In a neat little town they call Belfast
Apprentice to trade I was bound
And many an hour's sweet happiness
Have I spent in that neat little town
A bad misfortune came over me
Which caused me to stray from the land
Far away from my friends and relations
Betrayed by the black velvet band.
Her eyes they shone like diamonds
I thought her the queen of the land
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
I took a stroll down Broadway
Meaning not long for to stay
When who should I meet but a pretty fair maid
Come traipsing along the pathway.
I took a stroll with this pretty fair maid
And a gentleman passing us by
I knew she meant the doing of him
By the look in her roguish black eye.
His watch she took from his pocket
And placed it right into my hand
And the very first thing that I said was
Bad luck to the black velvet band.
Her eyes they shone like diamonds
I thought her the queen of the land
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
Before the judge and the jury
Next morning I had to appear
The judge he says to me, "Young man,
Your case it is proven clear.
We'll give you seven years penal servitude
To be spent far away from the land;
Far away from your friends and relations,
Betrayed by the black velvet band."
Her eyes they shone like diamonds,
I thought her the queen of the land,
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
So come all you jolly young fellows
A warning take by me
When you go out on the town, me lads
Beware of the pretty colleens.
They'll treat you to strong drink, my lads,
Till you are unable to stand;
And the very first thing that you'll know is
You're landed in Van Damien's land.
Her eyes they shone like diamonds,
I thought her the queen of the land,
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
Apprentice to trade I was bound
And many an hour's sweet happiness
Have I spent in that neat little town
A bad misfortune came over me
Which caused me to stray from the land
Far away from my friends and relations
Betrayed by the black velvet band.
Her eyes they shone like diamonds
I thought her the queen of the land
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
I took a stroll down Broadway
Meaning not long for to stay
When who should I meet but a pretty fair maid
Come traipsing along the pathway.
I took a stroll with this pretty fair maid
And a gentleman passing us by
I knew she meant the doing of him
By the look in her roguish black eye.
His watch she took from his pocket
And placed it right into my hand
And the very first thing that I said was
Bad luck to the black velvet band.
Her eyes they shone like diamonds
I thought her the queen of the land
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
Before the judge and the jury
Next morning I had to appear
The judge he says to me, "Young man,
Your case it is proven clear.
We'll give you seven years penal servitude
To be spent far away from the land;
Far away from your friends and relations,
Betrayed by the black velvet band."
Her eyes they shone like diamonds,
I thought her the queen of the land,
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
So come all you jolly young fellows
A warning take by me
When you go out on the town, me lads
Beware of the pretty colleens.
They'll treat you to strong drink, my lads,
Till you are unable to stand;
And the very first thing that you'll know is
You're landed in Van Damien's land.
Her eyes they shone like diamonds,
I thought her the queen of the land,
And her hair it hung over her shoulder
Tied up with a black velvet band.
envoyé par Bernart Bartleby - 20/3/2018 - 21:45
Langue: italien
Versione italiana di Cattia Salto
Scanzonata e divertente, "Black Velvet Band" è la tipica canzone irlandese che vuol mettere in guardia gli uomini dalle belle donne di facile conquista, perchè procurano solo guai.
L'origine della canzone è sconosciuta ma essendo molto popolare e diffusa dall'Irlanda all'America e all'Australia presenta molte varianti testuali, quasi tutte si concludono con la strofa di avvertimento di non bere troppo in compagnia di una bella ragazza.
Terre celtiche
Scanzonata e divertente, "Black Velvet Band" è la tipica canzone irlandese che vuol mettere in guardia gli uomini dalle belle donne di facile conquista, perchè procurano solo guai.
L'origine della canzone è sconosciuta ma essendo molto popolare e diffusa dall'Irlanda all'America e all'Australia presenta molte varianti testuali, quasi tutte si concludono con la strofa di avvertimento di non bere troppo in compagnia di una bella ragazza.
Terre celtiche
UNA FASCIA DI VELLUTO NERO
In una ridente cittadina chiamata Belfast,
ero apprendista nel commercio
e molte ore di spensierata felicità
ho passato in quella ridente cittadina.
La sfortuna mi colpì
e mi portò lontano da quella terra
lontano dagli amici e dai miei cari
tradito dalla fascia di velluto nero.
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
Ero a fare una passeggiata per Broadway
e non intendevo stare fuori a lungo,
quando ho incontrato una giovane ragazza
che arrancava per la strada.
Passeggiai con questa bella fanciulla
e un gentiluomo ci passò accanto
beh, seppi che cosa aveva intenzione di fare
dallo sguardo nei suoi occhi neri e malandrini!
