Tra l’altro sono stanco, non sento neanche più il dolore,
vorrei baciarvi uno ad uno se riuscissi quantomeno a respirare.
Vi colgo di sorpresa se vi parlo di perdono,
anche perché non esiste peggiore offesa, credo,
nel chiamarvi a tutti “uomo”.
Chiamarvi uomini è un reato ok,
uccidetemi per questo,
pestatemi di nuovo adesso avete un buon pretesto.
Ho l’amaro in bocca per il sangue,
per questi miei vent’anni da buttare.
Ho gli occhi chiusi per vergogna,
per la vostra assurda libertà di poter sempre sbagliare.
E conciati in questo modo poi sembrate veri fuorilegge,
ma non è mica carnevale e la scusa del “corpo dello stato” dai,
lo sapete che non regge.
Ma sono stato fortunato, ci ho messo un attimo a morire,
voi la vita l’avete già venduta a un’uniforme,
prima o poi da seppellire.
Ma ciò che mi fa più terrore è l’anoressia delle vostre menti,
l’avidità dei vostri cuori e quella lingua in mezzo ai denti.
Quei denti marci che hanno un prezzo,
mentre voi bocche cucite ci avete imposta anche una tassa su queste nostre
democratiche ferite.
E i vostri sguardi così duri, fanno solo pena a questo mondo, ripeto,
c’è chi muore da una vita,
io non ho smesso di sorridere un secondo.
Io mi tengo i miei lividi
Voi le scuse più inutili
Ho trovato la mia armonia, tra la strada e le nuvole.
Quando tornerete a casa ed armerete di nuovo le vostre tristezze,
sappiate dire almeno ai vostri figli
che si può morire
di ben altre carezze.
Ma chissà quante altre luci
Con la forza avrete spento
Signori…io rimango fuori, per non morire dentro.
A Federico Aldrovandi.
vorrei baciarvi uno ad uno se riuscissi quantomeno a respirare.
Vi colgo di sorpresa se vi parlo di perdono,
anche perché non esiste peggiore offesa, credo,
nel chiamarvi a tutti “uomo”.
Chiamarvi uomini è un reato ok,
uccidetemi per questo,
pestatemi di nuovo adesso avete un buon pretesto.
Ho l’amaro in bocca per il sangue,
per questi miei vent’anni da buttare.
Ho gli occhi chiusi per vergogna,
per la vostra assurda libertà di poter sempre sbagliare.
E conciati in questo modo poi sembrate veri fuorilegge,
ma non è mica carnevale e la scusa del “corpo dello stato” dai,
lo sapete che non regge.
Ma sono stato fortunato, ci ho messo un attimo a morire,
voi la vita l’avete già venduta a un’uniforme,
prima o poi da seppellire.
Ma ciò che mi fa più terrore è l’anoressia delle vostre menti,
l’avidità dei vostri cuori e quella lingua in mezzo ai denti.
Quei denti marci che hanno un prezzo,
mentre voi bocche cucite ci avete imposta anche una tassa su queste nostre
democratiche ferite.
E i vostri sguardi così duri, fanno solo pena a questo mondo, ripeto,
c’è chi muore da una vita,
io non ho smesso di sorridere un secondo.
Io mi tengo i miei lividi
Voi le scuse più inutili
Ho trovato la mia armonia, tra la strada e le nuvole.
Quando tornerete a casa ed armerete di nuovo le vostre tristezze,
sappiate dire almeno ai vostri figli
che si può morire
di ben altre carezze.
Ma chissà quante altre luci
Con la forza avrete spento
Signori…io rimango fuori, per non morire dentro.
A Federico Aldrovandi.
envoyé par Dq82 - 11/1/2018 - 11:04
Langue: anglais
English translation by Riccardo Venturi
January 12, 2018
January 12, 2018
There's an article on Federico Aldrovandi in the English language Wikipedia, for reference. A good deal of such cases have occurred in Italy. My translation of Carlo Valente's song is rather free in some points.
By the way, there's a well known pic of Federico, showing him dead in his police-red blood. I like best to show him alive with a cup of wine in his hand. He was 18. He is 18. [RV]
By the way, there's a well known pic of Federico, showing him dead in his police-red blood. I like best to show him alive with a cup of wine in his hand. He was 18. He is 18. [RV]
BY THE WAY
By the way, I'm tired, I don't evel feel pain anymore,
I'd like to kiss you all one by one, well, if I could breathe of course.
I think you may feel surprised if I tell you I forgive you,
and that's also why, I think, there is no worse offense
than calling you all “a man”.
Calling you men is a crime, that's ok,
so kill me for all this,
beat me again, now you have a good excuse.
The blood left me a bad taste in my mouth
for my twenty years I was to cast away.
My eyes are closed for the shame,
for your absurd freedom of being always allowed to do wrong.
Then, dressed like that, you really look like true outlaws,
is this some kind of a joke? And then, you know,
the excuse of the “Body of the State” doesn't stand.
