Un uomo non è un sasso
che abbandonato nel fiume
diviene ciottolo, identico ad altri ciottoli,
levigato dalla corrente
e disperso nella memoria dei flutti.
Un uomo non è un pesce
da intrappolare nella rete
che quando lo ammazzi sale a galla
alla mercé degli uccelli rapaci.
Un uomo non è una foglia
che in autunno ingiallisce cade nell’acqua
e di lei non si sa più nulla.
Loro dicono che non ti hanno preso
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno arrestato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno ammazzato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che sei un terrorista
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che questa è la vita
ma non crediamo alle loro bugie.
Noi gridiamo: “Sr. Benetton donde está Santiago?”
Santiago è la stella
che brilla alta nel cielo
e ti indica la via maestra.
Santiago è l’albero rigoglioso
che germoglia ad ogni infame tentativo di abbatterlo.
Santiago è la voce libera
che non si può zittire
nel disumano silenzio fascista.
In queste ore
di mistificazioni poliziesche e redenzioni inique,
gli aguzzini sibilano come serpi assassine
e i media sciacallano per qualche spicciolo,
il nome di Santiago
ricama con filo d’oro la parola libertà.
Loro dicono che non ti hanno preso
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno arrestato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno ammazzato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che sei un terrorista
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che questa è la vita
ma non crediamo alle loro bugie.
Noi gridiamo: “Sr. Benetton assassino de Santiago!”
Un grande sogno, un grande uomo, è sempre più di quel che è.
Di quello che è.
che abbandonato nel fiume
diviene ciottolo, identico ad altri ciottoli,
levigato dalla corrente
e disperso nella memoria dei flutti.
Un uomo non è un pesce
da intrappolare nella rete
che quando lo ammazzi sale a galla
alla mercé degli uccelli rapaci.
Un uomo non è una foglia
che in autunno ingiallisce cade nell’acqua
e di lei non si sa più nulla.
Loro dicono che non ti hanno preso
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno arrestato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno ammazzato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che sei un terrorista
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che questa è la vita
ma non crediamo alle loro bugie.
Noi gridiamo: “Sr. Benetton donde está Santiago?”
Santiago è la stella
che brilla alta nel cielo
e ti indica la via maestra.
Santiago è l’albero rigoglioso
che germoglia ad ogni infame tentativo di abbatterlo.
Santiago è la voce libera
che non si può zittire
nel disumano silenzio fascista.
In queste ore
di mistificazioni poliziesche e redenzioni inique,
gli aguzzini sibilano come serpi assassine
e i media sciacallano per qualche spicciolo,
il nome di Santiago
ricama con filo d’oro la parola libertà.
Loro dicono che non ti hanno preso
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno arrestato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che non ti hanno ammazzato
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che sei un terrorista
ma non crediamo alle loro bugie.
Loro dicono che questa è la vita
ma non crediamo alle loro bugie.
Noi gridiamo: “Sr. Benetton assassino de Santiago!”
Un grande sogno, un grande uomo, è sempre più di quel che è.
Di quello che è.
inviata da adriana - 17/6/2018 - 11:47
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Testi e musica: Pippo Marzulli & Nico Losito
Con questo singolo le Brigate Poeti Rivoluzionari in collaborazione con la Rete Internazionale Per La Difesa Del Popolo Mapuche, lancia una campagna internazionale e internazionalista di solidarietà con la lotta anticapitalista del popolo mapuche. La campagna si tramuterà in azione concreta il 22 giugno all’interno degli spazi dell’Ex Caserma Liberata, Bari, con il festival musicale, artistico e poetico “Una canzone per i mapuche” in cui verrà presentato l’album musicale “dal Wall Mapu alla Puglia popoli uniti nelle lotte, partorito dalla passione per la musica e la solidarietà di 11 band pugliesi unite in un unico grido GIUSTIZIA PER I MAPUCHE, LIBERTA’ PER TUTTI/E I PRIGIONIERI/E POLITICI, BASTA CON IL GENOCIDIO di questa popolazione ancestrale.