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A Tale of Two Americas

Rod MacDonald
Langue: anglais


Rod MacDonald

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Lyrics and music by Rod MacDonald
Testo e musica di Rod MacDonald
da/from "A Tale Of Two Americas"
rodmacdonald.net

mcd


Dal blog di Francesco Senia :
"Storie di un'altra America"
Rod MacDonald è un cantautore americano, nato in Connecticut nel 1948. Laureatosi in storia, nel 1970, all'Università della Virginia e ha frequentato la facoltà di Giurisprudenza della Columbia. Ma durante l'ultimo anno prese la decisione di vivere di musica. Ha fatto parte, nel 1980, del rinascimento folk al Greenwich Village, e del laboratorio del Cornelia Street Cafe. Le sue canzoni sono state cantate, fra l'altro, da Dave Van Ronk, Christine Lavine e Garnet Rogers. Una curiosità: ha fatto una cover americana di Auschwitz, di Guccini.
It was the best of times
It was the worst of times
In my tale of two Americas
One side basking in the glare
Of self-congratulation everywhere
In my tale of two Americas
"And for what" cried the other
"You reward yourselves like thieves
With your guns and your greed"
There were those who thought a military
Could be used to keep the peace
There were those whose thirst for war would never cease

There were some who say god
Wants laws based on their religion
In my tale of two Americas
There are those who say religion
Is a personal decision
In my tale of two Americas
Some dream of a country
Where they could choose their partners freely
And have their love recognized
Some dream of wilderness
Where wild animals roam free
And there's not a single oil well in sight

You can buy up all the tvs
Newspapers and radios
Tell a lie til you convince yourself it's true
You can spend a billion dollars
To attack the other guy
Hire some writers to report it like it's news

And those who never knew war
Sent other people's kids to battle
In my tale of two Americas
They called each other warriors
Sat real high up in the saddle
In my tale of two Americas
Those who never knew peace
Looked for someone to attack
Hunted terror, left no child alone
They said to stand against them
Was an unpatriotic act
There are those who say "freedom starts at home"

You can steal a million votes, you can fill the air with lies
In the end you know it's you who's gonna lose
If I could have one question I could ask the wise:
What kind of future are you gonna choose?

envoyé par adriana - 29/3/2007 - 08:29



Langue: italien

Versione italiana di Francesco Senia
UNA STORIA DI DUE AMERICHE

Era la migliore di tutte le epoche
Era la peggiore di tutte le epoche
Nella mia storia delle due Americhe
Una parte si scaldava al sole
del proprio benessere compiacendosene
Nella mia storia delle due Americhe
l'altra si doleva - "e per quale motivo
voi vi retribuite con avidità
come ladri armati di pistola"
C'è chi pensa che un militare
potrebbe essere usato per mantenere la pace
C'è chi ha una sete inestinguibile di guerra

Ci sono quelli che dicono che dio
vuole leggi basate sulla loro religione
Nella mia storia delle due Americhe
Ci sono quelli che dicono
che la religione è un fatto personale
Nella mia storia delle due Americhe
alcuni sognano un paese
dove si possa scegliere liberamente il proprio partner
e dove l'amore venga riconosciuto
Alcuni sognano un territorio
dove gli animali selvaggi vagano liberamente
e non si vede un solo pozzo di petrolio

Puoi comprare tutte le televisioni
quotidiani e radio
Puoi raccontare bugie fino a convicerti che sia la verità
Puoi spendere miliardi di dollari
per attaccare gli avversari
e affittare scrittori che spaccino questo per notizie

E quelli che non hanno mai visto una guerra
spediscono i figli degli altri a combattere
Nella mia storia delle due Americhe
loro si definiscono guerrieri
seduti in cima alle loro selle
Nella mia storia delle due Americhe
Quelli che non hanno mai conosciuto la pace
cercano qualcuno da combattere
a caccia di terroristi, non risparmiano nemmeno i bambini
Dicono che opporsi a loro è antipatriottico
E ci sono quelli che dicono - "la libertà incomincia a casa propria"

Puoi rubare un milione di voti, puoi riempire l'aria di bugie
Sai che alla fine sei tu quello che sta perdendo
E se potessi farti una domanda ti chiederei:
che razza di futuro stai costruendo?

envoyé par adriana - 29/3/2007 - 08:30




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