I've been lucky, however. It took just a moment for me to die,
and as for you, you've already sold your life to an uniform
bound to be buried one day or another.
But what frightens me most, that's your anorexic minds,
your greedy hearts, and that tongue between the teeth.
There's a price to pay for those rotten teeth,
But you clammed up and even laid a tax
on our democratic wounds.
And your hard looking eyes, I repeat, only make the world feel pity for you,
there's someone who's been lifelong dying,
I've never given up smiling, not even one moment.
I keep my bruises for myself,
and you, keep well your vain excuses.
I found my harmony midway between the street and the clouds.
When you come back home and load again your gloominess like a gun
you should at least tell your children
that one can well die
for a different kind of caresses.
Who knows how many other lights
You may have blown out by force.
Gentlemen...I stay outside, don't want to feel dying inside.
To Federico Aldrovandi.
By the way, I'm tired, I don't evel feel pain anymore,
I'd like to kiss you all one by one, well, if I could breathe of course.
I think you may feel surprised if I tell you I forgive you,
and that's also why, I think, there is no worse offense
than calling you all “a man”.
Calling you men is a crime, that's ok,
so kill me for all this,
beat me again, now you have a good excuse.
The blood left me a bad taste in my mouth
for my twenty years I was to cast away.
My eyes are closed for the shame,
for your absurd freedom of being always allowed to do wrong.
Then, dressed like that, you really look like true outlaws,
is this some kind of a joke? And then, you know,
the excuse of the “Body of the State” doesn't stand.
I've been lucky, however. It took just a moment for me to die,
and as for you, you've already sold your life to an uniform
bound to be buried one day or another.
But what frightens me most, that's your anorexic minds,
your greedy hearts, and that tongue between the teeth.
There's a price to pay for those rotten teeth,
But you clammed up and even laid a tax
on our democratic wounds.
And your hard looking eyes, I repeat, only make the world feel pity for you,
there's someone who's been lifelong dying,
I've never given up smiling, not even one moment.
I keep my bruises for myself,
and you, keep well your vain excuses.
I found my harmony midway between the street and the clouds.
When you come back home and load again your gloominess like a gun
you should at least tell your children
that one can well die
for a different kind of caresses.
Who knows how many other lights
You may have blown out by force.
Gentlemen...I stay outside, don't want to feel dying inside.
To Federico Aldrovandi.
Bellissima canzone.
E perchè, caro Dq82, l'hai contribuita con una formattazione "in prosa"? Ci voleva tanto a sistemarla all'ascolto o anche solo a copiarla ed incollarla da qui o da qui?
E' una canzone, è una poesia, e anche bella, sia come testo che musicalmente... Ma ci voleva molto?!?
Comunque, splendida. Grazie a Carlo Valente per questo gioiello (che spero venga qui al più presto più degnamente valorizzato)
E perchè, caro Dq82, l'hai contribuita con una formattazione "in prosa"? Ci voleva tanto a sistemarla all'ascolto o anche solo a copiarla ed incollarla da qui o da qui?
E' una canzone, è una poesia, e anche bella, sia come testo che musicalmente... Ma ci voleva molto?!?
Comunque, splendida. Grazie a Carlo Valente per questo gioiello (che spero venga qui al più presto più degnamente valorizzato)
caro B.B.
Mi capita spesso di contribuire le canzoni tramite un telefono Android e Android perde molto facilmente la formattazione. Capita che io le inserisca e non le approvi, in attesa poi di passare da un pc e risistemarle formattate adeguatamente.
Capita anche che inavvertitamente qualcun altro le approvi, fidandosi del fatto che l'abbia contribuita io.
Come vedi la questione è più semplice di quanto tu creda e soprattutto dovuta a motivi ben diversi alla sciatteria che molto spesso mi atttribuisci.
Dq82
Mi capita spesso di contribuire le canzoni tramite un telefono Android e Android perde molto facilmente la formattazione. Capita che io le inserisca e non le approvi, in attesa poi di passare da un pc e risistemarle formattate adeguatamente.
Capita anche che inavvertitamente qualcun altro le approvi, fidandosi del fatto che l'abbia contribuita io.
Come vedi la questione è più semplice di quanto tu creda e soprattutto dovuta a motivi ben diversi alla sciatteria che molto spesso mi atttribuisci.
Dq82
B.B. - 11/1/2018 - 20:43
Mi prendo io la responsabilità, avendo approvato io il testo "sformattato" (e che ho appena inserito nella sua struttura corretta, almeno sulla scorta di questo video dal vivo). Chiedo quindi scusa ad entrambi: avevo come sentito l'urgenza di non rimandare l'inserimento della canzone di Carlo Valente. Lo avrò detto cinquemila volte, ma verso la vicenda di Federico Aldrovandi ho reazioni particolari anche per l'impressionante serie di coincidenze che mi riguardano personalmente: è stato ammazzato il giorno del mio compleanno (il 25 settembre), mia nonna materna si chiamava Aldrovandi di cognome, e l'avvocato che ha difeso la famiglia del ragazzo si chiama Riccardo Venturi. Saluti ad entrambi, e grazie.
