba da mangiare.
[4] Nell'ultimo verso del ritornello si ha una rassegna di tutti i principali termini razzisti usati in catalano (e, in parte, anche in spagnolo). Xarnego è al giorno d'oggi, generalmente, un termine assai spregiativo per lo spagnolo che è andato a vivere in Catalogna ma che non parla il catalano; ma è termine antico e ha avuto la sua evoluzione nel tempo. Derivato dallo spagnolo (!) lucharniego o nocharniego “chi gira di notte (con una lanterna)”, indicava all'inizio chi andava a puttane. Passò poi, per translato, ad indicare il “figlio di un catalano e di una francese” (cioè, un figlio di puttana). Da qui il senso di “persona che parla lo spagnolo ma che vive in Catalogna”, di “immigrato ispanofono in Catalogna” e, infine, quello attuale.
[5] Sudaca è termine spregiativo, sia catalano che spagnolo, per “sudamericano”, “immigrato dall'America Latina”.
[6] Si noti bene che il “negro cubano” che riporta il detto razzista anticatalano ha il più tipico e comune cognome catalano, Pujol, praticamente come se fosse “Rossi”. Quando si dice la mescolanza delle razze...
[7] Vale a dire Baldassarre, il Re Magio rappresentato tradizionalmente con la pelle nera. La simbologia dei Re Magi rappresenta del resto tutte le parti del mondo conosciuto venute a omaggiare la nascita di Cristo: l'Africa (Baldassarre), l'Europa (Melchiorre) e l'Oriente arabo-persiano (Gaspare). Si noti che sia il termine generico “mago” che il “Magio” della tradizione cristiana derivano, con la mediazione del greco μάγος dall'antico persiano maguš “sacerdote”.
[8] Tipico esempio in Italia è il “Brandy Vecchia Romagna Etichetta Nera” (il brandy che crea un'atmosfera!)
[9] Come è noto, la Madonna di Montserrat, venerata in tutta la Catalogna, è negra. Da qui ha riempito di madonne negre tutta la Spagna, tutta l'America Latina, l'isola di Montserrat (che è, però, possedimento britannico) e anche la Madonna del Monserrato, santuario seicentesco edificato in una posizione non dissimile da quello catalano all'Isola d'Elba, tra Porto Azzurro e Rio Nell'Elba, e risalente non a caso alla dominazione spagnola su quella parte dell'isola (gli spagnoli vi lasciarono anche la fortezza poi diventata l'ergastolo di Portolongone: madonne e galere). Ma la tradizione delle madonne negre non si ferma qui: si ricordi ad esempio la Vergine nera di Częstochowa, l'immagine della Madonna sacerrima a tutti i polacchi, che secondo la tradizione sarebbe stata dipinta dall'evangelista San Luca in persona!
[10] Qui, lo ammetto, la traduzione è un po' forzata ma che rende nel profondo quel che si vuol dire nel testo originale (“dopo essere passati per il letto”).
[2] var. “del Ruanda”.
[3] Nella traduzione italiana (“carne”, “carnalmente”) si perde forzatamente il senso dell'originale. In italiano non c'è differenza lessicale tra la “carne” intesa come carne umana, o la carne in senso fisico (il desiderio sessuale),e la “carne” come cibo. In catalano e in spagnolo (e in francese) sí: qui si usa vianda, “cibo, vivanda, carne”. Naturalmente, il negro ha il “desiderio della carne” come se fosse roba da mangiare.
[4] Nell'ultimo verso del ritornello si ha una rassegna di tutti i principali termini razzisti usati in catalano (e, in parte, anche in spagnolo). Xarnego è al giorno d'oggi, generalmente, un termine assai spregiativo per lo spagnolo che è andato a vivere in Catalogna ma che non parla il catalano; ma è termine antico e ha avuto la sua evoluzione nel tempo. Derivato dallo spagnolo (!) lucharniego o nocharniego “chi gira di notte (con una lanterna)”, indicava all'inizio chi andava a puttane. Passò poi, per translato, ad indicare il “figlio di un catalano e di una francese” (cioè, un figlio di puttana). Da qui il senso di “persona che parla lo spagnolo ma che vive in Catalogna”, di “immigrato ispanofono in Catalogna” e, infine, quello attuale.
[5] Sudaca è termine spregiativo, sia catalano che spagnolo, per “sudamericano”, “immigrato dall'America Latina”.