Gli ha tirato fuori dalla tasca un orologio d'oro
e me l'ha piazzato dritto nella mano
e la prima cosa che ho pensato fu
"Sfortuna alla fascia di velluto nero!"
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
Davanti al giudice e alla giuria
il giorno dopo dovevo presentarmi
il giudice mi disse "Giovanotto
il caso contro di voi è chiaro
Vi darò sette anni di lavori forzati,
da trascorrere lontano dalla vostra terra,
lontano dagli amici e dalle relazioni sentimentali
e dalla ragazza con la fascia di velluto nero."
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
Allora venite, giovani ragazzi
vi voglio mettere in guardia da parte mia
ogni volta che siete sbronzi in città, miei ragazzi,
fate attenzione alle dolci fanciulle
perchè vi riempiono con un forte beveraggio, miei ragazzi,
fino a che non vi reggerete in piedi
e, l'unica cosa che saprete
è che siete finiti nella Terra di Van Diemen
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
In una ridente cittadina chiamata Belfast,
ero apprendista nel commercio
e molte ore di spensierata felicità
ho passato in quella ridente cittadina.
La sfortuna mi colpì
e mi portò lontano da quella terra
lontano dagli amici e dai miei cari
tradito dalla fascia di velluto nero.
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
Ero a fare una passeggiata per Broadway
e non intendevo stare fuori a lungo,
quando ho incontrato una giovane ragazza
che arrancava per la strada.
Passeggiai con questa bella fanciulla
e un gentiluomo ci passò accanto
beh, seppi che cosa aveva intenzione di fare
dallo sguardo nei suoi occhi neri e malandrini!
Gli ha tirato fuori dalla tasca un orologio d'oro
e me l'ha piazzato dritto nella mano
e la prima cosa che ho pensato fu
"Sfortuna alla fascia di velluto nero!"
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
Davanti al giudice e alla giuria
il giorno dopo dovevo presentarmi
il giudice mi disse "Giovanotto
il caso contro di voi è chiaro
Vi darò sette anni di lavori forzati,
da trascorrere lontano dalla vostra terra,
lontano dagli amici e dalle relazioni sentimentali
e dalla ragazza con la fascia di velluto nero."
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
Allora venite, giovani ragazzi
vi voglio mettere in guardia da parte mia
ogni volta che siete sbronzi in città, miei ragazzi,
fate attenzione alle dolci fanciulle
perchè vi riempiono con un forte beveraggio, miei ragazzi,
fino a che non vi reggerete in piedi
e, l'unica cosa che saprete
è che siete finiti nella Terra di Van Diemen
Gli occhi brillavano come diamanti
la credevo la regina del mondo,
e i capelli le scendevano sulle spalle
legati da una fascia di velluto nero
envoyé par Cattia Salto - 23/3/2018 - 22:21
Gli Irish Rover cantano un'altra versione della storia:
I due si incontrano in un bar e lui quasi “inavvertitamente” si trova per le mani un “oggetto” che la ragazza ha rubato ad un cliente. Qui arriva il poliziotto e li arresta entrambi. Tuttavia la passeggiata per il corso è quella che va per la maggiore
I due si incontrano in un bar e lui quasi “inavvertitamente” si trova per le mani un “oggetto” che la ragazza ha rubato ad un cliente. Qui arriva il poliziotto e li arresta entrambi. Tuttavia la passeggiata per il corso è quella che va per la maggiore
Cattia Salto - 23/3/2018 - 22:25
E a proposito di "Gangs of New York" ti rimando a The Sidewalks of New York e a “The New York gals”
C.S.
C.S.
Cattia Salto - 23/3/2018 - 22:35
×
Una ballata irlandese ottocentesca che Ewan MacColl imparò da Harry Cox negli anni 50
Poi nei suoi album "Bad Lads and Hard Cases - British Ballads of Crime and Criminals" (1957) e "Chorus From the Gallows" (1960), con Peggy Seeger
Una canzone tradizionale esistente in molteplici versioni, di cui la più famosa è forse quella dei Dubliners, risalente al 1967.
Il testo della versione di MacColl – insieme a molte altre – l'ho trovato sull'incommensurabile Mudcat Café
Una canzone che mi ha fatto venire subito in mente la scena dell'incontro tra Amsterdam (Leonardo DiCaprio) e la borseggiatrice Jenny (Cameron Diaz) in "Gangs of New York" di Martin Scorsese (2002), un film in cui, non a caso, la nascita di New York – e dell'America moderna - è descritta come una guerra feroce fra i Nativi, protestanti, e i Conigli Morti, cattolici, immigrati irlandesi.