Riccardo Venturi - 12/1/2018 - 07:45
Caro DQ82, ho solo fatto presente che il testo della canzone, così come proposto, non solo non era corretto ma ne deprimeva il valore. Tutto qua.
E poi penso che se uno contribuisce quando non ha tempo o sta facendo altro, usando un SO che non è funzionale alla cosa, confidando nella sua condizione di Admin che-tanto-poi-dopo-metto-a-posto-tutto-quando-ho-tempo-se-mi-ricordo, beh, non è mica tanto bello per quelli che Admin non sono, non possono mettere una pezza dopo il click su ok e cercano giorno dopo giorno da anni di proporre delle pagine che siano quanto meno decenti fin dalla loro origine.
Per rispetto di sè stessi, di questo bel sito e dei suoi lettori.
E la sciatteria del copy&paste continuerò a rilevarla, a te e a chiunque altro, così come gioirò per le pagine ben fatte e sorprendenti e arricchenti, confezionate da te e da chiunque altro.
Saluti
E poi penso che se uno contribuisce quando non ha tempo o sta facendo altro, usando un SO che non è funzionale alla cosa, confidando nella sua condizione di Admin che-tanto-poi-dopo-metto-a-posto-tutto-quando-ho-tempo-se-mi-ricordo, beh, non è mica tanto bello per quelli che Admin non sono, non possono mettere una pezza dopo il click su ok e cercano giorno dopo giorno da anni di proporre delle pagine che siano quanto meno decenti fin dalla loro origine.
Per rispetto di sè stessi, di questo bel sito e dei suoi lettori.
E la sciatteria del copy&paste continuerò a rilevarla, a te e a chiunque altro, così come gioirò per le pagine ben fatte e sorprendenti e arricchenti, confezionate da te e da chiunque altro.
Saluti
B.B. - 12/1/2018 - 08:05
caro B.B. basterebbe che tu accettassi di diventare admin (aridaje) e potresti mettere tutte le pezze che vuoi. Per me è praticamente impossibile riuscire a fare una pagina decente senza prima salvarla e modificarla almeno 4 o 5 volte....
Lorenzo - 12/1/2018 - 09:42
La colpa che mi assumo è quella di non aver aggiunto NON APPROVARE in cima al testo. Faccio un lavoro (anestesista in sala operatoria) fatto di un certo numero di tempi morti, ma comunque senza un pc a libero accesso, e tra l'altro in un'altra città rispetto a quella dove vivo abitualmente, non lontanissima ma abbastanza perchè io stia fuori casa anche alcuni giorni di seguito, sempre senza un PC a disposizione, ma solo con questa diavoleria di cellulare disponibile. E quando sto fuori casa, da solo e senza famiglia è facile che abbia più tempo per cercare e trovare canzoni da inserire. Quindi il mio modo di procedere è l'unico possibile.
Cordialmente
Cordialmente
Dq82 - 12/1/2018 - 10:22
Vabbè, vabbè, c'ho un brutto carattere, scusate...
Stasera comincio con Brintellix e Pinot Nero e vedrete che tra un mesetto andrà meglio e vi amerò tutti, anche gli anestesisti (ma però, DQ82, il "Cordialmente" potevi anche risparmiartelo!)
Saluzzi (e andate a cagare nel carbone, perfidi Admins!)
Stasera comincio con Brintellix e Pinot Nero e vedrete che tra un mesetto andrà meglio e vi amerò tutti, anche gli anestesisti (ma però, DQ82, il "Cordialmente" potevi anche risparmiartelo!)
Saluzzi (e andate a cagare nel carbone, perfidi Admins!)
B.B. - 12/1/2018 - 10:48
Tra l'altro ( per rimanere in tema)... potresti sempre venire anche tu a cacare nel carbone tra gli Admins! Pensaci seriamente ;-p
Antipaticamente
Antipaticamente
Dq82 - 12/1/2018 - 10:55
×
Tra l'altro
Questo brano nasce dall’urgenza di raccontare la triste vicenda di Federico Aldrovandi, morto a seguito dei colpi ricevuti durante un controllo di polizia il 25 settembre del 2005 a Ferrara. È proprio Federico a raccontare il dramma della sua morte, ma lo fa con un senso di pietà e profonda tristezza per chi ha compiuto quei gesti insensati ed estremi di violenza; tende una mano ai suoi aguzzini rivolgendogli un sorriso. “Quando tornerete a casa ed armerete di nuovo le vostre tristezze sappiate dire almeno ai vostri figli che si può morire di ben altre carezze”. In questo modo il circolo della violenza viene idealmente spezzato proprio da chi, per colpa di quella stessa violenza, non c’è più.