[6] Si noti bene che il “negro cubano” che riporta il detto razzista anticatalano ha il più tipico e comune cognome catalano, Pujol, praticamente come se fosse “Rossi”. Quando si dice la mescolanza delle razze...
[7] Vale a dire Baldassarre, il Re Magio rappresentato tradizionalmente con la pelle nera. La simbologia dei Re Magi rappresenta del resto tutte le parti del mondo conosciuto venute a omaggiare la nascita di Cristo: l'Africa (Baldassarre), l'Europa (Melchiorre) e l'Oriente arabo-persiano (Gaspare). Si noti che sia il termine generico “mago” che il “Magio” della tradizione cristiana derivano, con la mediazione del greco μάγος dall'antico persiano maguš “sacerdote”.
[8] Tipico esempio in Italia è il “Brandy Vecchia Romagna Etichetta Nera” (il brandy che crea un'atmosfera!)
[9] Come è noto, la Madonna di Montserrat, venerata in tutta la Catalogna, è negra. Da qui ha riempito di madonne negre tutta la Spagna, tutta l'America Latina, l'isola di Montserrat (che è, però, possedimento britannico) e anche la Madonna del Monserrato, santuario seicentesco edificato in una posizione non dissimile da quello catalano all'Isola d'Elba, tra Porto Azzurro e Rio Nell'Elba, e risalente non a caso alla dominazione spagnola su quella parte dell'isola (gli spagnoli vi lasciarono anche la fortezza poi diventata l'ergastolo di Portolongone: madonne e galere). Ma la tradizione delle madonne negre non si ferma qui: si ricordi ad esempio la Vergine nera di Częstochowa, l'immagine della Madonna sacerrima a tutti i polacchi, che secondo la tradizione sarebbe stata dipinta dall'evangelista San Luca in persona!
[10] Qui, lo ammetto, la traduzione è un po' forzata ma che rende nel profondo quel che si vuol dire nel testo originale (“dopo essere passati per il letto”).
E intanto Il patrimonio dei super-ricchi vola oltre 70mila miliardi. In Italia salgono a 274mila
A dirlo è il nuovo World wealth report 2018 di Capgemini, società di consulenza informatica e attività professionali. Lo studio ha registrato nell’anno appena passato un aumento considerevole delle ricchezze in possesso di pochi ultramiliardari: +10,7% sul 2016, in crescita per il sesto anno consecutivo (nel 2010 il valore totale era di 42,7 mila miliardi) grazie a rendimenti superiori al 27% sui propri investimenti. Il traguardo che il rapporto ha fissato per il 2025, pari a 100mila miliardi di asset, appare oggi ancora più raggiungibile.
Come diceva la mia bisnonna: "I soldi fanno soldi e i pidocchi fanno pidocchi."
A dirlo è il nuovo World wealth report 2018 di Capgemini, società di consulenza informatica e attività professionali. Lo studio ha registrato nell’anno appena passato un aumento considerevole delle ricchezze in possesso di pochi ultramiliardari: +10,7% sul 2016, in crescita per il sesto anno consecutivo (nel 2010 il valore totale era di 42,7 mila miliardi) grazie a rendimenti superiori al 27% sui propri investimenti. Il traguardo che il rapporto ha fissato per il 2025, pari a 100mila miliardi di asset, appare oggi ancora più raggiungibile.
Come diceva la mia bisnonna: "I soldi fanno soldi e i pidocchi fanno pidocchi."
B.B. - 25/6/2018 - 16:50
Grazie Riccardo per la traduzione e le note.
Chissà cosa pensano tutte le Madonne Nere dei governi criminali che prima affamano e poi respingono i più deboli della terra...
Solo da noi le Madonne Nere sono un centinaio, dal Trentino alla Sicilia... Fiumi di lacrime.
Chissà cosa pensano tutte le Madonne Nere dei governi criminali che prima affamano e poi respingono i più deboli della terra...
Solo da noi le Madonne Nere sono un centinaio, dal Trentino alla Sicilia... Fiumi di lacrime.
B.B. - 26/6/2018 - 08:15
Non so davvero che dirti che ne pensino le Madonne nere, non sono notoriamente un madonnòlogo. A meno che almeno qualcuna non faccia come quel nigeriano che è andato a fare il deputato per Salvini! Saluti cari, e ti prometto che approfondirò un po' il tema delle madonne nere, e magari anche delle madonnine in camicia verde...
Riccardo Venturi - 26/6/2018 - 08:56
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Parole e musica di Francesc Pi de la Serra
Nell’album “Amunt i avall”
Testo trovato su Cancioneros.com