Non ho capito
stasera in questo vortice di specchi
dov’è che sono, e dove il mio riflesso,
ogni canzone mi pare morta adesso,
nella mia casa risuonan versi vecchi.
Ma vorrei tacessi,
perché se fossimo abbracciati e soli
sentirei il canto che mi stringe il cuore.
Vorrei che fossimo lontani e muti
per ascoltare dal fondo quel rumore.
È un’aria triste,
una canzone fatta di sconfitte
che lungo i secoli ha cantato la mia gente.
É un’aria bella, ma a parte quello, niente.
Non porta in dono dritte di vittoria.
È un’aria lenta,
una manfrina lunga e senza gloria,
ed in quei canti sento ribollire
le rabbie che tacevano nel cuore
degli antenati morti senza dire.
Senza gridare,
senza arrabbiarsi, senza dar fastidio,
la vita è un male a cui non c’è rimedio,
perfino i figli vanno avviati presto
a un mondo altrui, che loro non han chiesto.
Ma dentro al canto,
almen nel canto non vogliam padroni,
portiamo un peso sulla nostra schiena
ma non andremo più a incendiarci i sogni
come fa attorno al fuoco la falena.
C’è chi va schiavo,
noi invece trasciniamo a testa alta
un passo lento, che lo sforzo opprime
portando tra la gente la rivolta
e il nostro sputo in faccia a ogni regime.
stasera in questo vortice di specchi
dov’è che sono, e dove il mio riflesso,
ogni canzone mi pare morta adesso,
nella mia casa risuonan versi vecchi.
Ma vorrei tacessi,
perché se fossimo abbracciati e soli
sentirei il canto che mi stringe il cuore.
Vorrei che fossimo lontani e muti
per ascoltare dal fondo quel rumore.
È un’aria triste,
una canzone fatta di sconfitte
che lungo i secoli ha cantato la mia gente.
É un’aria bella, ma a parte quello, niente.
Non porta in dono dritte di vittoria.
È un’aria lenta,
una manfrina lunga e senza gloria,
ed in quei canti sento ribollire
le rabbie che tacevano nel cuore
degli antenati morti senza dire.
Senza gridare,
senza arrabbiarsi, senza dar fastidio,
la vita è un male a cui non c’è rimedio,
perfino i figli vanno avviati presto
a un mondo altrui, che loro non han chiesto.
Ma dentro al canto,
almen nel canto non vogliam padroni,
portiamo un peso sulla nostra schiena
ma non andremo più a incendiarci i sogni
come fa attorno al fuoco la falena.
C’è chi va schiavo,
noi invece trasciniamo a testa alta
un passo lento, che lo sforzo opprime
portando tra la gente la rivolta
e il nostro sputo in faccia a ogni regime.
Contributed by Un Anonimo Toscano e un'Anonima Piacentina del XXI Secolo - 2018/6/17 - 13:15
Grazie amici. Sono sempre onorato di vedere le mie canzoni su questo portale, che per me continua a essere una risorsa fondamentale - che, per un linguista mancato quale sono, ha anche la piacevole componente del gioco :)
Rocco Rosignoli - 2018/6/19 - 14:24
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Inciso a marzo 2018 presso "lo studio in rosso" (Parma, rione Oltretorrente)
Arrangiato, suonato (chitarre, voce, basso, violini) e prodotto dall'autore
Inedita / Unreleased / Inédite
Testo e musica di Rocco Rosignoli
Lyrics and music by Rocco Rosignoli
Paroles et musique de Rocco Rosignoli
מילים ומוסיקה של רוקו רוזיניולי
"Sono uscite oggi le motivazioni dei riconoscimenti del Premio Daffini 2018. Ho saputo che la mia canzone che ha ricevuto il Premio della Critica è “Almen nel canto”, ancora inedita. La motivazione della giuria è la seguente: “interessante esempio di canto sociale dal sapore tradizionale, ma efficacemente inserito ai giorni nostri”. Grazie di cuore alla giuria!
Questa è la canzone premiata, in una versione che è ancora un provino, ma che mi piace e che mi sento di condividere senza arrossire!" [Rocco Rosignoli]