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Quand l'è la nocc che nass ul Bambin (Pol pol pol pol fa 'l polino)

Anonymous
Language: Italian (Lombardo Comasco)



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Cossa dirà la mia morosa
(Anonymous)
Era Natale
(I Gufi)
Stamattina si va all’assalto
(I Gufi)


[seconda metà dell’800]
Canzone di anonimo autore comasco, il cui testo è riportato nel bel volume di Nanni Svampa intitolato La mia morosa cara



Il riferimento alla battaglia di Solferino, combattuta nel 1859 nel corso delle seconda guerra d’indipendenza italiana, sta a significare un gran putiferio, un gran carnaio. E infatti in quello scontro tra austriaci e franco-piemontesi i morti furono alcune migliaia.
Qui però il macello è quello preparato per le feste natalizie dagli esseri umani ai danni di tanti animali da cortile, pennuti in particolare, che giustamente si lamentano della loro triste condizione. E quelli più sfortunati di tutti sono i polli, che non finiscono in padella soltanto a Natale, ma tutto l’anno… Una metafora della condizione perenne dei più poveri.

“Particolare curioso e interessante: il ritornello di questa canzoncina è stato ripreso ed adattato alla nota canzone moderna d'osteria Se gh'han de dí pure pubblicata in questo volume. Il testo comasco sopra citato è nella raccolta della Comunità Montana del Triangolo Lariano pubblicata in “Como e il suo territorio” (a cura di di Giorgio Rumi, Virgilio Vercelloni e Alberto Cova, Milano 1995). (nota ripresa da “La mia morosa cara. Canti popolari milanesi e lombardi”, a cura di Nanni Svampa, Mondadori 1981)

La magnifica Se gh'han de dí, canzone sempre in divenire molto gettonata nelle osterie sui Navigli, non faceva parte solo del repertorio di Nanni Svampa e de I Gufi ma è celeberrima anche nella versione di Cochi & Renato, quella che ha per titolo “L’inquilino”, inclusa nell’album “Libe-Libe-La'” del 1977).
Quand l'è la nocc che nass ul Bambin
par la battaglia de Solferin:
tira coj de scià e tira coj de là,
nugn pover capponi sem i prim a 'ndà

Pol pol pol pol fa 'l polino,
qua qua qua qua fa l'ochetta
chicchiricchí fa 'l galeto:
che mai di noi sarà?

Cossa fé lí, violter linöucc
tucc stremíi, su cui lagrem ai öucc
cus èmm de dí nugn pover pulaster
semper in mezz a símii disàster?

Pol pol pol pol fa 'l polino,
qua qua qua qua fa l'ochetta
chicchiricchí fa 'l galeto:
che mai di noi sarà?

Contributed by Bernart Bartleby - 2017/9/1 - 09:20




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