Ich habe zu Hause ein blaues Klavier
Und kenne doch keine Note.
Es steht im Dunkel der Kellertür,
Seitdem die Welt verrohte.
Es spielen Sternenhände vier
– Die Mondfrau sang im Boote –
Nun tanzen die Ratten im Geklirr.
Zerbrochen ist die Klaviatur ...
Ich beweine die blaue Tote.
Ach liebe Engel öffnet mir
– Ich aß vom bitteren Brote –
Mir lebend schon die Himmelstür –
Auch wider dem Verbote.
Und kenne doch keine Note.
Es steht im Dunkel der Kellertür,
Seitdem die Welt verrohte.
Es spielen Sternenhände vier
– Die Mondfrau sang im Boote –
Nun tanzen die Ratten im Geklirr.
Zerbrochen ist die Klaviatur ...
Ich beweine die blaue Tote.
Ach liebe Engel öffnet mir
– Ich aß vom bitteren Brote –
Mir lebend schon die Himmelstür –
Auch wider dem Verbote.
inviata da Bernart Bartleby - 18/6/2018 - 10:30
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Nino Muzzi.
IL MIO PIANOFORTE BLU
A casa tengo un pianoforte blu
eppure non conosco una nota.
Sta là dietro la porta di cantina
dacché il mondo conosce la barbarie.
Lo suonano le stelle a quattro mani
- dama Luna cantava nella barca –
ora ballano i topi fra le corde.
Ormai tutta distrutta è la tastiera…
ed io compiango il cadavere blu.
Oh voi, angeli amati, aprite a me
- che ho mangiato di quel pane amaro –
ancor vivente già la porta al cielo -
seppur contro il divieto.
A casa tengo un pianoforte blu
eppure non conosco una nota.
Sta là dietro la porta di cantina
dacché il mondo conosce la barbarie.
Lo suonano le stelle a quattro mani
- dama Luna cantava nella barca –
ora ballano i topi fra le corde.
Ormai tutta distrutta è la tastiera…
ed io compiango il cadavere blu.
Oh voi, angeli amati, aprite a me
- che ho mangiato di quel pane amaro –
ancor vivente già la porta al cielo -
seppur contro il divieto.
inviata da B.B. - 18/6/2018 - 10:32
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Versi di Else Lasker-Schüler (1869-1945), poetessa tedesca, ebrea
La poesia che dà il titolo alla sua ultima raccolta, pubblicata nel 1943. Else Lasker-Schüler, esule dalla Germania fin dal 1933, morì a Gerusalemme nel 1945.
Trovo la poesia messa in musica dall’Ensemble Belcanto con Dietburg Spohr nel loro album del 2001 intitolato “Come un'ombra di luna”