Fordre niemand, mein Schicksal zu hören
Von euch allen, die ihr in Arbeit steht
Ja, wohl könnte ich Meister beschwören -
Es wär' doch bis morgen schon zu spät!
Auf der Wanderschaft lustigen Tagen
Setzt' ich Kleider und Reisegeld zu
Und so hab' ich denn nun weiter nichts zu tragen
Als mein' Rock und mein' Stock und die Schuh'!
Keine Hoffnung ist Wahrheit geworden
Selbst in Schlesien war alles besetzt
Als ich reist' über Frankfurt nach Norden
Ward ich stets von Gendarmen gehetzt!
Von Stettin aus nach Hause geschrieben
Ging ich dennoch Berlin erst noch zu
Und so ist mir denn weiter nichts geblieben
Als mein Rock und mein Stock und die Schuh'!
In der Heimat darf ich mich nicht zeigen
Denn dahin ist das Geld und der Rock -
Lasst mich meinen Namen verschweigen
Denn sonst droht mir ein knotiger Stock!
Statt in Betten, in Wäldern gebettet -
Oh, ich hatte nur wenige Ruh!
Und so hab' ich in der Fremde nichts gerettet
Als die Hosen und zerrissene Schuh'!
Fordre niemand, mein Schicksal zu hören
Von euch allen, die ihr in Arbeit steht
Ja, wohl könnte ich Meister beschwören -
Es wär' doch bis morgen schon zu spät!
Auf der Wanderschaft lustigen Tagen
Setzt' ich Kleider und Reisegeld zu
Und so hab' ich denn nun weiter nichts zu tragen
Als mein' Rock und mein' Stock und die Schuh'!
Und so hab' ich denn nun weiter nichts zu tragen
Als mein' Rock und mein' Stock und die Schuh'!
Von euch allen, die ihr in Arbeit steht
Ja, wohl könnte ich Meister beschwören -
Es wär' doch bis morgen schon zu spät!
Auf der Wanderschaft lustigen Tagen
Setzt' ich Kleider und Reisegeld zu
Und so hab' ich denn nun weiter nichts zu tragen
Als mein' Rock und mein' Stock und die Schuh'!
Keine Hoffnung ist Wahrheit geworden
Selbst in Schlesien war alles besetzt
Als ich reist' über Frankfurt nach Norden
Ward ich stets von Gendarmen gehetzt!
Von Stettin aus nach Hause geschrieben
Ging ich dennoch Berlin erst noch zu
Und so ist mir denn weiter nichts geblieben
Als mein Rock und mein Stock und die Schuh'!
In der Heimat darf ich mich nicht zeigen
Denn dahin ist das Geld und der Rock -
Lasst mich meinen Namen verschweigen
Denn sonst droht mir ein knotiger Stock!
Statt in Betten, in Wäldern gebettet -
Oh, ich hatte nur wenige Ruh!
Und so hab' ich in der Fremde nichts gerettet
Als die Hosen und zerrissene Schuh'!
Fordre niemand, mein Schicksal zu hören
Von euch allen, die ihr in Arbeit steht
Ja, wohl könnte ich Meister beschwören -
Es wär' doch bis morgen schon zu spät!
Auf der Wanderschaft lustigen Tagen
Setzt' ich Kleider und Reisegeld zu
Und so hab' ich denn nun weiter nichts zu tragen
Als mein' Rock und mein' Stock und die Schuh'!
Und so hab' ich denn nun weiter nichts zu tragen
Als mein' Rock und mein' Stock und die Schuh'!
envoyé par Bernart Bartleby - 15/6/2018 - 13:30
Langue: italien
Versione italiana di Francesco Mazzocchi
NESSUNO CHIEDA DI SENTIRE IL MIO DESTINO
Nessuno chieda di sentire il mio destino,
di voi tutti, che state al lavoro.
Sì, certo potrei cercare padrone -
ma sarebbe già troppo fino a domani!
Negli allegri giorni del giro per il mondo
ho perso vestiti e denaro per il viaggio
e così adesso non ho più da portare nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
Nessuna speranza è diventata realtà
perfino in Slesia era tutto occupato.
Quando sono andato oltre Francoforte verso nord
ero sempre perseguitato da gendarmi!
Da Stettino ho scritto a casa
ma prima sono andato ancora a Berlino
e così poi non m’è rimasto più nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
In patria non posso più farmi vedere
perché spariti sono i soldi e il vestito -
Lasciatemi nascondere il mio nome,
altrimenti mi minaccia un nodoso bastone!
Invece che in letti, ho dormito nei boschi -
Oh, avessi solo un po’ di pace!
E così all’estero non ho salvato nient’altro
che i calzoni e scarpe rotte!
Nessuno chieda di sentire il mio destino,
di voi tutti, che state al lavoro.
Sì, certo potrei cercare padrone -
ma sarebbe già troppo fino a domani!
Negli allegri giorni del vagabondaggio
ho perso vestiti e denaro per il viaggio
e così adesso non ho più da portare nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
E così adesso non ho più da portare nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
Nessuno chieda di sentire il mio destino,
di voi tutti, che state al lavoro.
Sì, certo potrei cercare padrone -
ma sarebbe già troppo fino a domani!
Negli allegri giorni del giro per il mondo
ho perso vestiti e denaro per il viaggio
e così adesso non ho più da portare nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
Nessuna speranza è diventata realtà
perfino in Slesia era tutto occupato.
Quando sono andato oltre Francoforte verso nord
ero sempre perseguitato da gendarmi!
Da Stettino ho scritto a casa
ma prima sono andato ancora a Berlino
e così poi non m’è rimasto più nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
In patria non posso più farmi vedere
perché spariti sono i soldi e il vestito -
Lasciatemi nascondere il mio nome,
altrimenti mi minaccia un nodoso bastone!
Invece che in letti, ho dormito nei boschi -
Oh, avessi solo un po’ di pace!
E così all’estero non ho salvato nient’altro
che i calzoni e scarpe rotte!
Nessuno chieda di sentire il mio destino,
di voi tutti, che state al lavoro.
Sì, certo potrei cercare padrone -
ma sarebbe già troppo fino a domani!
Negli allegri giorni del vagabondaggio
ho perso vestiti e denaro per il viaggio
e così adesso non ho più da portare nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
E così adesso non ho più da portare nient’altro
che la mia giacca e il mio bastone e le scarpe!
envoyé par Francesco Mazzocchi - 25/2/2019 - 19:38
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Canzone di autore anonimo, probabilmente sulla melodia della popolare francese “D’un héros que la France revére”
Interpretata dal duo folk tedesco Zupfgeigenhansel, nel loro album del 1978 intitolato “Volkslieder 3 - Im Krug Zum Grünen Kranze”.